Il sensore che cadde sulla Terra
A Como l'Istituto di ricerca serica e tessile
ha sviluppato una applicazione dei sensori ottici per la verifica di
qualità di tessuti
I sensori ottici intelligenti sono stati sviluppati per
applicazioni spaziali, specialmente per il posizionamento dei
satelliti, ma ora vengono utilizzati per il controllo qualità dei
tessuti. La società D'Appolonia, nell'ambito del programma di
trasferimento tecnologico dell'Agenzia Spaziale Europea, utilizza
questa tecnologia nel campo del controllo di qualità
dell'industria, sia sviluppando un prototipo per il controllo delle
piastrelle nell'industria di ceramica, sia un sistema per il
controllo di qualità dei tessuti.
In precedenza il controllo di qualità dei tessuti si faceva con
operatori che passavano la giornata a guardare il tessuto, ad
individuare le difettosità, e pigiando un bottone permettevano di
rendicontare all'interno di un foglio la posizione del difetto e la
sua gravità. La tecnologia dei sensori ottici intelligenti permette
di svolgere le operazioni di elaborazione delle immagini
direttamente a bordo del chip. Si usa un sensore ottico come una
normalissima telecamera per videoregistrazione, dopodiché il
segnale viene prelavorato a bordo della telecamera e inviato a valle
ad un computer che invece di essere una piattaforma di calcolo molto
elaborata e molto costosa, è un semplicissimo computer pentium.
I vantaggi in termini di risultati di interesse per l'industria
sono sicuramente quelli di rendere oggettiva l'analisi e il
controllo della qualità dei tessuti, ed inoltre di poter aumentare
la velocità di produzione: si pensa di arrivare dai 40 agli 80
metri al minuto contro i correnti 10-12 metri al minuto di un
operatore.
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