Scheda di approfondimento Chiudi

Laboratorio multimediale: gli 'ingredienti'

Nel testo della dispensa, abbiamo difeso l'idea secondo cui per un istituto scolastico o universitario è bene dotarsi sia di un laboratorio multimediale, sia di singole stazioni multimediali nelle varie aule. Ma quali attrezzature è bene concretamente prevedere nei due casi? In questa scheda proviamo a suggerire una configurazione di buon livello per un laboratorio multimediale d'istituto (una scheda successiva illustrerà invece gli 'ingredienti' di una stazione multimediale di classe). Il lettore deve tuttavia tener presente da un lato che i nostri suggerimenti, necessariamente generici e soggetti a rapido invecchiamento, andranno presi cum grano salis, adattandoli alle specifiche situazioni e necessità derivanti innanzitutto (ma non unicamente) dai diversi indirizzi scolastici; dall'altro, che il nostro scopo in questa sede non è quello di fornire un elenco di rigorose specifiche tecniche formulato con linguaggio 'da addetti ai lavori', ma di fornire un quadro di facile comprensione, dal quale possa anche risultare, pur se in maniera sommaria, la funzione specifica delle varie attrezzature.

Le indicazioni riportate di seguito tengono conto di quelle contenute nel Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche elaborato dal Ministero della pubblica istruzione (disponibili all'indirizzo Internet http://www.istruzione.it/attrezzature.htm Esci da MediaMente), con le quali sono largamente compatibili. Tuttavia, per i motivi appena accennati, mirano a presentare le varie opzioni in maniera illustrativa ed introduttiva, in accordo con la funzione prevalentemente didattica di queste dispense. Quando opportuno, si sono inoltre tenuti presenti alcuni fra gli sviluppi tecnologici intercorsi fra la stesura iniziale del PSTD e quella del nostro corso.

Laboratorio multimediale e laboratorio linguistico

È bene innanzitutto ricordare che un laboratorio multimediale potrà integrare o no un laboratorio linguistico. Nel primo caso (laboratorio multimediale con laboratorio linguistico integrato) si potrà ulteriormente scegliere se le componenti dedicate al lavoro di laboratorio linguistico debbano essere totalmente digitali (e dunque in realtà comprese all'interno della sezione informatica) o parzialmente analogiche. Proponiamo qui innanzitutto la descrizione delle attrezzature di base di un laboratorio multimediale non dotato di funzioni specifiche di laboratorio linguistico; a seguire, le integrazioni fondamentali necessarie per un laboratorio linguistico digitale; nell'ultima sezione, le integrazioni fondamentali necessarie per un laboratorio linguistico analogico.

Attrezzature di base per un laboratorio con 15 postazioni (12+2+server):

Videoproiettore. La sua funzione è, intuitivamente, quella di proiettare su schermo per tutta la classe l'uscita di sorgenti video di ogni genere, dal computer al televisore, dal videoregistratore al ricevitore satellitare. Due caratteristiche importanti del videoproiettore sono la risoluzione (i concetti di risoluzione e di pixel sono stati introdotti nella prima dispensa) e la luminosità: tanto maggiore è la risoluzione, tanto più 'definita' sarà la schermata visualizzata; quanto alla luminosità, una buona luminosità permetterà di vedere chiaramente le immagini proiettate anche in una sala non completamente buia, rendendo possibile svolgere attività in parallelo rispetto alla proiezione stessa (ad esempio prendere appunti, o riprodurre sulla propria postazione una situazione illustrata dal docente attraverso la proiezione della schermata del proprio computer).

Figura 10 - Un videoproiettore

Figura 10 - Un videoproiettore

I modelli più recenti di videoproiettore hanno, al posto dei tre 'cannoni' luminosi separati per i tre colori fondamentali, un singolo apparato di proiezione basato su una sottile lastra a cristalli liquidi; la qualità offerta da questi proiettori è ormai abbastanza alta, col vantaggio di un prezzo più basso e di procedure più semplici di manutenzione e messa a fuoco rispetto ai modelli a cannoni separati.

