Rubrica
Il giardino dellEden
di Tommaso Russo
|
Il giardino dell'Eden doveva essere un posto
multicolore e accogliente con i suoi germogli in fiore e le sue piante cariche di frutta.
E, tuttavia, probabilmente, qualche difetto lo aveva: i frutti, in effetti, dopo un po'
marciscono e le piante ingialliscono ed invecchiano. Oggi, forse, si potrebbe fare
qualcosa di meglio con la manipolazione genetica. In effetti, anche la natura può essere
migliorata, o almeno un po' ritoccata: nelle serre dei bioingegneri si trovano già
pomodori costruiti apposta per rimanere settimane in frigorifero senza marcire, cavoli e
ortaggi di proporzioni sovrannaturali che resistono alle gelate.
E in queste serre, come in un nuovo giardino
dell'Eden possiamo passeggiare tra superfragole resistenti agli sbalzi di temperatura ed
adatte ad ogni processo di conservazione e trasporto, e piante di cotone, di mais ed
esotiche papaie divenute resistenti agli agenti patogeni. E queste super colture sono
progettate per le nostre case e le nostre cucine: così ecco le patate che assorbono
meglio l'olio di frittura e l'erba medica che fissa meglio l'azoto.
D'altra parte, perché non mettere a frutto
le risorse che abbiamo e non sfruttare la possibilità di creare piante di riso e meloni
che si coltivano con acqua salmastra, là dove il clima è secco e di solito la flora
deperisce? Certo è possibile anche qualche rifinitura estetica, come per il riso che
diventa rosso, dopo l'iniezione di proteine e vitamina a. E, quando i super frutti ed i
super ortaggi saranno stipati nei nostri frigoriferi, tuttavia, saremo davvero
soddisfatti? O forse ci resterà sempre un dubbio sotterraneo: e se questi piccoli
ritocchi, questi comode modifiche dell'ordine naturale, in realtà, facessero male alla
salute? E se il giardino dell'Eden non potesse esistere sulla terra? |
La Puntata
Il video
integrale della trasmissione visibile con RealPlayer
Testi
Archivio
puntate
|