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La vendetta del grafico
Indipendentemente da quelli che sono i dettami o consigli di pseudo esperti, il web designer non fa altro che considerare se stesso, le proprie fantasie estetiche e i propri giochini tecnologici. Possiamo mai imbrigliare in tecnicismi comunicativi la libera espressione di un web designer?
Si lamenta spesso nell'ambito del design convenzionale l'invadenza delle istanze soggettive della clientela, spesso fuori luogo o limitativa, a scapito della creativita' o della competenza del tecnico creatore (o dell'art-director). Insomma, i "disegnini" di chi paga escludono qualsiasi linea di funzionalita' del design, imbrigliando la persona competente ad equilibrismi spesso brutti e assolutamente non funzionali, ma che rispecchiano il gusto della mamma o della moglie del cliente finanziatore. Questo nella grafica prima dell'avvento di internet. La rete delle reti ha aperto strade di comunicazione ancora per lo piu' inesplorate e le aziende che vogliono accedervi spesso non ne immaginano neanche le potenzialita'. Il web designer, a questo punto, piu' che interpretare (come spesso accade) le fantasie del cliente, vede quest'ultimo assolutamente spiazzato dall'oceano di possibilita' offerte da Internet. La creativita' del designer ne risulta quanto mai libera e produttiva, facendo di lui il guru delle pratiche di rete, nonche' ne responsabilizza grandemente la funzione.
Di sicuro il web designer, che il sito sia facilmente fruibile e navigabile, potra' tenerne conto ma fino ad un certo punto. La sua personalita' impone il gioco intellettivo ( il "giochino") al posto di qualunque remora utilitaristica, l'artificio; tecnico che sostituisce la banalita' comuncativa, la riconoscibilita' stilistica al posto della "usability". Assolutamente cerchera' di sbarazzarsi di tutte le briglie imposte da clienti, rimurginatori estetici e comunicatori fidando sulla propria creativita' e competenza.
E l'odio continuo e acerrimo di account verso i professionisti del design, causato dalle lotte col cliente esigente, potra' cosi' raggiungere vette altissime!
alfredo.desia@tin.it
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