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Totem multimediali e piazze telematiche
di Antonio Moro
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I totem multimediali, anche detti Punti Multimediali di Informazione, sono dei chioschi di
metallo colorato, progettati e disegnati con il sistema Cad, Computer aided design, un software comunemente
utilizzato dagli architetti per il disegno computerizzato.
Queste colonne informative consentono, con l'uso di semplici bottoni, di ottenere
facilmente l'informazione desiderata. Le informazioni offerte sono di varia natura dalle
offerte di lavoro alla situazione ambientale, ai percorsi degli autobus, ad altri tipi di
informazioni istituzionali fornite dal Comune.
Sono presenti in Italia da circa dieci
anni e la Toscana è stata la prima regione ad
impiantarli sul proprio territorio. La città pioniera è Prato. La nuova generazione di
totem telematici inoltre è in fase di inserimento nella rete civica di Firenze e Prato. Ma quante persone si servono di questi nuovi
strumenti di accesso alle informazioni offerti dalle amministrazioni pubbliche? Il dato
statistico del programma di rilevamento della provincia di Firenze segnala una media
giornaliera di circa 130 persone al giorno nei punti più frequentati.
Questi strumenti
sono particolarmente utili per chi non ha l'accesso a Internet da casa. Essendo dislocati
in vari punti della città i totem multimediali permettono a chiunque di usufruire di
servizi automatizzati come ad esempio la richiesta di certificati, il pagamento dell'asilo
o delle multe. Un'altra iniziativa sempre legata alla volontà politica di creare
un'alfabetizzazione telematica e multimediale della città è quella che promuove la
creazione di piazze telematiche.
E' una proposta collegata alle linee guida della Commissione
Europea e del Fondo Sociale europeo che vuole coniugare il pensiero globale con
l'azione locale, definendo quindi la piazza come uno spazio telematico cui si associa
anche uno spazio sociale.
La prima piazza telematica italiana si sta costruendo a Scampia,
una località nei pressi di Napoli, in un centro sociale, in un'area degradata ma in fase
di ristrutturazione e valorizzazione. Accanto all'area dedicata al telelavoro, alle
teleconferenze e alle aule destinate alla formazione, c'è la piazza di tutti.
"Una piazza
telematica - ha detto l'Assessore all'Innovazione e alle imprese del Comune di Napoli - è intesa come luogo di
incontro e socializzazione. E' un'occasione per annullare anche le distanze tra centro e
periferia. Per attirare nuovi investimenti e incentivare la competitività tra le
imprese".
In questa piazza si troverà un'edicola virtuale per leggere notizie da tutto il mondo,
una biblioteca, e informazioni su come partecipare a eventi culturali e di spettacolo.
Scampia
è solo la prima piazza telematica della città. Ne sono previste altre nel porto e nel
centro di Napoli. L'inaugurazione è fissata per il 2000. Nell'ottica di una maggiore
funzionalità del sistema città, la rete di piazze telematiche di Napoli costituisce
dunque un'infrastruttura messa a disposizione della collettività con l'intento di
inserirsi capillarmente nel tessuto urbano per raggiungere anche le aree più emarginate
della città. |