Mercoledi' 31 gennaio 2001
Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

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Telefonini che intercettano l'autovelox, hamburger avvelenati e dentifrici cancerogeni: come riconoscere e smascherare le "email legend"

di Eleonora Giordani

C'erano una volta le leggende metropolitane, eventi formidabili, grotteschi o paradossali che si giurava fossero accaduti all'amico della cognata di un cugino: una fonte considerata altamente attendibile. Racconti che viaggiavano sull'onda del passaparola, secondo i più collaudati canoni della tradizione orale. Oggi il tam tam ha cambiato supporto e si è spostato nel cyberspazio, dove la comunicazione è altrettanto orizzontale. Non vi è capitato di ricevere ultimamente una mail che vi metteva in guardia contro i pericoli dell'Sls, un ingrediente cancerogeno che si nasconderebbe tra le componenti di dentifrici e shampoo ben noti? L'anonimo autore del messaggio assicurava che l'informazione provenisse da una prestigiosa università americana.

Generalmente le catene di Sant'Antonio dell'era Internet non promettono sventure a chi non le diffonda ma si presentano come provvidenziali consigli e suggerimenti per fare fronte alle difficoltà della vita moderna. E spesso protagonisti di queste segnalazioni ai limiti del credibile sono marchi famosi e multinazionali. Pubblicità indiretta o strategia antiglobalizzazione?

Due casi emblematici sono segnalati dal sito francese Hoaxbuster , realizzato per combattere le menzogne elettroniche. Il primo rumore mirava a solleticare l'interesse degli amanti dell'alta velocità. Una e-mail concepita in Belgio affermava che i telefonini di marca Nokia potevano essere configurati in modo tale da captare con diversi chilometri d'anticipo le onde radar degli autovelox utilizzati dalla polizia stradale. La procedura era spiegata nel dettaglio e alla fine sul display del cellulare doveva apparire un'icona simile ad un'antenna. La voce è arrivata alle orecchie della polizia e della Nokia, che si sono subito affrettate a smentire, anche con dimostrazioni pratiche. Nonostante, ciò pare che qualche automobilista continui ancora a sfrecciare a 150 all'ora brandendo il proprio cellulare.

Anche McDonald's è al centro di una catena di messaggi elettronici completamente surreali: una signora, madre di famiglia, avrebbe trovato una testa di pollo panata nella sua scatola di Nuggets. I fast food in generale sono uno dei bersagli preferiti degli "hoaxers", i mormoratori del web, come dimostra l'ampia rubrica dedicata all'argomento da Urbanlegends  uno degli indirizzi di riferimento negli Stati Uniti.

E non mancano i siti italiani per la raccolta delle voci e delle leggende contemporanee, che contemplano nel loro repertorio anche le false notizie che circolano su Internet. Su Leggende.clab.it  è possibile compilare un modulo online per segnalare una storia incredibile di cui si è venuti a conoscenza. Mentre Voicebuster ha allestito una sezione dove si spiegano i diversi sistemi per bloccare ogni leggenda metropolitana, dalle classiche alle nuove emailegend, da quelle allarmistiche alle più divertenti.

Hoaxbuster 
Urbanlegends
Leggende.clab.it
Voicebuster