Ricordiamo che il videoproiettore deve permettere il collegamento diretto sia di un computer (attraverso l'uscita video di quest'ultimo) sia di apparati video compositi o super VHS, come videoregistratori, televisori, ricevitori satellitari ecc.; la risoluzione video del videoproiettore, se collegato a un computer, dovrebbe raggiungere gli 800 X 600 pixel, mentre una misura di luminosità già discreta è pari a 500 ANSI Lumen; il prezzo di un videoproiettore di questo tipo si aggira sui 4000 Euro. In genere, assieme al videoproiettore è possibile acquistare uno schermo per la proiezione (la qualità della proiezione su schermo è molto più alta di quella su parete bi>In alternativa al videoproiettore è possibile optare per un televisore a largo schermo (almeno 28'). Va notato tuttavia che si tratta di una soluzione ormai non troppo conveniente: per utilizzare il televisore anche per visualizzare schermate da computer è necessario disporre di televisori dotati dell'apposito ingresso video (in genere più cari), o di una scheda di conversione (denominata in gergo 'VGA to PAL' - un nome un po' antiquato, dato che la risoluzione garantita deve essere almeno SVGA) che, oltre a complicare la vita, comporta un costo aggiuntivo e richiede a volte compromessi nella risoluzione o nel numero dei colori visualizzati. A conti fatti, la spesa di un videoproiettore dell'ultima generazione non è troppo più alta.

Una ulteriore alternativa è fornita da un data display associato a una lavagna luminosa. Si tratta di uno schermo trasparente a cristalli liquidi da collegare all'uscita video del computer, che, messo sopra una normale lavagna luminosa, consente una proiezione analoga a quella di un lucido. Questa alternativa era prevista nelle attrezzature raccomandate dal Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche; riteniamo tuttavia che, anche in questo caso, il rapido calo di costi dei videoproiettori e il costo non trascurabile del data display, associato alla sua qualità generalmente bassa, la renda ormai scarsamente concorrenziale.

Videoregistratore - Il videoregistratore potrà fungere anche da sintonizzatore TV da collegare al videoproiettore. È bene che il videoregistratore sia di discreta qualità, con uscita audio stereofonica. Un videoregistratore Super-VHS garantisce una qualità video migliore se usato con le videocassette di tipo opportuno, che tuttavia non sono molto diffuse e sono più care delle videocassette VHS normali.

Figura 11 - Un videoregistratore

Figura 11 - Un videoregistratore

Ricevitore satellitare con decoder digitale integrato - Il ricevitore deve essere collegato ai cavi provenienti da una antenna parabolica posta sul tetto dell'edificio. La soluzione più economica prevede una parabola fissa puntata sul satellite Hot Bird posto a 13 gradi Est (ne abbiamo parlato nella settima dispensa). Un impianto di questo genere ha un costo che si aggira attorno ai 700 Euro, ma nel 1998 RAI e Ministero della pubblica istruzione hanno avviato una iniziativa per la fornitura gratuita alle scuole di tale materiale; consigliamo dunque ai singoli istituti di informarsi al riguardo prima di procedere all'acquisto. Il ricevitore con decoder digitale è ormai, per gli scopi di un'aula didattica, nettamente preferibile a quello analogico, permettendo la ricezione gratuita di tutti i canali satellitari RAI, fra i quali quelli dedicati proprio al mondo della scuola e all'educazione permanente. La registrazione di tali canali permette di costituire in maniera rapida ed economica di una fornita videoteca scolastica.

Figura 12 - Parabola e ricevitore-decoder satellitare

Figura 12 - Parabola e ricevitore-decoder satellitare

Amplificazione audio-video: l'aula dovrebbe essere dotata di una amplificazione audio stereofonica e di casse di media qualità; comunque, a meno di non voler utilizzare l'aula anche con scopi avanzati di studio ed elaborazione musicale, non servirà un apparato particolarmente 'spinto'. Può essere opportuno ormai prevedere, tuttavia, che l'apparato di amplificazione abbia gli ingressi digitali necessari al collegamento di un lettore DVD (dei lettori DVD abbiamo parlato nella seconda dispensa). È opportuno che della sezione audio dell'aula facciano parte un sintonizzatore FM (eventualmente integrato all'amplificatore), un registratore/riproduttore a doppia piastra per audiocassette e un lettore di CD.

