Speciale Global Forum

Sabato 17:

Un sipario di pietre cala sul Forum

Aspettando il contro Global

Venerdi' 16:

Il ruolo del servizio pubblico tra convergenza digitale e e-government

Ma la frattura non è solo digitale

L'e-government piace alle imprese

Formazione e interfacce agili: il contributo di Cisco all'e-government

A che punto è l'e-Italia?

C'è del web in Danimarca

Giovedi' 15:

Navigando in radio

"L'e-government è la giusta strada per una corretta globalizzazione"

Come utilizzare le tecniche informatiche per il governo?

"Qui ci vogliamo tutti bene"

Banca Mondiale: "l'e-government potrà aiutare i paesi in via di sviluppo"

L'e-government come occasione per reinventare il governo

Mercoledi' 14:

Bassanini: "Dall'Italia un esempio per il nuovo Rinascimento digitale"

E-government, il sud del mondo a Napoli per imparare che cos'è

In Rete, il Global Forum è doppio

Napoli non è Davos

Interviste d'archivio


Formazione e interfacce agili: il contributo di Cisco all'e-government

di Eleonora Giordani

Aziende e scuola pubblica alleati per aiutare il sistema paese ad entrare in Rete. E' questo secondo Stefano Venturi, vice presidente di Cisco Systems, uno dei contributi fondamentali che possono venire dal settore privato per lo sviluppo e l'implementazione dell'e-government. Secondo i calcoli più recenti relativi allo skill shortage, solo in Italia mancheranno nel 2003 circa 60 mila esperti del settore informatico. "Bisogna coinvolgere la scuola nella formazione dei professionisti del futuro" ha affermato Venturi. "Per questo Cisco ha messo a punto il programma Network Academy, un corso di formazione di 280 ore alla fine del quale viene rilasciata la certificazione di 'Esperto di Rete', che è quella richiesta dal mercato'.

La Network Academy consiste in un doppio kit di formazione in e-learning: uno per gli studenti, per acquisire competenze professionali nell'uso delle Itc e l'altro per gli insegnanti, per imparare il modo giusto di insegnare ai ragazzi queste discipline.

Sono attualemnte 108 le scuoole che erogano questo tipo di corsi e Cisco prevede che saliranno a 200 entro la fine di luglio e a mille nel 2003. "Se si considera che ogni anno ogni scuola rilascia circa 40 diplomi, fra due anni avremo contribuito a formare almeno 40 mila esperti", conclude Venturi.

Ma la proposta di Cisco per il governo elettronico riguarda anche le strategie informatiche da seguire per l'ammodernamento dei servizi al cittadino.

La grande opportunità offerta dalle nuove tecnologe alla pubblica amministrazione è quella di aprire le informazioni in Rete, direttamente agli utenti. Si passa da un sistema in cui una persona allo sportello elargisce delle notizie, spesso frammentarie, ad uno in cui vengono offerti gli strumenti per affiancare il cittadino nello svolgimento attivo di compiti specifici, come per esempio pagare le tasse. Il personale della pubblica amministrazione deve trasformarsi in consulente. Per arrivare a questo, spiega ancora Venturi, ci vuole tutto un lavoro interno alle amministrazioni, di revisione dei processi oltre che un grande sforzo tecnologico. "Non bisogna creare siti web a se stanti, che sono un doppione di quanto avviene dietro le quinte. Piuttosto, si devono collegare i servizi al cittadino sulla medesima piattaforma creata da tool all'interno della PA ed utilizzata dai dipendenti".

Insomma, un'unica interfaccia per governi e cittadini: più economica e con un elevatissimo valore aggiunto.