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usabilità e/o accessibilità
mi scuso, ma voglio fare una precisazione, che d'altronde era già contenuta in uno dei primi messaggi di questo thread molto partecipato. gran parte dei messaggi (come quello di emilio simonetti, con cui ovviamente concordo) ribadiscono l'idea che occorre rendere il più possibile vasto e semplice l'accesso.
E' il problema dell'accessibilità, che riguarda le modalità tecnosociali di partecipazione al circuito comunicativo di rete.
Okay.
Poi c'è un'altra considerazione, mi scuso se insisto: e cioé, la rete tende a diventare un ambiente primario di comunicazione, e dunque tende a modellare il linguaggio sociale.
E qui emerge il problema dell'usaiblità.
Vogliamo ridurre il linguaggio a mera usabilità? Vogliamo progressivamente espungere dalla comunicazione ogni ironia ogni ambiguità, ogni polisemanticità?
Ma quello è il linauggio del lager, magari un lager che si chiama e.commerce.
bifo
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