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Una giornata per l'open source

Georgia Garritano

Il 1° dicembre in 36 città italiane si festeggia il Linux Day, dedicato a Linux e al free software. Il pinguino ha compiuto dieci anni e ha tanti progetti in corso. I numeri di un fenomeno nato "per divertimento"

I festeggiamenti per il decimo compleanno di Linux sono iniziati quest'estate con una serie di picnic e barbecue da una costa all'altra degli Stati Uniti e analoghe iniziative organizzate da comitati nazionali in vari paesi del mondo. Ma gli italiani che vogliono celebrare il pinguino o semplicemente conoscerlo meglio potranno farlo il prossimo 1 dicembre. L'Italian Linux Society ha, infatti, organizzato il primo Linux Day nel nostro paese, una giornata dedicata al sistema operativo open source ideato da Torvalds e, più in generale, al software libero.

L'evento si svolgerà in contemporanea in varie città, interessando quasi tutte le regioni. Sono già 36 le sedi coinvolte ma ogni giorno aumentano le adesioni da parte dei Lug, i gruppi locali di utenti Linux. Per la realizzazione dell'evento hanno, inoltre, dato il loro contributo comuni, facoltà universitarie, scuole pubbliche, istituti privati di formazione, operatori del settore informatico. Ogni sede offre un diverso programma di conferenze: ad Alessandria, ad esempio, si parlerà in particolare di sicurezza; a Roma di didattica; a Firenze del free software nella pubblica amministrazione; a Cagliari di grafica e musica; a Torino di impresa.

Quasi ovunque l'approccio è molto concreto. Ci sarà, ovviamente, spazio per discutere della "filosofia open source" e per ripercorrere la storia di Linux ma si punterà principalmente a mostrare esperienze pratiche, casi aziendali, simulazioni. Chi usa già Linux potrà seguire seminari su argomenti specifici e porre domande ad esperti. Chi, invece, vuole cominciare, potrà non solo provare a familiarizzare col sistema operativo ma anche presentarsi munito di cd e copiarne le principali distribuzioni o addirittura portare il proprio computer e farselo installare.

Naturalmente questa manifestazione rappresenta anche un'occasione per fare, sul finire dell'anno e dopo un decennio di vita, un bilancio della popolarità di Linux, dei suoi successi e dei suoi fallimenti, dei suoi vantaggi e dei suoi limiti e, soprattutto, del suo andamento commerciale.

Esattamente quant'è vasto il mercato Linux? La questione è tutt'altro che semplice.
Sulle reali percentuali di mercato di Linux, infatti, le ricerche discordano e tra i membri della comunità del pinguino c'è chi polemizza, come Kevin Reichard, autore di numerose pubblicazioni di informatica, sul fatto che molti di questi studi sono commissionati dalla grande industria, Microsoft in testa. Inoltre, la natura stessa del prodotto, la possibilità, cioè, che il sistema operativo open source sia installato gratuitamente (e lecitamente) su più macchine, rende difficile quantificarne la diffusione e fare confronti con la concorrenza.
Dai dati pubblicati qualche mese fa da Gartner, emerge che la quota di Linux nel mercato dei server a fine 2000 è all'incirca dell'8,6 per cento, una percentuale nettamente inferiore a quella del 27 per cento stimata, invece, da Idc.

In quest'anno di anniversario non sono mancati scossoni nel mondo Linux. Va Linux Systems, ad esempio, una delle prime società a quotarsi in borsa, ha riportato nell'ultimo trimestre una perdita netta di 51 milioni di dollari e ha deciso di abbandonare il mercato dei server, troppo legato all'instabilità delle dotcom, per concentrarsi nel settore dei servizi. Lineo ha dovuto attuare una drastica ristrutturazione, costata il lavoro a decine di dipendenti. Ebiz è finita in bancarotta.

L'interesse per il pinguino però non è mai venuto meno. Molte società - Ibm, Compaq, Dell, Hp - hanno continuato a investire in progetti legati a Linux. Importanti operatori del commercio elettronico, come Amazon, hanno adottato il sistema operativo open source per i loro server risparmiando notevolmente.

Per quanto riguarda i desktop, settore nel quale la presenza di Linux è ancora marginale, il K Desktop Environment Project ha appena pubblicato una nuova versione dell'interfaccia grafica (Kde 2.2.2) che dovrebbe velocizzare il caricamento delle icone e delle finestre di dialogo incoraggiando l'uso del sistema anche per i computer domestici.

Buone le prospettive di espansione nel mercato dei Pda (personal digital assistant). All'ultima edizione del Comdex, la fiera dell'information technology svoltasi questo mese a Las Vegas, gli specialisti dei piccoli portatili hanno mostrato una grande attenzione verso Linux, soprattutto per la sua scalabilità, che fa sì che possa essere ridotto notevolmente. I risultati presentati, infatti, sono molto promettenti, sia per la linea iPaq di Compaq sia per il sistema Linux based Linupy usato per Yopi, un piccolissimo palmare a forma di conchiglia, dotato di un grande display a colori e di una comoda tastiera, costruito da GMate per Samsung.

Progetti in vista anche nel campo dei giochi. Dopo la realizzazione del kit di sviluppo per PlayStation 2 "PS2 Linux", un gruppo di lavoro ha annunciato proprio oggi di aver messo a punto un'applicazione chiamata XBox Gateway che permetterà ai proprietari della console Microsoft di giocare online.

Il business principale per Linux rimane comunque quello dei server. Da oggi è disponibile la versione beta 2.5 del kernel che dovrebbe migliorare alcune funzionalità.

Insomma, il pinguino ha voglia di crescere e chissà che presto non vada anche a scuola. A lanciare l'idea è stato pochi giorni fa l'amministratore delegato di Red Hat, Matthew Szulik, che, in risposta all'offerta di Microsoft di chiudere la vicenda giudiziaria in cambio di donazioni di computer alle scuole, ha provocatoriamente proposto: "Voi mettete l'hardware, il software lo mettiamo noi!"