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La nuova frontiera dell'Umts

Massimiliano Cannata

A Natale del 2002 potremo fare le prime videotelefonate mentre bisognerà aspettare il 2003 per una diffusione capillare dell'Umts. Nasce un Osservatorio sull'Internet mobile promosso dalla Luiss e da Ericsson Telecomunicazioni.

Velocità, basso costo, qualità dei servizi, usabilità, connettività. Secondo l'Osservatorio Luiss sull'Internet mobile è questa la ricetta del successo per l'Umts, il telefonino di terza generazione che i gestori promettono agli italiani come "regalo" per il Natale 2002. Dopo un periodo non facile di gestazione e sperimentazione, sta per arrivare ai nastri di partenza quello che gli studiosi già definiscono il "secondo tempo" della rivoluzione digitale. L'annunciato intervento del governo, che provvederà ad allungare la validità delle licenze dai 15 anni previsti a 20, è stato accolto dagli addetti ai lavori come una boccata d'ossigeno. Svanita la grande euforia di Internet e delle dotcom, le aziende che operano nel mercato dell'Ict stanno, infatti, vivendo un momento di razionalizzazione e di ricerca di efficienza, impegnate a coniugare gli obiettivi di business con l'avanzamento tecnologico.

È il telefonino il vero strumento della convergenza. Allo sviluppo del mobile è legata la possibilità per l'Italia di conservare una leadership industriale, riconosciuta ormai a livello mondiale. "L'Osservatorio - spiega Franco Fontana, preside della facoltà di Economia e direttore della Scuola di management della Luiss - lavorerà per difendere i livelli di eccellenza che il nostro sistema, pur tra mille difficoltà di carattere strutturale e normativo, ha saputo raggiungere. Cercheremo di sfruttare il contributo delle aziende e degli studiosi del settore per muoverci su tre versanti principali: sviluppo e trasferimento delle conoscenze acquisite, elaborazione delle strategie di attivazione del mercato del mobile Internet, individuazione del nuovo business. Saranno meno presenti trust e alleanze a integrazione verticale tra le imprese mentre si faranno strada le economie di rete basate sullo scambio di sapere, know how, conoscenza".

La partita è aperta ma questa nuova stagione della convergenza da che cosa sarà caratterizzata? "In primo luogo dalla connettività" risponde senza dubbi Fausto Gimondi, direttore editoriale e dei contenuti di Virgilio, il portale più visitato d'Italia che ha fornito i primi servizi Internet in mobilità. "Le pagine di 'Virgilio mobile' consultate nel periodo luglio 2000-agosto 2001 hanno superato il numero di un milione. Questo testimonia un interesse indiscutibile da parte dei navigatori, cui dobbiamo assicurare un collegamento continuo con la Rete a costi sostenibili".
"Non condannerei l'esperienza del Wap - prosegue - perché è servita a gettare il primo ponte di collegamento tra Internet e il telefonino. I nostri utenti fanno un grande uso della messaggistica (oltre 20mila Sms al giorno), consultano le news, il meteo, la borsa, si scambiano e-mail: sono quindi già pronti a usare il cellulare come un terminale multimediale. Il Gprs è stata l'ultima tappa di avvicinamento all'Umts, che consentirà di ampliare la gamma dei servizi a disposizione grazie a una velocità di trasmissione pari a 200 volte quella di un Gsm. Nel 2002 gli utenti Wap/Gprs saliranno a circa 10 milioni, dagli attuali 1,4".

"Always on" sarà dunque l'espressione più calzante per definire l'Infosociety in cui saremo presto immersi. "La tecnica di trasmissione dati a pacchetto - afferma Laura Rovizzi, responsabile Divisione contenuti e servizi multimediali di Wind - consentirà di rimanere costantemente connessi, cercare le informazioni più varie, acquisire e trasmettere dati a costi sicuramente contenuti. Il 2001 è stato un anno difficile: abbiamo alle spalle la lotta per la conquista delle licenze Umts, che ha prosciugato la liquidità di molti operatori; l'avvio non molto felice del Wap, dei primi portali mobili; la crisi che ha fatto seguito all'attentato dell'11 settembre. Malgrado ciò sono più di otto milioni gli utenti che frequentano il nostro portale mobile per chattare, cercare suonerie originali, scambiarsi messaggi".

Saranno dunque la messaggistica multimediale, la possibilità di scambiarsi foto e immagini, di costruire autonomamente contenuti, di gestire le e-mail dal cellulare, di fare m-commerce le killer application per l'Umts: nel medio termine si prevede che il traffico dati supererà i servizi in voce.
"I filoni che avranno successo - conferma Massimo Rovelli, direttore Interactive services di Tim - saranno rappresentati dall'infotainment e dai servizi video che, non dimentichiamo, saranno la vera novità dell'Umts. La nostra strategia terrà conto di tre importanti aspetti: sviluppare le competenze relative al nuovo mercato, individuare nuove fonti di revenues, assistere gli utenti nel passaggio al wireless".

Sulla stessa lunghezza d'onda Paolo Colella, responsabile Internet solutions di Ericsson, che precisa: "Gli utenti capiranno presto il senso dell'innovazione. In questo percorso saranno aiutati dall'industria dei devices, dai costruttori che stanno mettendo a punto dei terminali sofisticati, di cui scopriremo progressivamente funzioni e possibilità. Quello che non bisogna perdere d'occhio è il contesto in cui ogni servizio si inserisce: noi siamo disposti a pagare quando uno strumento ci risolve un problema in un dato momento. La convergenza deve andare verso le tecnologie abilitanti. Con il Wap, invece, è stato commesso un errore di valutazione: non si trasporta Internet sul telefonino con una semplice operazione di 'copia e incolla' ".

Rimane da capire chi utilizzerà questo fatidico strumento. "Inizialmente le élites. Saranno in prima istanza professionals, manager, uomini d'affari, utenti tra i 35 e i 54 anni con un'elevata disponibilità economica, a richiedere servizi in mobilità" - sostiene Remo Lucchi, amministratore delegato dell'Eurisko e conclude: "Conquistare il grande pubblico è un'altra storia, per questo bisognerà ancora aspettare".