I dieci anni della comunicazione
"tascabile", dall'E-Tacs all'Umts
In principio fu l'E-Tacs (Extended total access communication
system), il primo sistema telefonico cellulare apparso in Europa,
ricavato dallo sviluppo dello standard inglese TACS (Total Access
Communications System). In Italia lo lanciò nel lontano 1990 quello
che allora era l'unico operatore di telefonia del paese: Telecom
Italia. L'E-Tacs consentiva l'utilizzo di terminali di tipo palmare a
basso costo, ma era un sistema analogico, del tutto inadatto alla
trasmissione dati. Inoltre ogni Paese sviluppò un proprio sistema di
hardware e software, incompatibile con qualsiasi altro. Al digitale si
passò con il Gsm (Global System for Mobile Communications), il
telefonino digitale di prima generazione, commercializzato per la
prima volta verso la metà del 1991 e che venne introdotto in nel
1995. il Gsm non solo era uno standard di telefonia incompatibile con
il precedente ma richiese ai gestori, che al tempo erano Tim e Omnitel,
di creare una nuova rete di telecomunicazioni. in compenso permise di
mettere in comunicazione tutte le reti cellulari europee grazie ad un
sistema chiamato roaming. A breve la rete Gsm, con alcune lievi
modifiche sulle antenne e nelle centrali di commutazione dei gestori,
diventerà Gprs (General packet radio service), il telefonino di
seconda generazione. Il Gprs consentirà di attivare tutta una gamma
di nuovi servizi interattivi sfruttando in modo più veloce i servizi
Wap dei gestori. In Europa servizi Gprs sono stati inaugurati dagli
inglesi di Bt Cellnet e dai tedeschi di T-Mobil. In Italia i primi a
partire, a novembre, saranno Tim e Omnitel con news, notizie meteo,
viabilità, servizi di borsa; inoltre il Gprs dovrebbe segnare
l'inizio dei servizi di m-commerce, il commercio elettronico sul
cellulare. La terza generazione di cellulari arriverà fra due anni
con la rete Umts, che sostituirà progressivamente la rete Gprs.
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