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"Voto più facile e veloce con la cabina elettorale elettronica"

Intervista al prefetto Aldo Vaccaro della Direzione centrale per gli Affari elettorali del ministero dell'Interno, sul primo esperimento italiano in Val d'Aosta di voto dentro una cabina elettorale elettronica.

Di Cristina Cilli

1997, Val d'Aosta: primo esperimento italiano di cabina elettorale elettronica. Perché è stato fatto un progetto pilota?

La votazione e lo scrutinio elettronico avvenuti il 25 maggio 1997 in 4 comuni della regione Valle d'Aosta si è reso possibile per due ordini di considerazioni. La prima è che il dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri stava portando avanti un progetto finalizzato di distribuzione agli elettori di quella regione della "Carta del cittadino", nella quale erano registrati tutti i dati anagrafici e sanitari del cittadino, un'anticipazione della carta d'identità elettronica che sta per essere consegnata agli italiani. Il ministro dell'Interno, preso atto di questa iniziativa, ritenne di poter far inserire in questa Carta un microprocessore con i dati elettorali del cittadino. La seconda considerazione è che la regione Valle d'Aosta aveva approvato una legge regionale che prevedeva proprio l'introduzione e la votazione elettronica in quella regione.

Lei che conclusioni trae da questo primo esperimento di cabina elettronica?

Le conclusioni di questo primo esperimento sono positive, sotto tutti i punti di vista. Prima di tutto, noi temevamo un impatto psicologico negativo nei confronti degli elettori, soprattutto quelli più anziani, che avrebbe frenato la loro partecipazione al voto. Ma questo timore è stato smentito dalla realtà dei fatti: la partecipazione è stata altissima. La seconda considerazione da fare è che dopo soli 30 minuti dalla chiusura della votazione la popolazione era in grado di conoscere i risultati della consultazione.

Quali sono i vantaggi della generalizzazione della informatizzazione elettorale sul territorio nazionale?

Prima di tutto l'elettore - una volta superato l'impatto psicologico - sarà facilitato nell'espressione del proprio voto. Inoltre, all'interno del seggio, non ci saranno più contestazioni sulla validità o sulla nullità del voto perché la macchina elettronica che sarà installata in cabina non consentirà di esprimere un voto, se non quello conforme alle indicazioni contenute nella legge. E i risultati elettorali saranno inequivocabili e conosciuti immediatamente dopo la consultazione.

Questa velocità della consultazione elettorale, come garantisce la sicurezza?

Secondo le indicazioni contenute nella legge, oggi l'elettore deve presentarsi al seggio munito della tessera elettorale e deve essere riconosciuto dal presidente del seggio, che poi gli consegna la scheda e la matita. A questo punto, l'elettore va in cabina e vota. Con la votazione elettronica l'elettore, attraverso il tesserino di riconoscimento elettronico, verrà identificato immediatamente, dopodiché si potrà recare in cabina senza alcun altro documento, perché sul video impiantato nella cabina elettorale troverà subito, già visiva, la scheda per votare. Con il touch screen, toccando il contrassegno che si intende votare, comparirà immediatamente sul video una croce, che indica il voto. A questo punto l'impianto darà automaticamente i nomi dei candidati ai quali l'elettore può esprimere la sua preferenza. Infine la macchina dirà: "Tu elettore hai votato per questa lista, hai espresso le tue preferenze per questi candidati. Se tutto è giusto, convalida la tua elezione". Basterà quindi schiacciare un tasto di convalida e il voto verrà automaticamente assimilato e per sicurezza, andrà a posizionarsi nella memoria della macchina in modo assolutamente casuale. Questo significa che non accadrà mai che il voto del primo elettore che va a votare, andrà a finire sulla prima posizione di memoria della cabina. Il voto, nel rispetto della nostra costituzione, è sempre segreto.