Speciale Global Forum

Sabato 17:

Un sipario di pietre cala sul Forum

Aspettando il contro Global

Venerdi' 16:

Il ruolo del servizio pubblico tra convergenza digitale e e-government

Ma la frattura non è solo digitale

L'e-government piace alle imprese

Formazione e interfacce agili: il contributo di Cisco all'e-government

A che punto è l'e-Italia?

C'è del web in Danimarca

Giovedi' 15:

Navigando in radio

"L'e-government è la giusta strada per una corretta globalizzazione"

Come utilizzare le tecniche informatiche per il governo?

"Qui ci vogliamo tutti bene"

Banca Mondiale: "l'e-government potrà aiutare i paesi in via di sviluppo"

L'e-government come occasione per reinventare il governo

Mercoledi' 14:

Bassanini: "Dall'Italia un esempio per il nuovo Rinascimento digitale"

E-government, il sud del mondo a Napoli per imparare che cos'è

In Rete, il Global Forum è doppio

Napoli non è Davos

Interviste d'archivio


A che punto è l'e-Italia?

Firma digitale, carta d'identità elettronica, anagrafe unica, reti nazionali, portali per i servizi, appalti online: al Global forum il Piano d'azione del governo italiano per l'e-governmenti

di Georgia Garritano

"La società dell'informazione propone una nuova visione dei servizi al cittadino e alle imprese. Il cittadino non dovrà più sapere come è strutturato lo Stato per poter accedere ai servizi di cui ha bisogno né dovrà fornire informazioni che l'amministrazione pubblica possiede già". Così il professor Stefano Osnaghi, dell'unità strategica per l'e-government, illustra al Global forum gli obiettivi del Piano d'azione del governo per l'e-Italia, nell'ambito del progetto comunitario e-Europe 2002.

Il Piano d'azione, approvato dal comitato interministeriale per la società dell'informazione nel giugno del 2000, si è posto innanzitutto degli obiettivi infrastrutturali. Il finanziamento ammonta a 800 miliardi di lire, 500 dei quali destinati alle amministrazioni locali. "Nel nostro paese è in corso un processo di decentramento amministrativo quindi gli enti locali svolgeranno un ruolo fondamentale" nella realizzazione dell'e-government - assicura Osnaghi.

Quanto alle tappe della digitalizzazione della cosa pubblica, il rappresentante del governo italiano sottolinea la tempestività con la quale l'Italia ha adottato la firma digitale e ricorda che da domani inizierà la distribuzione delle prime carte d'identità elettroniche. Oltre a valere come documento di identificazione la smart card sarà anche un mezzo di autenticazione e, progressivamente, renderà superfluo ogni tipo di certificazioni. Già entro il 2001 si prevede di consegnare un milione di carte d'identità elettroniche ed entro pochi anni di sostituire l'intera dotazione di documenti cartacei, quasi 60 milioni di tessere. Si sta lavorando, inoltre, all'integrazione delle anagrafi che sono, attualmente, più di 8000, sicuramente uno dei traguardi più impegnativi.

Attesa per quest'anno è, invece, la sperimentazione di un prototipo di portale pubblico che sarà in funzione tra pochi mesi. L'iniziativa rientra in un più ampio progetto che prevede l'attivazione di due portali, uno per i servizi ai cittadini e uno per i servizi alle imprese.

Gli interventi per l'e-government mirano non soltanto a consentire ai cittadini l'accesso telematico alle informazioni e a offrire loro dei servizi integrati ma anche a rendere l'organizzazione interna della pubblica amministrazione più funzionale riducendone, nel contempo, i costi: con l'e-procurement, ad esempio, cioè bandendo aste online per gli appalti pubblici, il settore potrà conseguire obiettivi di risparmio.