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Viaggio tra i nuovi editori elettronici

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Viaggio tra i nuovi editori elettronici

Negli Stati Uniti la maggior parte delle compagnie che si occupano di editoria elettronica non provenivano da un'esperienza diretta di pubblicazione on line ma il settore è diventato una sorta di nuovo Klondike. Chi sono questi editori? In una dimensione nella quale l'oggetto libro non esiste come può esistere una differenza tra produttore e distributore-rivenditore di un libro?

  Amazon , Barnes&nobles, InternetBookshop , tutti grandi rivenditori di libri online, hanno aperto delle sezioni dedicate agli e-book, nelle quali in massima parte vendono prodotti confezionati da loro stessi. Ma non ci sono solo le grandi librerie, ci sono anche le grandi software house che producono i programmi per leggere e visualizzare questi nuovi libri digitali. Al momento, infatti, non esiste ancora uno standard di visualizzazione condiviso e molte aziende stanno combattendo per la supremazia nel settore. Anche loro in massima parte hanno pensato che per promuovere il loro standard la cosa migliore fosse diventare editori a tutti gli effetti. 

Tra i più noti produttori di software per e-book c'è sicuramente Alexlit, ma in questo settore sono attivi anche Microsoft e numerosi altri operatori. Alcuni di questi sono gli stessi che producono gli strumenti di lettura, gli e-book fisici, gli handheld devices che ci permetteranno di avere un'intera biblioteca all'interno di un unico oggetto fisico. Anche loro sono arrivati alla conclusione che non ci fosse miglior modo di promuovere i loro apparecchi che quello di diventare editori. È il caso di Glassbook, Rocketbook e Softbook, che sono le tre aziende più note del settore. Infine ci sono le buone vecchie case editrici. McGrawHill, ad esempio, ha attivato un sistema di consultazione online di alcuni dei suoi manuali più richiesti. Il prezzo per la consultazione è inferiore alla metà del costo del volume e l'offerta sembra aver avuto un certo successo. 

Per quanto riguarda gli autori, il primo passato alla storia, almeno a quella dei mass media, è stato Stephen King. Il 14 marzo mise quasi per gioco in vendita su Internet Riding the bullett: 400 mila copie in 24 ore. Subito dopo finì in rete un suo vecchio racconto a puntate, The plant, rimasto per anni nel cassetto, al prezzo ridicolo di un dollaro. Le iniziative ebbero tanto successo che a distanza di mesi ancora se ne parla. King in questo periodo ha messo in rete la quarta parte del racconto: questa volta però pare che le cose non vadano altrettanto bene, il prezzo è raddoppiato, i navigatori si lamentano e non sono in pochi a credere che la cuccagna per King sia finita. Accanto agli autori famosi ci sono anche le giovani leve che sperano che la rete li porti laddove l'editoria tradizionale non è disposta a portarli.