Venerdi' 2 marzo 2001


Dissociare il webdesign dall'usabilità
di Franco "Bifo" Berardi

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Per approfondire:

"Il Web e' un mass new media"

La parola agli utenti

Alla ricerca dell’usabilità migliore

Rete mia, quanto sei complicata

Dalla parte del consumatore

Visciola: un approccio “tecnico” ma “complesso”




La qualità dei testi

Il merito del volume di Nielsen, tradotto di recente in Italia, è quello di aver dato avvio ad una discussione relativa alla qualità dei testi che nessuno o quasi aveva affrontato. Chi aveva una pratica più antica di siti, mi riferisco a certe università americane, aveva da tempo pensato di sistematizzare, partendo dalla diretta esperienza, quelle norme di base di cui il nuovo scrittore avrebbe dovuto tener conto nella stesura di un testo multimediale. L'università di Yale l'aveva fatto anni or sono e solo oggi esiste di quel manuale una traduzione italiana, edita sempre da Apogeo. Le indicazioni di stile sono discutibili, contestabili, certo, soprattutto perché scritte per una lingua che non è la nostra. A noi sembrano ovvie, banali come ci appaiono le trame di tanti film americani. Eppure abbiamo dovuto aspettare che i guru dell'usabilità d'oltreoceano sollecitassero per noi una riflessione sulla qualità che da noi troppo poco veniva presa in considerazione. Per anni ci è bastato essere buoni programmatori e sapere come importare un'immagine o una gif animata per considerarci buoni scrittori web. Io credo che questa discussione sia già un buon risultato della traduzione di quel discutibile, troppo pragmatico, semplicistico libro di Jacob Nielsen. Che ad occuparsi di testi, poi, debbano essere ingegneri o programmatori, questo dovrebbe farci riflettere.

alessandranichini@yahoo.com