Intervista a Roberto Vacca, il futurologo che ha detto addio agli
editori
"Editori inefficienti, i libri li vendo on line"
Uno scaffale su Internet www.printandread.com
per vendere direttamente ai lettori
di Marta Mando'
Perché ha deciso di vendere libri online?
Perché vendere i libri in modo tradizionale è inefficiente e
costoso: ci sono varie tonnellate di carta da immagazzinare e
portare in giro. E gli editori non sanno fare il loro mestiere, non
lanciano e non distribuiscono i libri in modo opportuno. Invece
trasferire i bit di libri online è molto più efficiente ed
economico e protegge l'ambiente, non si distruggono le foreste
inutilmente e non si mandano in giro camion.
Questo vuol dire che ha detto addio agli editori di libri su
carta?
Si, anche perché oltre ad esser inefficienti, gli editori non
fanno bene il loro mestiere. Quasi nessun editore italiano fa l'editing,
in cui un esperto si affianca all'autore e per dargli consigli, gli
mette pulci nelle orecchie per suggerirgli miglioramenti del testo.
Cosa che invece fanno gli editori di una certa levatura inglesi e
americani per migliorare la qualità delle opere.
Chi sono gli acquirenti dei testi online?
Gente un po' di tutti i tipi, scremati tra quelli che navigano su
Internet. Persone con una cultura più moderna degli altri. Il mio
libro di fisica lo prendono anche i letterati mentre i libri che ho
scritto in inglese li ordinano dall'America e dall'Inghilterra le
persone più inaspettate, che mi hanno scovato in Rete.
E gli acquirenti italiani?
I miei acquirenti italiani sono in parte letterati, in parte
persone colte e studenti: tutta gente abbastanza evoluta
culturalmente tanto da usare Internet con una certa facilità.
Ha abbassato i costi dei libri?
Si, abbastanza. Li vendo dalle dieci alle venti mila lire, oggi
un libro illustrato è raro che lo trovi a meno. In libreria i miei
libri costano di piu'. Dieci mila lire non è una cifra folle, è
quasi un biglietto di cinema.
Lei ritiene che in futuro si abbasseranno ulteriormente i
costi delle vendite, dato che con Internet non ci sono più i
passaggi della distribuzione?
Potranno eventualmente abbassarsi. C'è la questione del
pagamento: se un lettore fa un pagamento con la carta di credito di
meno di dieci mila lire è un po' ridicolo.
Lei mette i testi in formato Pdf ma volendo si può acquistare
anche il libro rilegato o lo stampato spedito per posta.
Si, in questo caso costa il doppio, perché ci sono le spese
postali e poi le spese di stampa e rilegatura. Lo faccio per
scoraggiare, perché costa più che comprare il libro in libreria.
Ma i miei lettori finora hanno scelto tutti il formato Pdf.
Lei ha lanciato dal suo sito un premio, e' una strategia di
marketing?
Certo: è marketing innovativo. Però non è pubblicità invasiva
che interrompe gli spettacoli. Inoltre fornisco gratis il primo
capitolo dell'indice di ogni libro in vendita on line. Per fare
questo chiedo il permesso, poi chiedo ai ciberlettori cosa li possa
interessare. Credo sia un modo per entrare in contatto con i lettori
e conoscere i loro gusti.
Ha già dato il premio a qualcuno?
Ancora no, ho cominciato da poco, quasi cinque mesi. Aspetto di
avere un po' di più clienti.
In 5 mesi quanti libri ha venduto?
Sono dati commerciali che non riveliamo. Comunque parecchi. La
vendita sta crescendo esponenzialmente, aumenta del 30 per cento
ogni mese.
Qual è il libro più venduto online?
In Italia è: "Anche tu fisico". In Inghilterra invece
il libro per bambini, la storia del Dottor Dolittle che parla con
gli animali e in America il romanzo "La morte di
Megalopoli", che parla del crollo degli Usa nel 2010 a causa
dell'eccessiva complessità tecnologica.
Ha dato un'interpretazione di questo diverso tipo di vendite?
"Il fisico" non c'è in inglese, ma solo in italiano.
Ci sono parecchi casi di persone italiane che comprano il mio
"Medioevo prossimo venturo" che adesso ha le note di
aggiornamento dopo ogni capitolo. Lo comprano sia in italiano che in
inglese, verosimilmente per fare anche esercizio di lingua.
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