Mercoledi' 7 marzo 2001

Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

Il fenomeno hacker

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Qualche numero
- Ma chi sono gli hacker?

Hack the planet

Hacker: fanatici sì, ma con ingegno (e tanta cooperazione)

Il software da guardia

Addio carta di credito

Il pirata "etico"

I laboratori degli hacker sociali


Il software da guardia

Hacker di tutto il mondo unitevi e sabotate i nostri siti!! Questa la sfida lanciata a meta' gennaio dalla rivista americana Eweek. Giunto ormai alla terza edizione, Open Hack, sabotagggio aperto, e' un classico concorso a premi. La rivista ha messo in rete quattro sistemi: un server, un gestore di email , un sito aziendale ed uno di commercio elettronico. Scopo del gioco infiltrarli tutti nel giro di due settimane. Posta in palio 50.000 dollari.

"Quelli che ci riescono riscuotono il premio a condizione di rivelare, nei dettagli, come hanno fatto" spiega Jim Rapoza, direttore tecnico di Eweek. "Il nostro scopo è di migliorare la sicurezza, e così è stato nelle ultime due edizioni: abbiamo scoperto le cause delle intrusioni e di conseguenza le abbiamo corrette"

Quest'anno non ce n'è stato bisogno. Il Pitbull, un software usato finora dal governo Usa e recentemente messo sul mercato da un'azienda dell'Illinois, si è rivelato un cane da guardia informatico di tutto rispetto e nonostante i 5 milioni e mezzo di attacchi subiti non ha lasciato passare nessuno.

"Con il nostro software e' il sistema operativo stesso ad essere protetto", precisa Paul McNabb della Argus system, "in modo tale che se qualcuno si collega alla macchina avendo tutte le password, tutti i codici d'acceso, e sapendo tutto di quel computer, non riesce comunque a corromperne le funzioni".

In pratica, spiegano alla Argus, se le difese usate finora erano paragonabili ad un recinto il Pitbull e' invece l'equivalente di un mazzo di chiavi, una per ogni stanza, che limita i danni anche in caso di intrusione nell'edificio.

Ma chi sono questi scassinatori delle proprieta' informatiche? "Generalmente hanno dai 15 ai 25 anni, e sono esclusivamente maschi, frustrati e disadattati, il tipo di ragazzi che da piccoli nei campetti di baseball venivano scelti per ultimi". Questo è il ritratto che ci illustra Jeffrey Schiller, responsabile gestione network del Massachussets institute of technology (Mit). Ormai al Mit hanno imparato a conoscerli: con una media di due attacchi al giorno, la rete dell'istituto composta da circa 70.000 computer collegati tra loro, e' uno dei bersagli preferiti dagli hacker. Schiller minimizza definendoli teppisti, piuttosto che criminali. "Non hanno la tendenza a rubare soldi. Quando rubano i numeri di carta di credito sai cosa ci fanno? Li fanno vedere agli amici. Dicono 'ecco, questi sono 200 numeri di carte di credito, hai viso che ci sono riuscito?' Poi spesso non li usano nemmeno".

Tuttavia il prezzo delle bravate dei pirati informatici può risultare elevato. Tanto per fare un esempio, un blocco di 22 ore costò all'asta virtuale Ebay ben 4 miliardi di dollari in valore di mercato. Basterà il nuovo sistema ad evitare che si ripetano simili episodi per mano di un hacker? L'esito del concorso fa ben sperare, e Paul McNabb ostenta toni trionfalistici: "Non pretendiamo che sia perfetto, o completamente impermeabile, ma siamo comunque molto soddisfatti, ci piace pensare che ci vorranno molti anni prima che qualcuno possa sconfiggerlo"

Un ottimismo che però alla redazione di Eweek assume toni molto piu' cauti. "Il sistema era nuovo" dice ancora Rapoza, "quindi durante la prima settimana gli hacker hanno perso tempo con vecchie tattiche che ovviamente non funzionavano. Personalmente temo che se il concorso fosse durato di più qualcuno magari sarebbe riuscito ad entrare."

Per scoprire chi dei due ha ragione non bisognerà aspettare molto: il Pitbull americano e' pronto ad attraversare l'oceano ed a sfidare gli Hacker di tutta Europa alla più grande fiera al mondo di tecnologia, il Cebit di Hannover.