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Cestiniamo il vecchio libro, il prossimo avrà suoni e immagini multimediali

Intervista all'editore Elido Fazi, sostenitore dello sviluppo in tempi brevi del libro elettronico. Costi più bassi per gli editori e più alte royalty per gli autori

L'e-book è un'evoluzione del libro o un nuovo paradigma?

Penso che col passare degli anni il libro sarà qualcosa di completamente diverso. Verranno inserite la musica e le immagini, quindi l'autore partirà da un testo che poi diventerà la fase d'inizio di un contenuto diffuso in varie forme.

Quindi sarà un'operazione multimediale.

Esatto. Ho parlato a Francoforte con un nostro autore, David Muss, di cui noi pubblichiamo i libri in Italia, e mi ha raccontato che lui, con un editore americano, sta producendo un e-book completamente diverso da quello che noi abbiamo in mente quando pensiamo a un e-book. Penso, quindi, che vedremo cose interessanti in tempi molto brevi.

Come cambia il ruolo degli editori?

l ruolo degli editori cambia in modo drammatico, perché quello che facciamo adesso come editori, con lo sviluppo dell'e-book cambierà in modo molto profondo. Vediamo cosa facciamo adesso: noi scegliamo un testo che ci piace e decidiamo di pubblicarlo, poi lo lavoriamo in casa editrice col lavoro di redazione. Poi è la volta di una serie di attività, anche noiose: bisogna pensare alla promozione, alla distribuzione, al magazzino, tutte funzioni complicate che, di fatto, pongono una barriera di ingresso ai piccoli editori. Queste sono tutte attività che con l'avvento dell'e-book scompariranno. Prendiamo, ad esempio, le promozioni con i venditori: ogni tre mesi vado a fare una riunione in qualche albergo con venti promotori; sono loro che vanno dai librai a vendere il nostro prodotto.

Sono figure che potrebbero scomparire, o si adegueranno a una realtà diversa?

Ho l'impressione che se dovesse scomparire completamente il libro stampato, scomparirebbero anche le librerie, i distributori e i promotori.

Come state affrontando il problema dei diritti?

Il problema dei diritti è in questa fase di sviluppo dell'e-book il tema più spinoso. Intanto non è chiaro l'ammontare delle royalty. Si tratta di rinegoziare i contratti con gli autori per le opere su supporto elettronico e stabilire delle royalty diverse da quelle previste per il libro su carta. Attualmente le royalty vanno dal sette al dieci per cento. Con l'e-book saranno più alte, perché l'autore si renderà conto che l'editore ha meno costi e potrà fare, quindi, delle richieste più alte. Ho sentito a Francoforte che si parla anche del cinquanta-sessanta per cento. Questo dovrebbe spaventare più le grandi case editrici che le piccole. Per le piccole si tratta, in fondo, di un'opportunità: posso andare de Stephen King e offrirgli il novanta per cento; avendo costi molto bassi, posso permettermelo.