A che punto è l'e-Italia?
Firma digitale, carta d'identità elettronica,
anagrafe unica, reti nazionali, portali per i servizi, appalti
online: al Global forum il Piano d'azione del governo italiano per
l'e-governmenti
di Georgia Garritano
"La società dell'informazione propone una nuova visione dei
servizi al cittadino e alle imprese. Il cittadino non dovrà più
sapere come è strutturato lo Stato per poter accedere ai servizi di
cui ha bisogno né dovrà fornire informazioni che l'amministrazione
pubblica possiede già". Così il professor Stefano Osnaghi,
dell'unità strategica per l'e-government, illustra al Global forum
gli obiettivi del Piano d'azione del governo per l'e-Italia,
nell'ambito del progetto comunitario e-Europe 2002.
Il Piano d'azione, approvato dal comitato interministeriale per
la società dell'informazione nel giugno del 2000, si è posto
innanzitutto degli obiettivi infrastrutturali. Il finanziamento
ammonta a 800 miliardi di lire, 500 dei quali destinati alle
amministrazioni locali. "Nel nostro paese è in corso un
processo di decentramento amministrativo quindi gli enti locali
svolgeranno un ruolo fondamentale" nella realizzazione dell'e-government
- assicura Osnaghi.
Quanto alle tappe della digitalizzazione della cosa pubblica, il
rappresentante del governo italiano sottolinea la tempestività con
la quale l'Italia ha adottato la firma digitale e ricorda che da
domani inizierà la distribuzione delle prime carte d'identità
elettroniche. Oltre a valere come documento di identificazione la
smart card sarà anche un mezzo di autenticazione e,
progressivamente, renderà superfluo ogni tipo di certificazioni.
Già entro il 2001 si prevede di consegnare un milione di carte
d'identità elettroniche ed entro pochi anni di sostituire l'intera
dotazione di documenti cartacei, quasi 60 milioni di tessere. Si sta
lavorando, inoltre, all'integrazione delle anagrafi che sono,
attualmente, più di 8000, sicuramente uno dei traguardi più
impegnativi.
Attesa per quest'anno è, invece, la sperimentazione di un
prototipo di portale pubblico che sarà in funzione tra pochi mesi.
L'iniziativa rientra in un più ampio progetto che prevede
l'attivazione di due portali, uno per i servizi ai cittadini e uno
per i servizi alle imprese.
Gli interventi per l'e-government mirano non soltanto a
consentire ai cittadini l'accesso telematico alle informazioni e a
offrire loro dei servizi integrati ma anche a rendere
l'organizzazione interna della pubblica amministrazione più
funzionale riducendone, nel contempo, i costi: con l'e-procurement,
ad esempio, cioè bandendo aste online per gli appalti pubblici, il
settore potrà conseguire obiettivi di risparmio.
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