Mercoledi' 3 gennaio 2001
Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

Webcam, un palcoscenico per tutti?

Severgnini: "Ma questa non è una killer application"

Tutti pazzi per Jenni

Bifo: "Un magnifico occhio aperto sul nulla"

In 5 anni tutti in videoconferenza

EarthCam, il mondo che guarda se stesso

Ghezzi: "la webcam è democratica"

Dallo Shuttle all'Etna, le webcam della scienza

Dalla redazione del sito del "Grande fratello"

Occhio alla videoconferenza


Tutti pazzi per Jenni

E' partita da una studentessa americana l'idea di mostrare la propria vita in diretta su Internet. E da allora si sono moltiplicati in Rete i siti dedicati alle webcam domestiche

di Michele Alberico

Nell'aprile del 1996 Jennifer Ringley, che studiava a Washington per diventare web designer, ha iniziato a trasmettere quasi per gioco uno show quotidiano di se' stessa in Rete. Il 1996 di Internet era davvero un'era geologica diversa, le connessioni standard si aggiravano intorno ai 14.4 kbit al secondo (contro la media attuale che è di 56). Nonostante ciò lo show di Jenni fu un successo planetario, gente da tutto il mondo si collegava al sito che ospitava la sua webcam per guardarla on line. Dopo quasi 5 anni il gioco è diventato un business di parecchi miliardi e Jennifer una celebrità conosciuta in tutto il mondo.

L'esperimento di Jenni lanciò una vera e propria moda, quella degli homeshow, cioè la spettacolarizzazione di quanto accade tra le mura di casa. E segno' la nascita del filone delle girlcam, le videocamere da cui è possibile godersi in diretta Internet la vita di ragazze o studentesse: tanto che oggi esistono dei portali interamente dedicati alle webcam domestiche, come Homecams.org

Perché i navigatori hanno tributato tanto successo ad un esperimento che non era nulla di più che il gioco di una collegiale che stava sperimentando alcuni algoritmi per la trasmissione di video su Internet? Difficile dirlo. In parte fu sicuramente il senso pionieristico di fare in Rete qualcosa che nessun altro aveva fatto prima, ovvero immagini "live". Ma in parte giocò un ruolo fondamentale la considerazione che le webcam accedevano direttamente al privato delle persone. Non si trattava di una violazione della privacy ma piuttosto di una rinuncia alla privacy, un'esposizione pubblica e volontaria del privato.

Lentamente con il successo, lo show di Jenni, che inizialmente era poco più che la cronaca delle sue giornate da studentessa, si è evoluto al punto di diventare un vero e proprio spettacolo dotato di un'interattività reale e non meramente informatica con la protagonista. Quest'estate Jennifer, in diretta su Internet, ha soffiato il ragazzo alla sua migliore amica. La risposta della Rete è stata cruentissima: migliaia di associati al suo servizio, che oggi è a pagamento, hanno inviato mail di protesta lamentandosi del suo gesto. E Jenni ha iniziato a capire cosa significhi tenere una camera costantemente accesa sul suo privato.

Jennicam.org
Homecams.org