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Usabilita' e democrazia
Come qualcuno in questa discussione ha già intuito, l'usabilità è per me
soprattutto un problema di democrazia dell'accesso in rete. Mi stupisce
che non ce se ne renda conto, piuttosto. E' un tema che mi aspettavo
essere caro a Bifo... che invece scopro spaventato dalla possibilità che
la web usability sia soprattutto "appiattimento del linguaggio".
Non si tratta di questo, anche se indubbiamente sul linguaggio tutto
incide...
L'usabilità deve interessare soprattutto i piccoli soggetti, affinché le
loro idee, le loro emozioni (non solo i loro servizi) possano essere
accessibili a chiunque capita sul sito, anche se si tratta di un
analfabeta informatico. Al contrario, una cattiva usabilità renderà i
contenuti (anche estetici) di un sito scarsamente accessibili a causa di
vincoli d'ingresso indipendenti da quei contenuti! Non è mica questo che
vogliamo, spero?
L'usabilità è uno strumento per migliorare l'esperienza in rete e rendere
accessibili le informazioni a tutti, quali che siano le loro variabilità
culturali e socioeducative (sull'economiche, ahimè, i vincoli d'ingresso
sono purtroppo a monte...). Inevitabilmente, il fatto di tentare di tener
presenti *tutti* abbassa la qualità del linguaggio, del codice usato per
l'interazione. Ma è una condizione indispensabile affinché l'accesso a
informazioni, idee, contenuti ed anche emozioni non sia di esclusivo
appannaggio di poche elìte. Col che, uno può fare quel che vuole, anche un
sito completamente inusabile, sia chiaro. Ma che l'usabilità (il come)
debba essere tenuta presente quanto maggiore è la qualità del cosa
(servizio, contenuto, esperienza), mi pare essenziale.
Bifo l'associa l'usabilità all'azione totalizzante dei portali, ma IMHO
sbaglia mira: quella è, appunto, solo l'azione totalizzante dei portali,
che si servono *anche* dell'usabilità... Ma dobbiamo contestare i loro
obiettivi, non i sistemi attraverso cui li perseguono. Tra l'altro la
maggior parte dei portali, a causa del sovraccarico informativo, ha spesso
comunque seri problemi di usabilità...
Che poi tutto parta da una certa antipatia verso Nielsen, va bene, ma non
c'è solo Nielsen! E comunque l'antipatia non basta...
Per finire volevo fare l'antipatico io, correggendo un'affermazione letta
su un precedente intervento: Donald Norman non gestisce www.useit.com, che
è il sito di Nielsen. Norman e Nielsen sono comunque soci, anche se il
primo è certamente più raffinato... il sito della loro società è
www.nngroup.com (NormanNielsen Group).
E già che ci sono, amplifico un problema (come esempio) di usabilità del
sito di Mediamente, che è stato già sottolineato e che è in realtà
piuttosto diffuso: perché le dimensioni dei titoli sono modificabili
via-browser, mentre quelle del corpo dei testi no (bloccate dai CSS...)?
E' un controsenso: un titolo è già grande... è il carattere del testo ad
essere illeggibile su monitor a risoluzioni alte!
Questo maggior controllo del layout dato dai CSS, tecnologia molto di
moda, con alcune impostazioni porta a seri problemi di leggibilità.
Sebbene il sito di mediamente abbia senz'altro (e meritatamente) un vasto
pubblico, sarebbe giusto rendere la visita e l'esperienza più comode.
Senza dubbio gioverebbe anche alle idee espresse, e dubito davvero che
banalizzerebbe il linguaggio... ;-)
Un saluto a tutti.
maurizio@usabile.it
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