War Economy: le migliori performance in Borsa

Pellegrino Genovese

"Tecnologici" ed "energetici" guidano la ripresa. In recupero anche le società che hanno attuato ristrutturazioni

Gli analisti finanziari li definiscono "titoli anti-panico". Sono i titoli di borsa su cui si tuffano i risparmiatori quando tutto intorno sembra crollare. I gestori più speculativi puntano sulle società della difesa e della sicurezza, altri sui farmaceutici e sugli energetici. Anche il settore dei generi alimentari in genere resiste meglio al rallentamento, mentre tutto ciò che è legato alla ciclicità dell'economia o i beni di lusso, non essenziali, risente immediatamente della recessione. Se in un mese dall'attentato Wall Street ha cancellato le perdite accumulate dall'11 settembre, lo deve alla forza di questi titoli, soprattutto a General Electric che, grazie alla performance della divisione turbine a gas e sistemi di generazione elettrica, ha tirato la volata al recupero. Non da meno sono stati i tecnologici, grazie al bilancio di colossi come Genentech (+8,6%). Da un'analisi settoriale si evince che i settori che hanno guidato Wall Street alla ripresa sono stati quello farmaceutico (con picchi di +7%), delle telecomunicazioni (+12%), ed il tecnologico (13%).

Analizzando singolarmente i titoli delle società a maggiore capitalizzazione e maggior recupero dall'11 settembre, però, troviamo delle sorprese. Brillano, infatti, per rendimenti, tutte le società che in quest'ultimo periodo hanno proceduto a ristrutturazioni aziendali, non facendosi trovare impreparate rispetto al rischio recessione che aleggia sui mercati. Purtroppo, tra le ristrutturazioni sono compresi anche i licenziamenti e i tagli di budget. Più le ristrutturazioni sono state aggressive più i rimbalzi sono stati evidenti. E questa regola ha coinvolto tutti, sia i titoli "ciclici", cioè per definizione più suscettibili alle intemperie del mercato, sia le banche, generalmente le prime ad essere esposte ad un impatto negativo in fase di rallentamento dell'economia, sia i "difensivi". "Ciclici" di lusso, ad esempio, si sono dimostrate due società britanniche del settore media come Pearson e Wpp. Ma anche perle dell'Ict come Siemens e Alcatel o colossi bancari come la Deutsche Bank.

Nell'universo dei mercati mondiali, inoltre, dal giorno dell'attacco al cuore del capitalismo mondiale si sono registrate singole ed episodiche performance che hanno dell'incredibile, difficilmente spiegabili anche da parte degli analisti tecnici o fondamentali. Interessante, ad esempio, è il caso di un'italiana doc, la Pcu Italia, quotata nel Nuovo Mercato, specializzata nella progettazione, sviluppo e personalizzazione di soluzioni informatiche nel settore dell'emissione e gestione di card, che nel solo periodo 21 settembre-24 ottobre, poco più di un mese, è salita da 3,6 a 9,3, cioè ha realizzato una performance di oltre il 250%.


Migliori performance di società con capitalizzazione superiore a 5 miliardi di euro, dal giorno degli attacchi terroristici a fine ottobre

Alcatel: +50% dal minimo registrato dopo l'11 settembre
Siemens: +42% dal minimo registrato dopo l'11 settembre
Deutsche Bank: +36% dal minimo registrato dopo l'11 settembre
Wpp: +35 % (performance raggiunta nell'ultimo mese)
Pearson: +32% (performance raggiunta nell'ultimo mese)

Migliori performance di titoli del Mib30 dal giorno degli attacchi terroristici a fine ottobre

Telecom Italia: + 24%
Olivetti: + 21,5
Tim: +19,7
Pirelli spa: 9,6
Finmeccanica: +8,9