Speciale Global Forum

Sabato 17:

Un sipario di pietre cala sul Forum

Aspettando il contro Global

Venerdi' 16:

Il ruolo del servizio pubblico tra convergenza digitale e e-government

Ma la frattura non è solo digitale

L'e-government piace alle imprese

Formazione e interfacce agili: il contributo di Cisco all'e-government

A che punto è l'e-Italia?

C'è del web in Danimarca

Giovedi' 15:

Navigando in radio

"L'e-government è la giusta strada per una corretta globalizzazione"

Come utilizzare le tecniche informatiche per il governo?

"Qui ci vogliamo tutti bene"

Banca Mondiale: "l'e-government potrà aiutare i paesi in via di sviluppo"

L'e-government come occasione per reinventare il governo

Mercoledi' 14:

Bassanini: "Dall'Italia un esempio per il nuovo Rinascimento digitale"

E-government, il sud del mondo a Napoli per imparare che cos'è

In Rete, il Global Forum è doppio

Napoli non è Davos

Interviste d'archivio


Ma la frattura non è solo digitale

di Eleonora Giordani


Si sente eccome il divario digitale qui al Global Forum, quando si inizia a parlare delle realizzazioni concrete dei programmi di governo elettronico. Si sente nell'ottimismo di Raffaele Cananzi, sottosegretario di Stato alla Funzione pubblica, che avverte ormai vicinissima la generale alfabetizzazione informatica delle nazioni più sviluppate; si sente nelle dichiarazioni vagamente arroganti del rappresentante del Gartner Group, secondo cui il "digital divide è quello di coloro che non vogliono avere accesso alla tecnologia, che non vogliono mettere la loro impronta digitale sui microchip".

E si sente soprattutto quando a parlare è il vice Primo ministro di Bielorussia, Michail Demciuk, che racconta la strada in salita del suo paese verso l'e-government in un intervento pieno di orgoglio e dignità, dove emerge soprattutto il concetto di "momento di transizione verso la democrazia".

La Bielorussia partecipa per la prima volta al Global Forum e dichiara di sentire come un'esigenza prioritaria quella del progresso tecnologico del paese. Per questo sono stati avviati diversi programmi governativi per creare infrastrutture a più livelli. E grazie alla cooperazione internazionale questo è diventato uno dei paesi più sviluppati dell'ex Unione Sovietica. Il programma Onu di cooperazione allo sviluppo ha permesso il cablaggio di tutto il territorio nazionale, mentre la Borsa europea di ricostruzione ha garantito la riqualificazione delle strutture. I ministeri sono online ma l'accesso ad Internet ancora raggiunge una fette troppo bassa di popolazione. L'obiettivo è ora quello di potenziare i corsi di formazione e di sfruttare le potenzialità della Rete in tutti i settori della vita pubblica, dalle amministrazioni, al commercio, all'istruzione, al tempo libero.

Tutti problemi risolti nei paesi come il nostro? Massimo Paci, presidente dell'Inps, mette un bemolle: "noi disponiamo oggi di servizi ai cittadini in Rete piuttosto avanzati, ma ci sono ancora fratture sociali notevoli nei paesi europei nell'accesso alle strutture informatiche e riguardano l'estrazione sociale, il sesso, l'età, la nazionalità, il fatto di essere portatori di handicap". A questo proposito, sono da segnalare due iniziative dell'Istituto italiano per la previdenza sociale: un sito web appositamente concepito per i disabili, che permette collegamenti tramite periferiche alternative (schermi sonori, tastiera braille) o sistemi per chi ha handicap fisici. E una parte del sito "normale" che si occupa della gestione previdenziale degli immigrati extraeuropei. Il servizio è in quattro lingue: inglese, francese, spagnolo e arabo (cui si aggiungono polacco, tedesco e russo nella versione call-center).

E per restare in tema di spaccatura sociale e non solo tecnologica, anche nei paesi più avanzati, una piccola nota polemica: tra i panelist del pomeriggio figurava una sola donna. E' Lucienne Robillard, del Ministero del Tesoro canadese, che ha portato al dibattito una ventata di calore, sottolineando l'importanza del confronto "umano" e tra le varie esperienze dei paesi presenti a questo Global Forum. Il Canada è tra i paesi più connessi al mondo, oltre il 65 per cento dei cittadini utilizzano Internet per 5 ore al giorno in media. L'obiettivo dello Stato è di fornire ai propri cittadini entro il 2004 un vero e proprio "governo in diretta", per avere accesso ai servizi cui hanno diritto 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, nella lingua ufficiale di loro scelta, da qualsiasi punto del globo. Un'evoluzione che deve partire anche da un nuovo modo di concepire la politica, la trasparenza e la democrazia.