Le città e le amministrazioni
civiche si sono accostate al mondo della Rete intuendone le potenzialità informative
e interattive. Nel grande panorama delle reti civiche italiane Firenze rappresenta un caso anomalo. Gran
parte della telematica civica in Italia è, infatti, caratterizzata da un fortissimo
attivismo da parte delle singole amministrazioni locali che però, agendo in modo autonomo
e spesso anarchico, creano per conto proprio competenze e strutture. La regione Toscana con un progetto innovativo di
coordinamento tra enti e istituzioni fa eccezione.
La Rete Telematica Regionale
Toscana, questo il nome scelto per la
struttura di coordinamento, si è sviluppata secondo un processo di aggregazione dal
basso, attraverso protocolli che hanno sancito i rapporti di collaborazione istituzionale
a livello territoriale provinciale o sovracomunale.
Limpostazione del lavoro ha cioè in qualche modo seguito la natura
stessa del mezzo informativo che si stava adottando. La forza della Rete sta infatti nella
capacità dei singoli elementi che ne fanno parte di coordinarsi in un una struttura di
interscambio. Ogni decisione imposta dallalto si è dimostrata in qualche modo
fallimentare se applicata ad Internet.
La rete telematica regionale toscana infatti
è una realtà diversa dalla regione toscana,
ha un suo proprio sito Internet, dei suoi organismi di controllo e raccoglie le esperienze
di una gran parte dei Comuni toscani, delle Province, ma spesso anche delle Prefetture e
di molti altri Enti regionali.
La rete telematica regionale toscana è
formata da una comunità di soggetti, tra i quali le università, gli enti locali, le
aziende sanitarie e molti altri. Il sistema telematico funziona in modo veloce e organico
per favorire la cooperazione fra le varie amministrazioni. La Rete ha ormai superato la
fase di avvio ed è già orientata ai temi delle verifiche dellintegrazione dei
servizi.
Giancarlo Galardi,
dirigente del Servizio Infrastrutture Informative e Tecnologiche della Regione Toscana
sottolinea limportanza della Direzione Strategica come elemento di raccordo fra le
varie amministrazioni.
Internet quindi non come semplice vetrina ma come reale mezzo di organizzazione e
cooperazione fra le diverse amministrazioni.
Il successo dellesperienza proposta dalla regione toscana è in parte certamente
dovuto alla enorme spinta propulsiva che larrivo di Internet, come grande novità
tecnologica, ha suscitato. Tuttavia anche il tipo di approccio adottato rappresenta
unassoluta novità nel panorama del nostro paese e induce a pensare a una sua
possibile esportabilità in altre realtà italiane.
La rete della città di Firenze è nata proprio
allinterno di questa struttura. La sua prima caratteristica è che non si tratta di
una semplice rete civica ma di una rete civica unitaria, cioè una rete in cui
confluiscono informazioni provenienti da tutti gli enti operanti sul territorio comunale.
Internet può quindi arrivare ad avvicinare amministrazione e cittadini. Secondo Rosa
Maria De Giorgi, capo di Gabinetto del Comune di Firenze, si deve arrivare a un unico
sportello in rete al quale potersi rivolgere per fare tutti quei documenti che normalmente
vengono dati da uffici diversi.
Sullidea di creare una interfaccia in grado di fornire un messaggio unico da
parte di tutta la pubblica amministrazione è dunque nata la rete civica unitaria di Firenze. Una struttura
che a regime dovrebbe arrivare a fornire al cittadino qualsiasi tipo di informazione
necessiti.
Ed effettivamente il sito del Comune di Firenze
è ricco di informazioni sulla città: dai musei, ai lavori stradali, alla qualità
dellaria e agli orari dei cinema, ad altri avvenimenti cittadini. Inoltre attraverso
la rubrica "Comunicare con
lAmministrazione" il cittadino può scrivere direttamente
allamministrazione. E anche possibile vedere le statistiche sui collegamenti al
sito nel corso dellanno.
Lesperienza di Firenze ci mostra insomma un volto diverso della Rete.
Non più una semplice vetrina da esposizione ma una grande occasione per riorganizzare
lamministrazione pubblica. Abbiamo visto come usare la Rete significhi soprattutto
mettere in comune esperienze e competenze acquisite e non soltanto dati e informazioni,
fornire risposte più rapidamente e avere uno spazio di confronto e di riscontro immediato
nei rapporti tra cittadino e amministrazioni. Si tratta di una grande rivoluzione già
iniziata è che sta rendendo le nostre città più conformi alle esigenze del presente. |