L'editoriale di Franco Carlini
Carlini: il digitale può essere facilmente alterato
E' dunque la rete il luogo del simulato e del fittizio? Molti lo
pensano, e citano ad esempio i numerosi episodi di falsificazione
anche recenti, alcuni di carattere malizioso, o persino
delinquenziale, altri più innocenti nell'ispirazione, ma
altrettanto gravidi di potenziali conseguenze negative. Internet per
sua stessa natura si presta a questi fenomeni: infatti la Rete è
composta di "oggetti digitali", cioè numerici, e ogni
cosa che sia leggera come il software può essere facilmente
alterata. Allo stesso tempo, gli accessi sono multipli, da molti a
molti, chiunque può inserire informazioni o notizie, e dunque
spesso è quasi impossibile rintracciare la fonte di partenza
originaria delle informazioni e verificarne la sua autenticità.
Anche per questo i governi vanno immaginando forme di controllo e di
regolazione di Internet più restrittive. Ma attenzione:
un'operazione fatta a fin di bene, per difendere gli onesti dai
falsari, potrebbe anche avere effetti distruttivi sulla parte più
interessante di Internet. Ogni distinzione tra il mondo fisico,
inteso come mondo del vero e realtà virtuale, intesa come mondo del
fittizio, è sempre più fasulla. Bisogna rassegnarsi all'idea che
artificiale e reale vivono assieme, e non perdere mai i valori
costitutivi della rete, che sono quelli di avere dato a tutti più
verità e più libertà. Guai a dimenticarsene.
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