Venerdi' 2 marzo 2001


Dissociare il webdesign dall'usabilità
di Franco "Bifo" Berardi

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Per approfondire:

"Il Web e' un mass new media"

La parola agli utenti

Alla ricerca dell’usabilità migliore

Rete mia, quanto sei complicata

Dalla parte del consumatore

Visciola: un approccio “tecnico” ma “complesso”


Un approccio "tecnico" ma "complesso"

Il libro di Michele Visciola sulla progettazione dei siti "usabili"

Di Wanda Marra

"Un sito web è usabile quando soddisfa i bisogni informativi dell'utente finale che lo sta visitando e interrogando, fornendogli facilità di accesso e di navigabilità e consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti. Nel caso non sia disponibile tutta l'informazione, un buon sito demanda ad altre fonti informative".

Così Michele Visciola nel suo libro Usabilità dei siti web (Apogeo 2000) definisce il concetto di usabilità, sottolineando che si ha a che fare con problemi relativi all' usabilità di un sito ogni volta che non si riesce a trovare l'informazione che occorre, non si riesce a concludere un'azione, o non è possibile prendere una decisione sulle basi delle informazioni disponibili.

Destinato soprattutto agli operatori (realizzatori di siti, webmaster, responsabili di business, di marketing e di comunicazione aziendali), questo libro si propone di offrire strumenti concettuali e pratici per superare la concezione che questo genere di problemi si possano risolvere da soli, contando sulla buona volontà dell'utente Internet.

Il libro, dunque, si inserisce nel dibattito dedicato all'usabilità, scegliendo una prospettiva essenzialmente tecnica, che non si sofferma sulle problematiche estetiche o antropologiche che pur sono intrinsecamente collegate al tema, ma tenta, invece, di contribuire alla costruzione di un sapere professionale dell'ingegneria dell'usabilità nelle sue applicazioni su Internet.

Visciola, che è amministratore delegato di Us@bilità e Human Factors (U-HF), una società del gruppo Etnoteam Spa, specializzata nei servizi di consulenza sull'usabilità dei siti web, tiene conto delle implicazioni teoriche della questione, ma tende sostanzialmente a fornire una serie di indicazioni pratiche, che possano costituire un punto di partenza per chiunque - progettando un sito - voglia tener conto innanzitutto della sua usabilità.

Quali sono i requisiti per definire l'usabilità di un sito? Come soddisfare le esigenze dell'utente? Come rendere più efficace la ricerca delle informazioni? Come ottimizzare le risorse grafiche? A queste ed altre domande tenta di rispondere il libro, diviso in sei capitoli, che affrontano i diversi aspetti del problema (Usabilità tra tecnologia, marketing e comunicazione; Personalizzazione; Verso i siti "mission critical"; I tipi ideali di ricerca; Sedurre o persuadere? Il ruolo delle interfacce grafiche; Misurare l'usabilità dei siti web). Ogni capitolo disegna una sorta di itinerario logico: dopo aver definito le coordinate del problema in discussione, l'autore fornisce gli elementi concettuali e le soluzioni tecniche per affrontarlo e superarlo.

Prima di tutto, vengono gli utenti. "Navigabilità", "utilità attesa" (la disponibilità nel sito di informazioni e servizi che corrispondono alle aspettative degli utenti finali), "completezza dei contenuti", "comprensibilità delle informazioni", "efficacia comunicativa", "attrattività grafica" sono i requisiti emergenti dell'usabilità dei siti web, che permettono di raggiungere la facilità d'uso, obiettivo perseguibile solo attraverso l'utilizzazione di risorse e competenze adeguate.

Ma come individuare i "fattori critici di missione" del sito? Come fare per creare un sito che fornisca ai propri utenti ciò che vogliono? Per rispondere a queste domande, Visciola fa una classificazione della molteplicità e varietà dei siti presenti sul web (business to business, commercio al dettaglio, periodici e giornali di informazione, intrattenimento e divertimento, diffusione di conoscenze e formazione, intranet aziendali, dimostrativi e vetrine, servizi per la comunità, servizi offerti da privati, consumatori e gruppi di interesse speciale).

Affrontando un problema centrale come quello della ricerca delle informazioni nei siti, l'autore arriva a indicare l'esistenza di una specialità, definita "architettura dell'informazione", un insieme di conoscenze che permettono di stabilire i principi di buona organizzazione dell'informazione stessa. Nel libro, non manca neanche un tema dibattuto da più parti, come quello degli usi e abusi della grafica su Internet. Partendo dal principio che la grafica può essere utilizzata sostanzialmente per sedurre o per persuadere gli utenti, l'autore sostiene che la riuscita di una realizzazione grafica è proprio il risultato dell'equilibrio tra la tendenza a sedurre e la tendenza a persuadere. Al monitoraggio e alla verifica dell'usabilità è dedicato l'ultimo capitolo, dallo stesso autore definito il più tecnico, che fornisce anche una mappatura di base delle tecniche da applicare nelle diverse fasi del progetto di realizzazione del sito.

Il libro, il primo in italiano sull'argomento, è completato da una ricca bibliografia, costantemente utilizzata e discussa nel testo. Un testo tecnico, dedicato agli specialisti. Poco leggibile? La domanda sorge spontanea, ma la risposta è in realtà complessa. Questo libro, infatti, che si può considerare un punto di riferimento essenziale sull'argomento, proprio per la natura concreta dei problemi affrontati, permette anche al lettore comune di comprendere le implicazioni, comunicative ed economiche, della questione.