Cresce negli Usa la voglia di sindacato
di Flaminia Lubin
I recenti terremoti del Nasdaq hanno molto ridimensionato la
grande Rete, rivelando una verità finora nascosta o volutamente
ignorata. Articoli di giornale e siti come Netslaves.com hanno
raccontato storie orribili e tremende di sfruttamento, tanto da far
guadagnare ai lavoratori l'appellativo di "schiavi del
web". I lavoratori spesso sono stati messi a tacere dalle
società con la promessa di partecipazione agli utili, che poi non
è stata sempre mantenuta. Nel 2000 i licenziamenti nel settore sono
stati oltre 40 mila e sono sempre di più i dipendenti di società
del net, come Amazon.com, che si sono rivolti al sindacato delle
comunicazioni per avere tutele e garanzie. Si parla di clamorosi
scioperi, in aziende dove le voci di tagli del personale si sono
fatte più insistenti, che potrebbero preludere alla rinascita delle
Trade Unions, tradizionalmente molto combattive oltreoceano.
"Molti lavoratori della new economy si trovano in una
situazione difficile: lavorano fino a sedici ore al giorno, poche
vacanze, moltissimo stress e una forte pressione - afferma Gretchen
Wilson del sindacato delle comunicazioni CWA - Se la società dalla
quale sono impiegati si rivela poi un successo, i loro sacrifici
vengono premiati, ed i loro guadagni sono altissimi. Ma spesso
accade il contrario, e sono loro a pagarne le conseguenze".
Negli Usa il web dà lavoro a tre milioni di persone. Molti sono
diventati miliardari ma moltissimi hanno fallito miseramente. Basti
pensare alle migliaia di persone licenziate proprio in questi giorni
sia dalle piccole dotcom, che da società che sembravano stabili sul
mercato.
Secondo la Wilson, i lavoratori della nuova economia non hanno
mai sentito fino ad ora la necessità di sindacalizzarsi. Adesso
però cominciano a familiarizzare con l'idea del sindacato, "un
sindacato diverso da quello dei nostri genitori: una nuova forma di
aggregazione che si adatterà ai bisogni del mercato."
E di fatto i contratti sui quali il sindacato e i lavoratori
stanno lavorando cercano di adeguare alcuni aspetti dei vecchi
contratti ai bisogni di oggi, come assistenza sociale per i figli e
per i parenti anziani dei dipendenti, possibilità di contribuire
maggiormente ed in modo creativo allo sviluppo della società, orari
più umani ed uno stipendio garantito, oltre alle tanto discusse
stock-options, ovvero le azioni societarie che sostituiscono la
regolare retribuzione.
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