Computer - Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i computer di un laboratorio multimediale non devono necessariamente essere tutti uguali. Certo, è bene che le postazioni per gli studenti siano ragionevolmente uniformi, ma suggeriamo che l'aula sia dotata almeno di una postazione 'orientata alla grafica', con un computer più veloce, fornito di una memoria e di un disco rigido (o dischi rigidi) più ampi, di scheda grafica avanzata e di una scheda di acquisizione video, di un masterizzatore per CD-ROM, di un monitor di buona qualità con schermo da almeno 17”, e collegato a uno scanner piano; anche la postazione docente potrà avere caratteristiche specifiche (più memoria, più spazio sul disco rigido e schermo da 17”). È bene poi che l'aula sia dotata di una postazione server, indipendente sia dalla postazione docente sia da quelle degli studenti; il computer destinato a questa funzione servirà da server di rete locale (con funzionalità di server Intranet) e, volendo, da vero e proprio server Internet, ospitando, ad esempio, la copia di sviluppo del sito della scuola. Il server dovrà avere un processore veloce e una buona dotazione di memoria RAM, e dovrà affiancare a un disco rigido (o più dischi rigidi) di buone dimensioni anche un dispositivo di backup attraverso nastri o cartucce rimovibili. Non serve invece che sia dotato di una sezione grafica potente: basterà un monitor a 14” e una scheda grafica del tutto convenzionale. In linea di principio, sarà bene non usare il server per altri scopi (in modo da garantire una configurazione di lavoro stabile e 'pulita'); per questo motivo, è bene che il server sia distinto sia dalla postazione docente che da quella degli studenti e dalla postazione grafica.

Server, postazione grafica e postazione docente dovranno inoltre disporre di un autonomo dispositivo UPS con batteria tampone, che ne garantisca il funzionamento per 10-15 minuti in caso di interruzioni dell'energia elettrica.

Cosa dire sulla configurazione specifica delle varie postazioni, e in particolare sul processore da utilizzare e sull'ampiezza della memoria e dei dischi rigidi? La velocità dello sviluppo tecnologico rende difficile suggerire raccomandazioni che non siano riferite al breve, o addirittura brevissimo periodo. È bene che, quando si decide di dotare la scuola di un'aula multimediale, si verifichi sul momento quale sia la configurazione più avanzata compatibile col budget disponibile. In generale, l'invecchiamento tecnologico di un computer è piuttosto rapido (si può calcolare un ciclo di invecchiamento che si aggira sui 4-5 anni). Anche per questo motivo, è bene cercare di non partire con computer 'già vecchi': anziché un'economia, questa scelta finirebbe per rappresentare un costo aggiuntivo, costringendo a continui aggiornamenti e a una troppo rapida sostituzione dell'hardware acquistato. Se le procedure burocratiche di acquisto sono lunghe, si può concordare col fornitore che - fissata una configurazione minima - la scelta dei processori, delle dimensioni dei dischi rigidi e della RAM avvenga al momento dell'effettiva consegna delle macchine, sulla base della disponibilità e dell'andamento dei prezzi delle varie componenti.

Naturalmente, in queste dispense non possiamo raccomandare marche particolari, né possiamo prendere posizione su questioni quali l'annosa scelta fra Macintosh o PC. Tuttavia, crediamo sia opportuno conciliare l'esigenza di uniformità tecnologica (senz'altro prioritaria, sia per considerazioni di spesa sia per praticità gestionale e didattica) con l'opportunità di non suggerire agli studenti l'immagine di una tecnologia 'a una sola faccia', familiarizzandoli con l'idea dell'esistenza di piattaforme hardware e sistemi operativi differenti. Nonostante l'indubbio fascino didattico dell'opzione, a meno di non disporre di docenti estremamente preparati anche dal punto di vista tecnologico, sconsiglieremmo tuttavia una vera e propria 'aula mista', in cui far confluire piattaforme e sistemi operativi diversi: temiamo infatti che gli svantaggi gestionali e di organizzazione pratica della didattica finirebbero per superare l'indubbio motivo di interesse teorico.

