Settimanale RAI Educational
Servizio

Reti civiche

di Michele Alberico

L'idea di Rete civica vive un momento di grande popolarità tra gliDensità dei siti per provincia amministratori pubblici. Con un tasso di crescita che al sud sfiora il 190% e un numero di Reti attive che ormai si aggira intorno alle 1200 unità sembra che la telematica civica sia uno dei settori di punta nello sviluppo di Internet nel nostro paese. Ma questo boom corrisponde necessariamente ad un miglioramento dell'offerta di servizi che arrivano agli utenti? Queste reti sono state in grado di creare nuovi modelli comunicativi e di aprire nuovi canali di confronto tra amministrazioni e cittadini?

Città InvisibileL'osservatorio sulle reti civiche della Città Invisibile segnala almeno quattro diverse funzioni per descrivere l'impostazione seguita da ciascuna delle amministrazioni locali che sono approdate su Internet; la presenza o l'assenza di queste funzioni determina una tipologia di reti molto complessa.
La prima funzione è di informazione statica, cioè non aggiornata. Tutte le reti civiche hanno almeno una sezione dedicata alla descrizione dei luoghi o della storia del proprio Comune, alle indicazioni sul suo governo, alle informazioni turistiche di base. I siti che si fermano a questo livello sono considerati "siti vetrina", sono cioè scarsamente aggiornati e usano Internet nient'altro che come un duplicato di servizi informativi tradizionali come la stampa e la televisione. Non riescono però a sfruttare appieno l'interattività della Rete.

Nei centri di dimensioni medio grandi, esistono sezioni costantemente aggiornate per informare cittadini e turisti sulle opportunità fornite dalla città. Dare questo tipo di informazioni significa avere a disposizione una redazione web che quotidianamente sia in grado di aggiornare la gran massa di informazioni che riguardano la vita locale.

Città digitaliUn terzo livello è costituito dall'ampliamento della gamma dei servizi on line. Oggi questa gamma è ancora piuttosto limitata ma molto dovrebbe cambiare con la definitiva introduzione della firma digitale. Al momento è possibile trovare programmi per il calcolo dell'Ici, schede informative sulle questioni burocratiche, formulari on line, orari degli uffici pubblici, indicazioni sul mondo del lavoro, sulla formazione, sui bandi di concorso, collegamenti a banche dati pubbliche. La tendenza è quella di arrivare a costituire degli sportelli unici su Internet consultabili direttamente dalle case attraverso cui i cittadini sono in grado autonomamente di risolvere ogni problema legato ai rapporti con l'amministrazione.

"Un ultimo livello è quello della "interazione partecipativa" al governo della città. Quasi tutti i siti comunali elencano gli uffici che hanno rapporti con il pubblico, forniscono recapiti, nomi dei dirigenti e numeri telefonici, oppure caselle e-mail. Ma sono solo pochi i casi in cui sono disponibili in Rete i documenti prodotti dal Comune come le delibere consiliari o i materiali di discussione delle commissioni ed ancora meno quelli nei quali viene sollecitata tra i cittadini una discussione produttiva sulle questioni che riguardano l'amministrazione della città. Spazi comunicativi di questo genere sono stati sperimentati solo in alcune città italiane i cui casi più significativi sono i comuni di Bologna e Milano o il piccolo comune di Livorno.

Comune di Bologna

Rete civica di Milano

Comune di Livorno

Internet può insomma contribuire a risolvere determinati problemi delle città, può fare emergere modi nuovi e interessanti per comunicare e per socializzare, ma può anche ridursi ad un'operazione puramente di facciata che lascia utenti ed amministrazioni nelle medesime posizioni di partenza. La Rete diventerà generatrice di novità e cambiamento solo quando gli utenti potranno e sapranno trasformarsi da utilizzatori passivi a produttori attivi d'innovazione. 

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