Venerdi' 2 marzo 2001


Dissociare il webdesign dall'usabilità
di Franco "Bifo" Berardi

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Per approfondire:

"Il Web e' un mass new media"

La parola agli utenti

Alla ricerca dell’usabilità migliore

Rete mia, quanto sei complicata

Dalla parte del consumatore

Visciola: un approccio “tecnico” ma “complesso”


"Il Web e' un mass new media"

Per Jacob Nielsen ci vuole semplicità e funzionalità. Ma sono davvero gli ingredienti della bellezza?

di Laura Massacra

Ad un anno di distanza dalla sua pubblicazione in Italia 'Web Usability' (Apogeo, L 78 000) può esser considerato uno di quei libri che delinea una nuova tendenza proprio per la virtù di andare contro corrente nel flusso magmatico di parole spese e profuse su come si opera nel Web.

Una voce fuori dal coro, quella dell'autore, Jacob Nielsen, che è stato definito uno 'user advocate' un difensore degli utenti, proprio per la capacità di cogliere gli elementi chiave nel mare della Rete e sbloccare le serrature di un media -Internet- ancora farraginosamente lontano dalle reali esigenze dei navigatori. Chi infatti, oltre a Nielsen, introdurrebbe un libro sul Web raccomandando di puntare innanzitutto allo sviluppo dei contenuti più che alla costruzione tecnica delle pagine ed al loro formato e linguaggio?

Nel chiacchiericcio di tutti quei sociologici attaccati allo slogan "'la forma è il contenuto, il medium è il messaggio" Nielsen riesce a stagliarsi nel rumore di fondo puntando sull'importanza dell'articolazione dei contenuti in Rete e della loro usabilità. Niente assiomi criptico-filosofici con cui profetizzare il futuro della Rete, dunque, ma solo utili regole per rendere semplice un mezzo che serve a veicolare in velocità determinate informazioni.

In altre parole Nielsen non si rivolge profeticamente a cultori del Web e navigatori consumati mostrandosi come un santone luminoso nel cammino della conoscenza della Rete, ma il suo discorso è indirizzato ad una costruzione del Web da parte di utenti-massa per l'utilizzo del Web come un mass new media.

Ma, cosa sostiene, in sostanza, il nuovo guru della semplicità? 'Web usability', lo dice la parola stessa, diffonde l'idea che la semplicità e la velocità nel reperimento delle informazioni siano da preferire all'arzigogolamento concettuale presente in centinaia di milioni di pagine di difficile consultazione e che l'utilizzabilità di un sito è un valore più alto della sua bellezza o della sua originalità.

Agilità, funzionalità, leggerezza diventano quindi parole chiave per comprendere, attraverso centinaia di esempi ben presentati nel libro, come si fa un bel sito e quanto è importante il ruolo della progettazione nell'architettura complessiva di una idea al fine di colpire il bersaglio nel segno della migliore raggiungibilità delle teste dei navigatori di tutto il mondo.

Tutto chiaro? In fondo la vera bellezza - lo raccontava in un trattato il fisiologo medioevale Fibonacci- è fatta di semplicità, armonia, geometrie simmetriche ed alte linearità. Un viso proporzionato, per esempio, è un chiaro segnale di armonia e trasmette il messaggio di una prole futura serena e senza difetti. La bellezza fisica, dunque, è tutta nella semplicità e nell'equilibrio, le chiavi giuste per trasmettere il messaggio della funzionalità degli esseri umani. Non si vede, dunque, perché la semplicità e la funzionalità non possano essere le chiavi per la bellezza del Web.

Il problema nasce però con la constatazione che tante persone al mondo hanno una loro particolare bellezza fatta di sproporzioni evidenti, gambe lunghissime, oppure nasi rari ed introvabili, se non in zone particolari del mondo. Una bellezza fatta di contraddizioni, di storia, di costumi, usanze e tradizioni che si assommano all'idea stessa del bello. Una straordinarietà data dalla complessità e intricata varietà di eventi non sempre lineari, che concorrono allo stupore estetico del mondo. Ed è proprio in questa idea estetica che le istanze di funzionalità e disfunzionalità si intrecciano, le simmetrie deviano, le contraddizioni emergono e si affermano in un crescendo di armonie distoniche.

Forse è per questo che, nonostante la sua grande 'funzionalità' e la alta 'semplicità' delle sue forme 'Usability' può risultare, a volte, come fosse un corpo perfetto ma senza fascino.