Figura 13 - I computer sono l'elemento essenziale di ogni aula multimediale

Figura 13 - I computer sono l'elemento essenziale di ogni aula multimediale

Proviamo a riassumere, a solo scopo di esemplificazione, le considerazioni fin qui fatte in una configurazione indicativa, limitandoci per semplicità a computer di classe PC (come previsto dal PSTD). La dotazione informatica della nostra aula multimediale potrebbe allora prevedere: 1 postazione server (nel momento in cui scriviamo potrebbe trattarsi di un computer tower o minitower con processore di classe equivalente a un Pentium III 500, 128 Mb di memoria RAM, HD da circa 8 Gb, CD-ROM 32X, dispositivo di backup a nastro o cartuccia, doppia scheda di rete - una per il collegamento esterno con Internet, una per la rete locale - monitor da 14”, scheda video da 4 Mb, scheda sonora a 16 bit, collegato ad un dispositivo UPS con batteria tampone per le eventuali interruzioni elettriche), 1 postazione grafica (nel momento in cui scriviamo potrebbe trattarsi di un computer tower con processore di classe equivalente a un Pentium III 500, 128 o 256 Mb di memoria RAM, scheda video da 16 Mb, scheda sonora avanzata, dispositivo di acquisizione video dotato di uscite S-video e videocomposita, lettore DVD/CD-ROM, masterizzatore di CD-ROM, disco rigido da circa 8 Gb, monitor 19”, collegato ad un dispositivo UPS con batteria tampone per le eventuali interruzioni elettriche e ad uno scanner piano a colori per acquisizione immagini), 1 postazione docente (nel momento in cui scriviamo potrebbe trattarsi di un computer tower o minitower con processore di classe equivalente a un Pentium III 500, 128 Mb di memoria RAM, scheda video da 16 Mb dotata di ingressi e uscite S-video e videocomposita, scheda sonora avanzata con microfono e cuffia, lettore DVD/CD-ROM, disco rigido da circa 8 Gb, monitor 17”, collegato ad un dispositivo UPS con batteria tampone per le eventuali interruzioni elettriche), 12 postazioni allievo (nel momento in cui scriviamo potrebbe trattarsi di computer desktop o minitower con processore di classe equivalente a un Pentium II 400, 64 o 128 Mb di memoria RAM, scheda video da 4-8 Mb, scheda sonora a 32 bit con dispositivo integrato microfono/cuffia, lettore CD-ROM 32X, disco rigido da circa 4 Gb, monitor 15”). Raccomandiamo che tutti i dischi rigidi siano installati su slitte estraibili (la spesa aggiuntiva si aggira sulle 70.000 lire – circa 35 Euro - per ogni disco rigido, ed è ampiamente compensata dalla comodità di poter sostituire al volo un disco rigido la cui configurazione software presentasse problemi). E' bene che tutti i computer dispongano di porta USB (Universal Serial Bus), e che le periferiche compatibili utilizzino questa tecnologia. Per la stampa, la rete potrà comprendere una stampante laser B/N e una stampante a getto di inchiostro a colori.

Figura 14 - Lettori CD-ROM o DVD sono ormai indispensabili in ogni

Figura 14 - Lettori CD-ROM o DVD sono ormai indispensabili in ogni postazione

Strumenti di rete: è senz'altro opportuno che i computer di un'aula didattica siano collegati in rete locale, e, attraverso di essa, alla rete Internet. A tal fine tutti i computer dell'aula dovranno essere dotati di scheda di rete e dovrà essere predisposta l'opportuna cablatura. Il server (e non la postazione docente, per i motivi che si sono già accennati) fungerà da server della rete locale, e sarà a sua volta collegato alla rete d'istituto, se disponibile, e ad Internet, o attraverso la rete di istituto, o attraverso un collegamento di altro tipo, ad esempio attraverso linea ISDN. In questo caso, sarà necessario disporre di un apposito Terminal Adapter (o di un modem, se il collegamento avviene attraverso linea commutata; ci siamo occupati di questi apparati nella terza dispensa ). Gli altri computer potranno essere collegati al server 'a cascata' o, meglio, attraverso un dispositivo hub a 24 uscite. I cavi necessari alla cablatura dovranno essere canalizzati (al momento di predisporre le necessarie operazioni di muratura è bene prevedere canalizzazioni 'larghe' in modo da poter sostituire con facilità i cavi, e da poterne inserire eventualmente di nuovi). Come già indicato, la rete comprenderà inoltre una o due stampanti condivise, che potranno essere fisicamente collegate alla stazione grafica e/o alla postazione docente, ma che saranno utilizzabili da tutte le postazioni).

