Annunziata: il giornalismo online è più giovane e dinamico
Le statistiche più recenti parlano di una
crescita vertiginoso di siti Internet dedicati all'informazione.
L'opinione di Lucia Annunziata, giornalista approdata all'on-line
dopo aver lavorato con la carta stampata e la televisione, ora alla
guida di AP-Biscom, un'agenzia di stampa che fornirà in Italia il
servizio Associated Press.
Cosa pensa dell'euforia dei numeri, può essere questo un
sintomo di un rilancio della professione del giornalista?
I numeri indicano che c'è interesse in questo settore ma
soprattutto è la qualità dei numeri che a me interessa e che
dovrebbe anche interessare credo, una riflessione sul giornalismo. I
giornalisti online e i loro lettori sono la parte più giovane, più
curiosa, più colta della società, la parte che trascina i consumi
e che trascina anche le opinioni. Sono una parte di quell'audience
che la tv ha perso e che e' importante in ogni impresa
giornalistica.
Se da un lato l'utenza Internet cresce, non possiamo ignorare
la crisi dei tanti giornali on line. Un giornalista oggi deve essere
più coraggioso per gettarsi nell'avventura on line?
Questa storia della crisi dei giornali on line è la crisi
permanente di tutte le iniziative editoriali. L'editoria e' una di
quelle fette della societa' che cresce perche' ci sono sempre decine
e decine di cose. Poi naturalmente ne rimane solo una. Un esempio:
negli anni '60 e '70 si ricorda che c'erano il Manifesto e La
Repubblica, ma ci furono anche tanti altri giornali che sono morti e
nessuno se ne ricorda più. E' fisiologico questo.
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