Mercoledi' 3 gennaio 2001
Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

Webcam, un palcoscenico per tutti?

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Tutti pazzi per Jenni

Bifo: "Un magnifico occhio aperto sul nulla"

In 5 anni tutti in videoconferenza

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Dallo Shuttle all'Etna, le webcam della scienza

Dalla redazione del sito del "Grande fratello"

Occhio alla videoconferenza


"In 5 anni tutti in videoconferenza"

Tutti vorranno comunicare in video e le connessioni a banda larga lo permetteranno. E' roseo il futuro delle webcam per Guerrino de Luca, Presidente e Chief Executive Officer della Logitech, la multinazionale quotata al Nasdaq e al mercato di Zurigo, che da quindici anni sviluppa, produce e commercializza dispositivi di interfaccia utente.

Quante webcam ci sono nel mondo?

Secondo alcuni studi, alla fine del 2000 ce ne saranno attorno ai 15 milioni: una vera e propria esplosione.

Quali sono le principali applicazioni della webcam?

Soprattutto quelle di largo consumo, come la videomail: la posta elettronica che include un videoclip da inviare ad amici, familiari, colleghi. E poi la trasmissione di immagini live sui siti che ormai dilagano in Internet: il fenomeno è stato pubblicizzato al massimo dalla webcam puntata sul portone della casa di Monica Lewinsky nei giorni dello scandalo clintoniano.

Il design è importante nella webcam?

Sia il design fisico che quello del software per la webcam è essenziale. Uno degli elementi che ne hanno favorito la diffusione è il fatto che l'oggetto non fa paura: è una periferica semplice, estremamente facile da utilizzare con il software che accompagna il prodotto.

Cosa deve ancora migliorare?
Tecnologicamente ci sarà un'evoluzione naturale della qualità dell'immagine data dalle webcam, ma l'ampiezza di banda è essenziale. Negli Stati Uniti il prodotto è esploso in termini di diffusione anche perché molta gente dispone di connessioni Adsl, o Cable modem, quindi ad alta banda. Il sogno di questi prodotti, che è quello di fare il videotelefono con il pc, sarà una realtà con la larga banda.

La videoconferenza non è mai esplosa. Perché?
Le ragioni sono due. Una è che la banda disponibile su una rete pubblica cui la gente ha accesso è limitata e quindi la qualità dell'immagine è molto povera, soprattutto per quanto riguarda l'attesa psicologica. Quando uno pensa a un video telefono, pensa a qualcosa con una qualità televisiva e per fare questo occorre la banda larga. L'altro limite della videoconferenza basata su Pc, è il fatto che il software utilizzato oggi per farla funzionare è estremamente complesso. Direi che questi problemi saranno risolti entro i prossimi cinque anni.

Quale sarà allora il ruolo delle webcam nel futuro?
Assolutamente essenziale e attraverso tutte le piattaforme di comunicazione, dai pc ai telefoni cellulari. La comunicazione tra persone sarà sempre meno testuale e sempre più vocale e visuale: vedersi è un modo naturale di essere in contatto e tutti vorranno poterlo fare.