Venerdi' 2 marzo 2001


Dissociare il webdesign dall'usabilità
di Franco "Bifo" Berardi

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Per approfondire:

"Il Web e' un mass new media"

La parola agli utenti

Alla ricerca dell’usabilità migliore

Rete mia, quanto sei complicata

Dalla parte del consumatore

Visciola: un approccio “tecnico” ma “complesso”


Filosofia Vs Budget

Buongiorno a tutti, apro il sito di Mediamente con l'intento di scrivere un msg di denuncia su questo argomento e non vi nascondo l'immenso piacere che ho provato nel constatare che in Italia ci siano altre persone disposte a discutere su questo fenomeno che sta di fatto annientando Internet, la sua filosofia e la competenza di chi da anni ci ha sempre lavorato. Sono un Web designer e scrivo siti web per diversi provider da ormai 4 anni, da quando le prime aziende cominciavano ad investire i primi piccoli budget nella pubblicita' in Rete. Fin dai miei primi lavori il mio primo obiettivo e' stata la compatibilita' e l'ottimizzazione dei progetti per tutti i browser sui tre principali sistemi operativi (Windows, Mac e Unix) e naturalmente ognuno di voi sa cosa possa costare questo risultato in termini di tempo, ricerche e studio sulla evoluzione che la Rete stessa esige sia per quel che riguarda i vari linguaggi che per le continue innovazioni software (Flash l'esempio piu' eclatante). Ma secondo il mio modesto parere non e' su questo che si deve porre le basi per combattere il dilettantismo in Rete ma bensi' contro l'uso spropositato e sconsiderato dei compilatori WYSIWIG (Frontpage, Dremweaver, Golive, etc.) che, con la loro stretta associazione ad Internet Explorer su Windows, allontanano sempre piu' sia la qualita' finale del prodotto, sia il concetto di accessibilita' da parte di tutti gli utenti. Non tutti usano Windows e ancor meno non tutti usano Internet Explorer, non tutti usano Microsoft e, purtroppo, non tutti possiedono competenze tecniche sufficienti per poter distinguere, scegliere o giudicare in base a questi concetti tanto semplici per noi ma molto complessi per chi, come un titolare d'azienda, deve assegnare l'esecuzione del progetto. Tramite questi software, utili e giustamente utilizzati dai ragazzini per i propri siti personali, molte persone che si autodefiniscono "professionista", "agenzia grafica" o piu' semplicemente "tecnico" sfruttano la comprensibile ignoranza che ancora regna in questo settore nel mondo delle aziende per proporre progetti scadenti, non professionali e del tutto non ottimizzati per le varie piattaforme a cosi ridicoli, uccidendo cosi' il mercato a chi di questo lavoro ne ha fatto la propria vita, la propria passione e il sostentamento di un'azienda e di una famiglia. Sappiamo tutti credo che la massmediatizzazione della Rete ha fatto si che un gran numero di venditori di fumo si stia proponendo come Esperto, Tecnico, Grafico a seconda del caso e della necessita' e, IHMO, sono convinto che il vero problema che sta uccidendo il Web Design sia questo. Oltretutto aggiungiamo il fatto che molte agenzie grafiche, molti ISP, enti pubblici e, sopratutto, esperti nel settore (anche Mediamente ho notato purtroppo) stiano utilizzando linguaggi proprietari come ASP invece di ricorrere a sistemi standard e non-client dipendenti come il PHP rende il tutto ancora piu' grave. Non so se sia solo questione di tempo, di mancanza di competenza tecnica o magari semplicemente la solita questione politica, ma in ogni caso trovo assurdo e non professionale ricorrere a sistemi, linguaggi e gestione su Database che rendano impossibile l'accesso alle risorse di rete a chi non abbia scelto, per motivi personali o professionali che siano, di seguire lo standard Microsoft. Spero solo che in questo thread la questione non sia solo l'utilizzo del Flash che a mio parere e' da considerare semplicemente come una evoluzione (io non ho avuto nessuna difficolta' ad integrarlo nei miei progetti) ma bensi' mettere a nudo il vero problema rappresentato dal dilettantismo di chi oggi lavora in Internet. I linguaggi standard ci sono, le tecnologie pure... a questo punto e' solo questione di competenza e l'unico sistema per uscire da questo vicolo cieco in cui stiamo procedendo sarebbe denunciare pubblicamente gli incompetenti, di informare chi decide di investire in Rete quali siano i parametri con cui giudicare un progetto e la competenza di chi lo propone. Di non fermarsi all'abilita' di linguaggio di un commerciale ma di verificare le abilita' e il curriculum di chi ci sta dietro. In fondo non dovrebbe essere difficile, tenendo conto che se un qualsiasi prodotto costa poco il motivo c'e'.

vallino@bmm.it