New economy, l'opportunità dei telefonini di terza generazione

A colloquio con il sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni, Michele Lauria, principale sostenitore della telefonia mobile di terza generazione

L'Editoriale "Umts: una tecnologia a prova di idiota"

Blu, il concorrente che non c'era

Dietro le quinte, chi sono i concorrenti in gara Una volta ottenute le licenze, i futuri gestori dovranno investire e formare nuove alleanze

Viaggio dentro I-mode, a metà strada tra il Gprs e l'Umts Un successo giapponese che piace agli operatori italiani

I siti dell'Internet mobile: una realtà da non confondere con la grande Rete

Gli UMTS: la situazione europea tra aste al rilancio e "beauty contest"

Cosa sarà possibile trasmettere con l'Umts? Le simulazione del Cselt di Torino per ottimizzare i parametri dei telefonini di terza generazione

I dieci anni della comunicazione "tascabile", dall'E-Tacs all'Umts

Gprs: l'operazione vincente di BT Cellnet
Dietro le quinte, chi sono i concorrenti della gara
Una volta ottenute le licenze, i futuri gestori dovranno investire e formare nuove alleanze

Le Cordate Oltre ai quattro operatori di telefonia mobile italiani, dopo l'esclusione di Anthill, e di Tu mobile, restano in gara Andala e Ipse2000, due consorzi costituitisi proprio in vista di questa operazione

TIM (www.tim.it) : Fa capo a Telecom Italia al 60,15 per cento, guidata dall'amministratore delegato Marco De Benedetti, è il principale operatore europeo.

OMNITEL (www.omnitel.it) Omnitel è il secondo operatore italiano ed europeo, di telefonia mobile. Suoi azionisti sono Mannesmann (scalata da Vodafone) con il 55,20 per cento del capitale, Bell Atlantic con il 23,10 per cento e Vodafone Air Touch con il 21,70per cento. Amministratore delegato è Vittorio Colao e la società ha registrato un risultato netto di 1.662 miliardi, con un incremento del 112,8 per cento rispetto all'anno precedente nel 1999. Al 30 giugno 2000 i clienti sono oltre 12,5 milioni.

WIND (www.wind.it) Dopo l'uscita di Deutsche Telekom, Enel ne detiene il 56,6% del capitale, mentre la restante quota del 43,4% è in mano a France Telecom. Amministratore delegato è Tommaso Pompei. 812 miliardi di perdita il bilancio del 1999, in miglioramento di circa 200 miliardi rispetto al piano strategico della società. Ad oggi i clienti complessivi sono oltre 5 milioni.

BLU (www.blu.it) Blu, l'ultimo entrato sul mercato della telefonia mobile in Italia, ha come azionisti Autostrade (32 per cento), British Telecom (20 per cento), Edizioni Holding (9 per cento), Distacom (9 per cento), Bnl (7 per cento), Mediaset (9 per cento), Italgas (7 per cento) e Palatinus (Caltagirone) (7 per cento). Amministratore delegato è Enrico Casini. Oltre 260 mila gli abbonati a poco più di tre mesi dal lancio del servizio.

ANDALA (www.andala.it) Andala, che ha segnato il ritorno di Franco Bernabè nelle Tlc, insieme a Renato Soru, 'patron' di Tiscali (i due manager ne sono rispettivamente presidente e amministratore delegato) è stata costituita proprio per partecipare alla gara per l'Umts. E' controllata dal gruppo Hutchison Wampoa che detiene il 51 per cento del capitale. Con il 25,5 per cento c'è il gruppo di Renato Soru Tiscali, e terzo azionista è la Cir di Carlo DeBenedetti al 15%. Gli altri soci sono il Sanpaolo Imi con il 5 per cento, Franco Bernaè il 2 per cento, Hdp l'1 per cento e Gemina lo 0,5 per cento.

IPSE 2000 Il consorzio Ipse ha ufficializzato a settembre la composizione della propria cordata e le quote di partecipazione degli aderenti: la spagnola Telefonica (39,35 per cento), la finlandese Sonera (19 per cento), Atlanet (12 per cento), Banca di Roma (10 per cento), Xera (5 per cento), Goldenegg (4,8 per cento), Gruppi imprenditoriali (4,45 per cento), Edisontel (3 per cento), Falk (2 per cento), e.Planet (0,5 per cento).

Dopo la gara: alleanze necessarie
Una volta ottenute le licenze, i futuri gestori dovranno sviluppare le reti e lanciare i servizi, affrontando quindi altri investimenti con i partner tecnologici. L'unico accordo ufficiale firmato sinora è tra Andala ed Ericsson. Quindi se Andala riuscirà a ottenere una delle licenze, la società svedese si sarà già conquistata una parte di quei 19-22 mila miliardi di lire di investimenti stimati che i licenziatari dovranno spendere in 4-5 anni per poter offrire i nuovi servizi mobili. Omnitel, l'operatore di telefonia mobile controllato da Vodafone ha messo alla prova più di un fornitore. "Al momento - spiega un portavoce - c'è una short list fra cinque fornitori, poi si passerà alle valutazioni tecniche e di prezzo". È tuttavia certo che alcune società partono con un vantaggio: a cominciare dal terzetto Nokia, Lucent e Nortel, che ha già realizzato la rete GSM della società. Ci sarebbe, però, nel caso Omnitel anche l'interesse di Ericsson che potrebbe decidere di sfruttare un accordo che ha con la casa madre. Infatti, la società svedese è anche il primo fornitore di Vodafone e titolare di un contratto mondiale con il gruppo britannico che dovrebbe garantirgli la possibilità di ottenere dei contratti anche in Italia. Oltre ad Omnitel, Ericsson ha affiancato nella preparazione della gara anche Tim e Wind, quest'ultima affiancata anche dalla francese Alcatel. In particolare, nonostante Telecom Italia Mobile stia sperimentando la rete Umts con Ericsson, alcune indiscrezioni vedono anche la tedesca Siemens tra i fornitori dell'operatore italiano. Blu, che dovrebbe investire circa 6.000 miliardi per entrare nel business dell'Umts, sta conducendo la sperimentazione con Nortel e Nokia. I canadesi partono, però, favoriti dato che a febbraio Nortel ha firmato un contratto con Blu per la rete telefonica mobile (GSM) del valore di 270 miliardi che potrebbero diventare con gli anni 900 miliardi. Ipse 2000 ha trattative ancora in corso, ma secondo quanto trapela dalle diverse dichiarazioni la guerra è tra Nokia, già fornitore di Telefonica Moviles, ed Ericsson che sostiene di essere partner tecnologico di Telefonica all'estero.