Speciale Global Forum

Sabato 17:

Un sipario di pietre cala sul Forum

Aspettando il contro Global

Venerdi' 16:

Il ruolo del servizio pubblico tra convergenza digitale e e-government

Ma la frattura non è solo digitale

L'e-government piace alle imprese

Formazione e interfacce agili: il contributo di Cisco all'e-government

A che punto è l'e-Italia?

C'è del web in Danimarca

Giovedi' 15:

Navigando in radio

"L'e-government è la giusta strada per una corretta globalizzazione"

Come utilizzare le tecniche informatiche per il governo?

"Qui ci vogliamo tutti bene"

Banca Mondiale: "l'e-government potrà aiutare i paesi in via di sviluppo"

L'e-government come occasione per reinventare il governo

Mercoledi' 14:

Bassanini: "Dall'Italia un esempio per il nuovo Rinascimento digitale"

E-government, il sud del mondo a Napoli per imparare che cos'è

In Rete, il Global Forum è doppio

Napoli non è Davos

Interviste d'archivio

Napoli non è Davos

Da mercoledì a sabato per raccontare il futuro della democrazia elettronica

di Eleonora Giordani

E-government, governo elettronico: una formula che si presta a due opposte interpretazioni. Da una parte quella positiva e ottimista, dove prosperano la carta d'identità elettronica e la firma digitale, dove l'informatizzazione di tutti i servizi pubblici accelera e semplifica le procedure amministrative, ci libera dalla burocrazia e permette un rapporto più rapido e trasparente tra i cittadini e le istituzioni. Dall'altra quella più critica e diffidente, che mette in guardia da scenari orwelliani in cui la massa dei cittadini inermi è schedata e controllata da un Grande Fratello pronto a manipolare a suo piacimento i destini del mondo.

Qual è l'impatto delle nuove tecnologie dell'informazione e di Internet sulla "governance", cioè su tutto l'insieme dei fattori che garantiscono l'amministrazione ottimale e la crescita di un paese? Qual è il modo giusto di utilizzare le Itc e come evitare che i paesi più poveri e le categorie sociali più deboli rimangano indietro nello sfruttamento del sapere tecnologico? Di questo si discuterà a Napoli, nella settimana dal 12 al 17 marzo, nel corso del Terzo Global Forum organizzato dal Governo Italiano e dedicato all'e-government come strumento di democrazia e di sviluppo. E come sempre quando si tengono riunioni istituzionali su scala mondiale, non mancheranno le voci antagoniste del movimento antiglobalizzazione.

Conferenze, workshop, seminari e contro-manifestazioni: MediaMente seguirà con attenzione tutto l'evento, dedicandogli in diretta tv da Napoli una puntata della sua edizione settimanale (mercoledì 14 marzo, ore 24:20, Rai Tre) e una serie di approfondimenti sul nostro sito.

Si annuncia una partecipazione internazionale straordinaria, con la presenza di 120 paesi Onu, una ventina di organizzazioni internazionali e altrettante organizzazioni non governative, 180 relatori provenienti da tutto il mondo. Alla prima edizione del Global Forum a Washington, nel '99, parteciparono 46 Stati, mentre l'anno scorso a Brasilia ce n'erano circa 70. "Una risposta che ci riempie di orgoglio, soprattutto perché potremo contare su un'elevata percentuale di delegazioni provenienti da paesi in via di sviluppo" afferma Vincenzo Schioppa, consigliere diplomatico del ministero della Funzione pubblica e project leader della conferenza, che prosegue: "l'interesse di tutte queste nazioni è dovuto al fatto che i temi discussi saranno analizzati con una particolare attenzione rivolta a due problematiche orizzontali, ovvero le donne e le pari opportunità nella società dell'informazione e la riduzione del digital divide. Ma l'originalità dell'evento di Napoli è anche un'altra: accanto alla conferenza ci sono delle iniziative concrete per colmare il fossato digitale. Si tratta di 21 seminari di formazione sui problemi e le opportunità dell'e-democracy destinati ad alti dirigenti dei paesi in via di sviluppo".

Si va dalle strategie e le priorità dell'e-government nei Pvs, alla conservazione digitale del patrimonio culturale, all'uso di sistemi integrati per il controllo, la pianificazione e la gestione del territorio come l'aerofotogrammetria e il tele-rilevamento, ai principali livelli applicativi della cosiddetta e-Health (sanità elettronica). Questi corsi di aggiornamento, trasmessi in videostreaming, sono concepiti come momento di condivisione delle esperienze più significative realizzate nel settore. Gli speaker infatti sono esperti italiani ma anche di paesi come il Brasile e l'Egitto, che hanno sviluppato sistemi avanzatissimi di servizi in Rete per i cittadini. A tale proposito, sul sito del Global Forum si trovano i link ai programmi di governo elettronico nel mondo.

"Ciò che è iniziato 15 anni fa come una serie di iniziative sporadiche in poche nazioni è ora un fenomeno internazionale volto a soddisfare sempre di più le esigenze dei nostri cittadini" ha scritto Al Gore in una lettera al ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini, salutando i partecipanti alla manifestazione di Napoli e ricordando che in tutti i continenti sono già 67 i paesi che hanno avviato l'adozione operativa dei principi del governo elettronico, per fornire servizi online 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.

La strada verso la perfetta democrazia digitale è dunque spianata? "La questione è un po' più complessa" ammette Schioppa: "l'e-government sarà discusso anche in maniera critica, sotto il profilo della privacy, della validazione elettronica dei documenti, della comunicazione e della democrazia on-line e gli interrogativi che vengono dal movimento antiglobalizzazione sono importanti. Per questo noi siamo aperti al dialogo con i rappresentanti dei gruppi di contestazione che saranno presenti durante il Global Forum. Già li abbiamo incontrati in una riunione all'Università di Napoli e siamo rimasti d'accordo che alcuni di loro interverranno ai nostri dibattiti mentre degli speaker istituzionali parleranno al loro evento. Inoltre tutti i lavori della conferenza verranno trasmessi online, con un collegamento diretto a disposizione del Contro-global".

Insomma, Napoli non è Davos e la priorità non è quella di presentare ricette di strategie economiche planetarie. Qui si tratta di confrontarsi e di stabilire a quali condizioni le tecnologie dell'informazione e Internet applicate all'amministrazione possono essere strumento di progresso civile, economico e sociale e come i Paesi possano e debbano utilizzarle correttamente per la crescita e lo sviluppo dei popoli.

"Tutti gli atti del Global Forum saranno raccolti in un cd-rom e diffusi, ma il nostro più grande successo - conclude Schioppa - sarà quello di poter includere nelle conclusioni della conferenza delle indicazioni per il lavoro del G8, che si riunirà a Genova a luglio prossimo. Dimostrando che un uso appropriato delle Itc sta aiutando molti paesi a combattere il sottosviluppo".

- Global Forum
- corsi di aggiornamento
- link ai programmi di governo elettronico nel mondo

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