IlNuovo.it: protagonista il lettore interattivo
Visita alla redazione milanese de ilNuovo.it,
il quotidiano edito da e-Biscom e pubblicato esclusivamente on line
di Antonia
Moro
Trenta miliardi di investimenti in tecnologia, più altri otto
spesi per la comunicazione nel dicembre 2000. Queste le cifre che
E-Biscom, una delle aziende leader della "larga banda" in
Italia, ha dedicato allo start-up de "il Nuovo". Il
pareggio di bilancio e' previsto per il 2004.
Tempo reale, interattività, telegiornale on line, video on
demand i pilastri della nuova testata web. Secondo Sergio Luciano,
direttore de Il Nuovo, la Rete rappresenta un'esaltazione della
capacita' di fare informazione. La redazione funziona come una
centrale di gestione di risorse esterne, intorno al nucleo centrale
di 35 persone ruotano oltre 100 collaboratori esterni.
L'organizzazione del lavoro è un misto tra quello tipico delle
agenzie di stampa internazionali che lavorano tutta la giornata e
quello delle redazioni dei media tradizionali. "Apriamo alle
sei di mattina e in mezz'ora siamo in grado di aggiornare il
prodotto rispetto agli avvenimenti internazionali della notte, fino
all'una di notte".
Il mestiere di giornalista cambia molto, ma non cambia lo spirito
della professione, afferma Laura Penitenti, direttore esecutivo:
"Non si ha la chiusura quotidiana del giornale, quindi
l'adrenalina che si ha alla chiusura del giornale, in un giornale on
line che vuole essere sulla notizia in ogni momento, e'
elevatissima. Lo stress e' molto alto".
E' soprattutto la figura del lettore ad acquistare un nuovo
spessore nella stampa digitale. Il ruolo del lettore/navigatore in
un contesto votato al monitoraggio costante del numero dei contatti
al sito, oltre che della notizia, diventa centrale e influenza la
linea editoriale sia con le e-mail inviate al giornale, che
attraverso il meccanismo cosidetto delle "impression".
"Internet permette di vedere in modo diretto quali sono gli
interessi dei lettori - prosegue la Penitenti - Capire quali sono
gli articoli più cliccati serve ad indirizzare la redazione
rispetto agli approfondimenti fare".
"Il pubblico di Internet tende ad assomigliare sempre di
più a quello dei giornali e della televisione - interviene Luciano
- quindi non e' un targettizzato per fascia anagrafica bassa o per
interessi tecnologici, come noi speravamo che accadesse, perché se
Internet come sta accadendo anche in Italia diventa un mezzo di
comunicazione generalista, deve interessare trasversalmente tutta la
popolazione che sa leggere e scrivere".
Sara' dunque l'audience, l'alto gradimento dell'utente a dettar
legge nell'editoria on line del futuro?
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