Mercoledi' 31 gennaio 2001
Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

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Un web art al servizio del verosimile

di Umberto Contasta

Una fondazione d'arte, con sedi in tutto il mondo, quella italiana è a Cherasco, e lasciti d'artisti da Duschamps a Picasso che fanno invidia ai più grandi musei. Tutto questo sul web, ad opera degli eredi di Costantin Brancusi. Vero? Probabile? Falso? Per chi propende per quest'ultima ipotesi, basta intendersi sul concetto di falso. Abbiamo chiesto ai componenti del gruppo: Franco Ferrero, Danilo Seliak, Gianluca Canè e Fulvio Germanetto, di spiegarci meglio la loro attività.


Cosa vuol dire verosimile?

Noi ci occupiamo di verosimile, quindi l'idea di falso non ci appartiene se non per parlare del vero. Noi pensiamo che mettendo in circolo oggetti e situazioni verosimili, non possiamo fare altro che creare un corto circuito, quindi, entrare veramente nel mondo dell'arte, un'arte che sempre di più è molto legata alla vita quotidiana, alla vita vera. E' proprio questo spostamento dal vero al verosimile che nel nostro caso produce arte. Ci siamo riferiti ai grandi artisti del 900 pensando che l'eredità che noi abbiamo avuto da loro non poteva essere che un'eredità fatta dai loro scarti. Quindi la bicicletta senza ruote che, Duschamps ha usato per fare il primo "ready made". Da una parte quindi abbiamo la ruota di bicicletta usata da Duschamps su uno sgabello, dall'altra noi abbiamo usato il resto delle bicicletta, quindi la bicicletta senza ruota.

Cosa utilizzate nelle vostre creazioni?

Noi utilizziamo in prevalenza materiali, oggetti d'uso comune e resti come abbiamo fatto nella mostra dei lasciti. Questo è il frutto di un lavoro di valutazione di questi oggetti che possono assumere da un punto di vista artistico.

Come avete cominciato?

Noi siamo partiti lavorando sull'elaborazione e sul verosimile con l'editoria, e effettivamente il risultato era molto più elaborato. Il web, grazie al digitale, consente invece una maggiore elaborazione dei materiali.

Cosa stanno preparando gli eredi Brancusi per il futuro?

Il nuovo progetto è un progetto di architettura, che richiederà a chi parteciperà al progetto la costruzione di una sede mobile. Oltra alle altre sedi che abbiamo già per il mondo, abbiamo l'esigenza di una sede mobile che ci permetta in qualsiasi momento di impiantarci in un luogo per portare avanti le nostre operazioni. Normalmente si sa che in un concorso, specie un concorso pubblico, si sa già da prima chi saranno i vincitori. Nel nostro questo non avverrà, e l'unica certezza che avrà chi parteciperà al concorso è quella di avere le stesse chances degli altri.