È possibile – ed auspicabile - estendere le funzionalità della rete locale con strumenti che permettano alla postazione docente di assumere il controllo di quelle degli allievi, e volendo di dirottarne singolarmente l'uscita audio/video verso l'apparato di videoproiezione e l'amplificazione di classe. Se il budget per la realizzazione dell'aula multimediale non è elevato, suggeriamo tuttavia di privilegiare l'acquisto di buone macchine rispetto alla spesa comportata da tali attrezzature aggiuntive (che possono inoltre talvolta complicare la gestione della rete; per questo motivo, può essere preferibile prevedere che la rete di controllo e di scambio tra tastiera, video e audio sia composta da switch del tutto indipendenti dalla rete dati). Strumenti di questo genere sono comunque spesso previsti nel caso che il laboratorio multimediale debba fungere anche da laboratorio linguistico (v. oltre).

Alcune utili integrazioni - Un proiettore di diapositive può essere utile per storia dell'arte, anche se la vasta disponibilità di immagini su CD-ROM e in rete renderà sempre meno indispensabile tale strumento; uno scanner dotato del dispositivo per la scansione di diapositive, collegato al computer la cui uscita video arriva al videoproiettore, potrebbe farne le veci, anche se in maniera certo assai più macchinosa. Anche la lavagna luminosa, ancor oggi preziosa, potrà diventare col tempo meno indispensabile, dato che immagini e slide possono essere proiettate direttamente dal computer (si veda la scheda 'dalla lavagna alle presentazioni video'); lucidi realizzati a mano possono essere acquisiti dal computer attraverso lo scanner e quindi proiettati, anche se, come già nel caso delle diapositive, la procedura è più macchinosa. Più costosi sono i dispositivi che integrano la funzione di lavagna luminosa e di scanner a lettura verticale: dispositivi assai utili, ad esempio, nelle biblioteche che debbano acquisire immagini di volumi delicati senza pressarli contro il vetro dello scanner, ma probabilmente sovradimensionati per un laboratorio scolastico. Assai utili potrebbero essere invece alcune attrezzature portatili, in grado di permettere ai ragazzi attività di raccolta dati 'sul campo': un registratore a cassette, MD (MiniDisk) o DAT (Digital Audio Tape) portatile, una videocamera (meglio se digitale, con la possibilità di acquisire e trasferire al computer sia immagini ferme che video in movimento), un computer portatile. La videocamera potrà inoltre essere utilizzata per videoconferenze, via rete locale, via ISDN o via Internet; dato che la qualità dell'immagine attualmente possibile in videoconferenza è piuttosto bassa, per quest'ultimo scopo – ma non per l'acquisizione di immagini di buona qualità - può bastare anche una piccola videocamera economica (si tratta delle cosiddette 'webcam', in vendita a prezzi che si aggirano ormai attorno ai 150 Euro). Infine, una tastiera MIDI, eventualmente associata a schede audio avanzate, potrà essere utilizzata per sperimentazioni musicali e sonore.

Figura 15 - Tastiera MIDI: una fra le integrazioni più apprezzate dagli studenti

Figura 15 - Tastiera MIDI: una fra le integrazioni più apprezzate dagli studenti

Aula multimediale con laboratorio linguistico digitale integrato

L'idea di base è quella di utilizzare i computer anche con funzione di strumenti di laboratorio linguistico, sfruttando per la registrazione locale dei suoni il disco rigido, sul quale la voce dello studente sarà registrata in formato digitale. Rispetto alla configurazione sopra descritta, questa opzione prevede fondamentalmente due aggiunte: il software specifico orientato alla gestione del 'registratore virtuale' sulle postazioni allievo, e l'insieme di software e hardware che permette al docente di controllare il lavoro di classe, selezionando quale studente o gruppo di studenti seguire, ascoltandone la pronuncia e verificandone il lavoro, e se del caso intervenendo con la propria voce (su uno studente, un gruppo di studenti o tutta la classe), o trasferendo in diffusione l'ingresso audio di una determinata postazione. Sistemi evoluti permettono di trasferire alle postazioni studente non solo l'audio ma anche il video di sorgenti collegate al computer del docente (ad esempio, un CD-ROM).

