Dietro le quinte, chi sono i concorrenti
della gara
Una volta ottenute le licenze, i futuri
gestori dovranno investire e formare nuove alleanze
Le Cordate Oltre ai quattro operatori di telefonia mobile italiani,
dopo l'esclusione di Anthill, e di Tu mobile, restano in gara Andala e
Ipse2000, due consorzi costituitisi proprio in vista di questa
operazione
TIM (www.tim.it) : Fa capo a Telecom Italia al 60,15 per
cento, guidata dall'amministratore delegato Marco De Benedetti, è il
principale operatore europeo.
OMNITEL (www.omnitel.it)
Omnitel è il secondo operatore italiano ed europeo, di telefonia
mobile. Suoi azionisti sono Mannesmann (scalata da Vodafone) con il
55,20 per cento del capitale, Bell Atlantic con il 23,10 per cento e
Vodafone Air Touch con il 21,70per cento. Amministratore delegato è
Vittorio Colao e la società ha registrato un risultato netto di 1.662
miliardi, con un incremento del 112,8 per cento rispetto all'anno
precedente nel 1999. Al 30 giugno 2000 i clienti sono oltre 12,5
milioni.
WIND (www.wind.it) Dopo
l'uscita di Deutsche Telekom, Enel ne detiene il 56,6% del capitale,
mentre la restante quota del 43,4% è in mano a France Telecom.
Amministratore delegato è Tommaso Pompei. 812 miliardi di perdita il
bilancio del 1999, in miglioramento di circa 200 miliardi rispetto al
piano strategico della società. Ad oggi i clienti complessivi sono
oltre 5 milioni.
BLU (www.blu.it) Blu,
l'ultimo entrato sul mercato della telefonia mobile in Italia, ha come
azionisti Autostrade (32 per cento), British Telecom (20 per cento),
Edizioni Holding (9 per cento), Distacom (9 per cento), Bnl (7 per
cento), Mediaset (9 per cento), Italgas (7 per cento) e Palatinus (Caltagirone)
(7 per cento). Amministratore delegato è Enrico Casini. Oltre 260
mila gli abbonati a poco più di tre mesi dal lancio del servizio.
ANDALA (www.andala.it)
Andala, che ha segnato il ritorno di Franco Bernabè nelle Tlc,
insieme a Renato Soru, 'patron' di Tiscali (i due manager ne sono
rispettivamente presidente e amministratore delegato) è stata
costituita proprio per partecipare alla gara per l'Umts. E'
controllata dal gruppo Hutchison Wampoa che detiene il 51 per cento
del capitale. Con il 25,5 per cento c'è il gruppo di Renato Soru
Tiscali, e terzo azionista è la Cir di Carlo DeBenedetti al 15%. Gli
altri soci sono il Sanpaolo Imi con il 5 per cento, Franco Bernaè il
2 per cento, Hdp l'1 per cento e Gemina lo 0,5 per cento.
IPSE 2000 Il consorzio Ipse ha ufficializzato a settembre la
composizione della propria cordata e le quote di partecipazione degli
aderenti: la spagnola Telefonica (39,35 per cento), la finlandese
Sonera (19 per cento), Atlanet (12 per cento), Banca di Roma (10 per
cento), Xera (5 per cento), Goldenegg (4,8 per cento), Gruppi
imprenditoriali (4,45 per cento), Edisontel (3 per cento), Falk (2 per
cento), e.Planet (0,5 per cento).
Dopo la gara: alleanze necessarie
Una volta ottenute le licenze, i futuri gestori dovranno
sviluppare le reti e lanciare i servizi, affrontando quindi altri
investimenti con i partner tecnologici. L'unico accordo ufficiale
firmato sinora è tra Andala ed Ericsson. Quindi se Andala riuscirà a
ottenere una delle licenze, la società svedese si sarà già
conquistata una parte di quei 19-22 mila miliardi di lire di
investimenti stimati che i licenziatari dovranno spendere in 4-5 anni
per poter offrire i nuovi servizi mobili. Omnitel, l'operatore di
telefonia mobile controllato da Vodafone ha messo alla prova più di
un fornitore. "Al momento - spiega un portavoce - c'è una short
list fra cinque fornitori, poi si passerà alle valutazioni tecniche e
di prezzo". È tuttavia certo che alcune società partono con un
vantaggio: a cominciare dal terzetto Nokia, Lucent e Nortel, che ha
già realizzato la rete GSM della società. Ci sarebbe, però, nel
caso Omnitel anche l'interesse di Ericsson che potrebbe decidere di
sfruttare un accordo che ha con la casa madre. Infatti, la società
svedese è anche il primo fornitore di Vodafone e titolare di un
contratto mondiale con il gruppo britannico che dovrebbe garantirgli
la possibilità di ottenere dei contratti anche in Italia. Oltre ad
Omnitel, Ericsson ha affiancato nella preparazione della gara anche
Tim e Wind, quest'ultima affiancata anche dalla francese Alcatel. In
particolare, nonostante Telecom Italia Mobile stia sperimentando la
rete Umts con Ericsson, alcune indiscrezioni vedono anche la tedesca
Siemens tra i fornitori dell'operatore italiano. Blu, che dovrebbe
investire circa 6.000 miliardi per entrare nel business dell'Umts, sta
conducendo la sperimentazione con Nortel e Nokia. I canadesi partono,
però, favoriti dato che a febbraio Nortel ha firmato un contratto con
Blu per la rete telefonica mobile (GSM) del valore di 270 miliardi che
potrebbero diventare con gli anni 900 miliardi. Ipse 2000 ha
trattative ancora in corso, ma secondo quanto trapela dalle diverse
dichiarazioni la guerra è tra Nokia, già fornitore di Telefonica
Moviles, ed Ericsson che sostiene di essere partner tecnologico di
Telefonica all'estero.
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