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Utenti o dementi?
Aneddoti, pettegolezzi, leggende metropolitane. L'Help desk racconta
Abbiamo chiesto a un tecnico addetto all'assistenza se veramente gli
utenti sono così imbranati e se aveva qualche episodio da raccontare.
"Non c'è niente che non abbia sentito da quando faccio questo lavoro"
- esordisce - "per esempio c'è chi ha chiesto a che serve il pedale
in dotazione (ovvero il mouse) oppure chi teneva la tastiera rovesciata
sulla scrivania. Almeno in cinquanta, poi, hanno chiamato perché l'audio
non funzionava: in realtà era solo disattivato il volume control."
E continua: "Noi non siamo solamente tecnici, i tecnici hanno un rapporto
esclusivamente con la macchina, noi innanzitutto con gli utenti".
E traccia l'identikit dell'assistito più temibile: "Il cliente più
pericoloso è uomo, sulla cinquantina, di quei tipi che in casa si
danno da fare, che si credono un po' elettricisti, un po' idraulici,
magari anche un po' informatici e ogni tanto decidono di intervenire
sui loro computer, di fare pulizia e finiscono per cancellare file
essenziali. Poi c'è quello che si sente 'nato hacker' o meglio 'hacker
del fine settimana': al lavoro si diverte a cambiare tutte le impostazioni
non solo sul suo computer ma anche su quelli dei suoi colleghi, finché
succede qualcosa ed è costretto a chiamare l'assistenza; allora si
mette a seguire il tecnico passo passo, a fargli domande su tutto
quello che fa."
E voi? Vi riconoscete in uno di questi profili o siete
"quelli che risolvono i problemi" e ne avete sentite di tutti i colori?
Se avete qualcosa da raccontare, aggiungete a questa raccolta la vostra
storia. E non preoccupatevi, resterete assolutamente anonimi!
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