10 Agosto 1998, un professore di biochimica dall'aria distratta, interviene in una trasmissione della Bbc sulle biotecnologie. Si tratta del dottor Pusztai un esperto di biotecnologie che annuncia una preoccupante scoperta. Nel laboratorio dell'istituto di ricerca, il Rowett Institute, per cui lavora si sta sperimentando un nuovo tipo di patata transgenica.
Ma i topi di laboratorio a cui è stata fatta mangiare la patata, per valutarne gli effetti sulla salute, hanno subito, nel giro di qualche mese, vari danni al sistema immunitario.

Il giorno dopo la trasmissione della Bbc, Philip James, il direttore del Rowett Institute gli fa sapere che il suo contratto non sarà più rinnovato. Inoltre James convoca una conferenza stampa ed insieme allo staff dell'Istituto dichiara che l'effetto delle patate sui ratti non si deve legare alla manipolazione genetica, ma può essere dovuto a cause accidentali.

Tuttavia, ormai, il caso è scoppiato. Come racconta l'editoriale della rivista scientifica New Scientist, la "patata mostro" è sotto i riflettori dei media. Un gruppo di scienziati, dell'Università di Aberdeen, dove Puzstai ha lavorato, si schiera con il professore e pubblica una nuovo rapporto sul caso. All'interno spiegano che dall'analisi dei dati di Puzstai risulta che i danni alla salute delle cavie, non derivano dal tipo di proteina utilizzata nel caso della patata transgenica. La vera causa è proprio il processo di manipolazione adottato, simile a quello normalemnte usato per ottenere colture transgeniche.

Anche se le riviste scientifiche non danno credito ai dati di Pusztati, sostenendo che non sono ancora sufficienti a dimostrare nulla, l'opinione pubblica inglese segue con apprensione il caso. Attraverso i media, scoppiano anche nuovi casi, sempre relativi ai danni alla salute causati dai cibi transgenici. Greenpeace, ad esempio, denuncia la possibilità che i cibi transgenici aumentino la possibilità di svilupppare allergie.

Come si spiega in un altro articolo di Bbc news, una delle incognite dei cibi transgenici è legata alla potenzialità che le proteine frutto della manipolazione genetica siano di tipo allergenico. Attraverso di esse si potrebbero sviluppare, cioè, nuovi tipi di allergie. Un altro dei rischi che viene denunciato è quello legato al fatto che le sementi transgeniche possano provocare resistenza agli antibiotici comunemente utilizzati per combattere diversi tipi di malattie. Anche in questo caso, però non esistono, per ora, conferme scientificamente provate. Lo sguardo dei più critici è rivolto, con timore, al futuro.

La Puntata

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