Va tenuto presente che la scelta di un'opzione di questo tipo comporta la necessità di prevedere postazioni allievo con dischi rigidi piuttosto capienti (su di essi dovranno essere registrate quantità anche considerevoli di dati sonori), richiede spesso una cablatura veloce per il trasferimento di rilevanti quantità di dati, e prevede in alcuni casi una vera e propria 'rete parallela', sfruttata dalla sezione di laboratorio linguistico.

Nonostante i laboratori linguistici integralmente digitali rappresentino un po' l'ultimo grido in termini di strumenti per la didattica delle lingue, e a costo di andare in parte controcorrente rispetto alla spinta verso l'integrazione digitale che non solo caratterizza i più recenti sviluppi della tecnologia, ma rappresenta anche un indirizzo di fondo di queste dispense, ci sentiamo di suggerire al momento una certa cautela nella scelta di questa opzione. Da un lato infatti si tratta di strumenti estremamente nuovi, che in molti casi non hanno ancora raggiunto un livello 'rassicurante' di standardizzazione e stabilità. Dall'altro, comunque sia realizzata tecnicamente l'integrazione fra la normale rete dati dell'aula multimediale e la specifica 'rete di dati audio' prevista dal laboratorio linguistico, i problemi non mancheranno: se le due reti sono completamente integrate, il carico rappresentato dal flusso di dati in circolazione potrà essere notevole; se non lo sono, qualche problema di 'convivenza' tenderà comunque a manifestarsi. In generale, l'ambiente hardware/software dell'aula multimediale sarà in ogni caso sottoposto a prove non sempre facili a causa delle aggiunte previste per la gestione del laboratorio linguistico digitale, e l'obiettivo di mantenere 'in buona salute' la configurazione delle macchine potrà rivelarsi talvolta faticoso da raggiungere.

Va rilevato invece che un'opzione 'minimale' di uso dell'aula multimediale con funzione di laboratorio linguistico digitale è senz'altro possibile senza troppa fatica né troppa spesa: quella che prevede l'uso individuale delle postazioni studente anche per l'autoapprendimento linguistico, con l'ausilio di software e CD-ROM dedicati. In questi casi, lo studente potrà sfruttare la cuffia con microfono in dotazione alla propria postazione per ascoltare gli esempi audio e registrare la propria voce, guidato dai programmi utilizzati, senza tuttavia la possibilità di una gestione contemporanea e centralizzata del lavoro linguistico di più studenti da parte del docente.


Aula multimediale con laboratorio linguistico analogico integrato

In questo caso, sia la postazione del docente che quelle degli studenti disporranno, accanto al computer, di strumenti separati per la gestione di sorgenti audio analogiche (di norma, le tradizionali audiocassette): in sostanza, nel banco dello studente sarà integrato un registratore/riproduttore a cassette, mentre la postazione del docente comprenderà, oltre a un registratore/riproduttore, la centralina di comando che permette di ascoltare l'audio delle singole postazioni e di intervenire con la propria voce su uno studente, un gruppo di studenti o l'intera classe.

Le versioni più recenti di laboratori di questo tipo permettono comunque un discreto livello di integrazione con gli strumenti informatici dei quali è dotato il laboratorio: il controllo da parte del docente della 'centralina di comando' può infatti avvenire, anziché attraverso una 'pulsantiera' fisica, attraverso una interfaccia software, che permette anche, ad esempio, di inserire e richiamare appunti volanti o di creare veri e propri database relativi alle prestazioni e ai problemi dei singoli allievi, o di tener traccia delle esercitazioni svolte e dei materiali utilizzati.

Chiudi