Webcam, un palcoscenico per tutti
Dagli house-show su Internet al "Grande
fratello": spettatori o protagonisti?
di Michele Alberico
Poco più grande di una pallina da tennis, con una bassa
risoluzione video e un prezzo che oscilla tra le 100 e le 400 mila
lire. Di solito ha un piccolo piedistallo o un'area aderente per
essere posizionata sopra il monitor di un computer. È la webcam, la
piccola telecamera usata per trasmettere immagini in rete. Le
immagini fornite sono tutt'altro che perfette, a volte perfino
sgranate: la maggior parte delle webcam sono, infatti, programmate
per catturare un frame, una singola immagine, ogni 10-30 secondi,
salvarla in formato Jpg e pubblicarla su una pagina web. Nonostante
questi limiti la webcam potrebbe essere addirittura la prossima
killer application di Internet. Con la crescita qualitativa delle
videocamere collegabili ai PC e della trasmissione, le webcam stanno
diventando sempre di più un mezzo di comunicazione personale e
universale, onesto e malizioso, semplice e allo stesso tempo
complesso. Integrano e arricchiscono la comunicazione un po'
spartana delle e-mail e delle chat ma sono anche un occhio piazzato
per spiare e sorvegliare.
Si è appena concluso il "Grande
fratello", il programma televisivo che ha fatto parlare
più di ogni altro negli ultimi mesi e che, per la prima volta, ha
legato in modo significativo televisione, telefono e Internet. Il
fascino della trasmissione risiedeva nella possibilità di osservare
24 ore al giorno sette giorni a settimana la vita dei dieci
protagonisti seguiti costantemente dall'occhio indiscreto di 40
telecamere. Il successo è stato tale che già si pensa di portare
il "Grande fratello" in orbita: oltre 60 mila candidati,
proprio in questi giorni, si stanno confrontando per diventare i
sette protagonisti di un nuovo programma che andrà in onda nel 2002
non più nello scenario di Cinecittà ma in quello della base
spaziale International Space Station. In realtà la rete ha già
sperimentato questo tipo di spettacoli da tempo, prima ancora del
successo cinematografico di "Truman Show": non è
azzardato affermare che il "Grande fratello" rappresenti
la spettacolarizzazione televisiva di un movimento partito proprio
in rete, con gli house-show via webcam.
Probabilmente, tutto è cominciato con Jennifer Ringley, anzi,
con la sua Jennicam. Fu questa
web designer americana, svariati anni fa, a mettersi per prima in
rete. Creò il suo sito con l'idea di raccontarsi in maniera aperta,
a volte anche senza veli, attraverso il web: un esperimento a metà
fra la comunità virtuale e il diario. Era esploso il
cyber-voyeurismo: occhi elettronici a raccontare la vita privata di
donne, uomini, coppie, a volte per puro esibizionismo, a volte a
pagamento.
Le webcam sono, in qualche modo, un ponte tra la virtualità
della rete e la realtà esterna, rappresentano per il navigatore una
garanzia dell'esistenza del mondo o l'opportunità di vedere
qualcosa di sorprendente. Mentre l'immagine televisiva sembra ormai
usurata e falsa, l'immagine delle webcam, di bassa qualità e spesso
reperita dopo lunghi tempi di attesa, viene percepita come reale,
più autentica perché proveniente da una camera priva di operatore.
E' cosi' che Internet e' riuscito alle volte ad andare oltre la
televisione stessa o suggerirne possibili evoluzioni. Uno dei casi
più eclatanti è quello di Hereandnow.com:
la vita di un gruppetto di studenti ripresa da una ventina di webcam.
L'ideatore, Erik Vidal, nipote dello scrittore, è diventato negli
Stati Uniti un personaggio di culto. Da qui al "Grande
fratello" il passo è breve. Anche il bisogno di mostrarsi, la
frenesia di apparire per avere la conferma di esistere sono in
continuità con la televisione degli ultimi anni. Su Internet,
però, il tempo reale della visione diventa globale, condiviso,
interattivo. Il flusso delle immagini si può arricchire con altri
materiali, che diventano archivio. Si può creare una rete di
relazioni umane, rapporti, provocazioni, contatti: una comunità. La
webcam è, inoltre, una straordinaria finestra informativa aperta
sul mondo e una preziosa risorsa tecnica. Qualche esempio? Le webcam
sull'Etna che forniscono informazioni ai vulcanologi, quella del Jet
Propulsion della Nasa che documenta in diretta l'allestimento dei
veicoli spaziali, quella della Specola di Firenze, il più antico
museo scientifico d'Europa, che mostra spedizioni scientifiche e
naturalistiche.
"Grande
fratello"
Jennicam
Hereandnow.com |