Cosa sarà possibile trasmettere con
l'UMTS?
Le simulazione del Cselt di Torino per ottimizzare i parametri dei
telefonini di terza generazione
Il 16 novembre 1999 è una data fondamentale nella storia dei
telefonini di terza generazione: è infatti il giorno della prima
telefonata UMTS in ambiente urbano a livello europeo, partita dal
Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni di Telecom (Cselt) di
Torino, dove da circa sette anni si lavora sull'UMTS. Questa
telefonata 'è stata il risultato del lavoro di un gruppo composto da
15 giovani ricercatori Cselt, Tim e Ericsson, come sottolinea con
orgoglio Stefano Balboni, Direttore della comunicazione del Cselt, e
segna una tappa fondamentale in un percorso di ricerca ancora in
fieri: per testare le effettive capacità dei modelli esistenti e
raffinarne le qualità delle telefonate Umts. Ma intanto gli UMTS
ancora non ci sono: un'idea di come saranno i cellulari da qui a due
anni si può ricavare dal concept terminal, il simulatore sul quale si
fanno le sperimentazioni. In questo momento lo sforzo maggiore
consiste nel rendere l'interfaccia il più semplice possibile e
nell'aumentare le dimensioni dello schermo, evidentemente troppo
piccolo, costruendo un cellulare con un terminale a tutto schermo per
poter fruire dei servizi multimediali a valore aggiunto (Internet,
filmati, video e così via). Il telefonino di terza generazione
risulterà abbastanza appetibile da convincere gli utenti a cambiare i
propri cellulari? Questione non secondaria allo Cselt, visto che lo
studio dei prototipi è finanziato dai costruttori (in questo caso,
Ericsson) e dagli operatori di rete (Tim). L'ingegner Giovanni Romano,
responsabile della sperimentazione UMTS allo Cselt, ribadisce le
caratteristiche innovative di questi telefonini: "La grande
novità dell'UMTS è la possibilità di offrire servizi a velocità
diverse, a seconda dei requisiti stessi del servizio"; per
Internet basta un accesso a banda limitata, mentre per i video c'è
bisogno di una banda più larga. Ma sarà possibile personalizzare le
opzioni: il cliente potrà decidere di ricevere un determinato
servizio anche a una velocità minore rispetto a quella possibile, in
modo da pagare di meno. Mentre si stanno tarando i parametri ottimali
per un sistema commerciale e soprattutto si sta monitorando la
copertura radioelettrica per il servizio di videotelefonate ad alto
bit rate, si comincia a pensare che forse non si potrà ottenere
tutto: in quest'ottica appare accettabile un peggioramento
dell'immagine per ottenere una miglior copertura.
|