Altro che Nielsen: l'usabilità è un'altra cosa
L'ennesima guerra di religione del web non ha proprio motivo di
esistere... e questo e' un altro dei motivi per cui chiunque abbia a
cuore l'usabilita' dovrebbe detestare Jakob Nielsen che tanto nuoce
alla causa... ;-) Con le sue regolette di buon senso da quattro
soldi e il suo appiattimento sulle ragioni del profitto (che hanno
il loro senso ma non dappertutto sono prevalenti), ha dato all'usabilita'
un'immagine del tutto falsata. Dal suo punto di vista ha ragione:
non riuscirebbe altrimenti a guadagnare 20.000 dollari al giorno,
come ha sciaguaratamente annunciato un anno fa, rendendo l'usabilita'
improvvisamente appetibile e interessante... :-)
L'usabilita' non ha altro scopo che rendere "usabile"
un sito. Vorrei capire perche' questo e' ritenuto cosi' pericoloso
per la creativita' e l'espressione delle piu' diverse istanze su
web.
Vediamo di capirci: una porta che non ci fa entrare perche' e'
troppo complessa per essere aperta se non dopo mezz'ora di tentativi
e' creativa? Forse puo' essere un bel gioco nei lunapark di paese
(chi apre la porta entro 2 minuti vince un pupazzetto) ma se e' la
porta di un luogo dove voglio entrare, e' piu' probabile che
preferisca qualcosa di meno "creativo".
Potrei continuare all'infinito, immaginando un'automobile senza
indicatore della benzina (tiene allenato il cervello) o un'ascensore
che ti porta random ad un piano senza lasciartelo scegliere (nella
noia della vita, abbiamo bisogno di qualcosa che ci sorprenda), o
una bottiglia d'acqua che non si apre se non indovini la
combinazione (entertainment!), o un libro scritto in corpo 3, che ha
bisogno di speciali occhiali per essere letto (sai la soddisfazione
quando lo capisci e li trovi!).
Di questo si parla, in realtà, non di altro.
Che poi ciascuno e' libero di fare il proprio sito nel modo piu'
inusabile, assolutamente come vuole... se poi i navigatori non ci
andranno e preferiranno portali cretini, che pero' iniziano ad avere
una minima attenzione alle esigenze (percettive e semiotiche)
dell'utente... sara' mica colpa di Jakob Nielsen?
L'usabilita' e' un "sapere" di cui si deve impadronire
proprio chi realizza siti economicamente marginali, proprio per
riuscire a veicolare quello che vuole dire (che si spera non sia
solo la forma stravante del toolbar di navigazione).
L'usabilita' e' uno strumento che aiuta a raggiungere i propri
obiettivi (qualsiasi essi siano). Non e' uno strumento di
manipolazione piu' di quanto non lo sia l'architettura informativa.
Se io voglia mandare il mio utente in un luogo invece che in un
altro, questa non e' usabilita'... basta semplicemente inserire un
link invece di un altro... ma non e' comunque e da sempre cosi'?
Se io faccio un sito per uno scopo (vendere, ma anche lanciare
una crociata anti-usabilita' ;-) non e' sensato che io strutturi la
navigazione e la presentazione dei contenuti per raggiungere questo
scopo?
E non e' giusto che quanta piu' gente possibile conosca e
condivida i modi per raggiungere i propri scopi?
sofia@vocabola.com
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