Il futuro è appeso a una fibra
di Paola Favaro
Un cavo di fibra ottica sottile meno di un millimetro, è la
scommessa della casa del 2000. Un semplice convertitore, poco più
che una scatoletta, smisterà e distribuirà le informazioni
provenienti dall'esterno verso la casa, e viceversa. Informazioni
velocissime, sotto forma di bit, che contribuiranno a creare un
nuovo focolare domestico, sfruttando le infrastrutture esistenti.
Elettrodomestici di nuova generazione, in rete tra loro ed in
collegamento con l'esterno, sapranno esattamente cosa stanno facendo
e con quali apparecchi coordinarsi. Saranno costantemente in
contatto con appositi Centri Servizi, per essere monitorati e
consentire un intervento immediato in caso di malfunzionamento.
Un sistema di webcam ci permetterà di controllare la casa e di
gestirla a distanza: di far partire sistemi di riscaldamento, di
irrigazione oppure, semplicemente, di alzare le tapparelle. Con il
sistema di banda larga, sparirà ogni differenza tra tv e computer:
dallo schermo tv "cattureremo" indifferentemente film,
spettacoli, sport, con in più la possibilità di creare un catalogo
personalizzato a cui attingere a piacimento. E tutto questo grazie
alla fibra ottica.
Ma che cos'è? È un cavo costituito da una sottile fibra di vetro o
di silicio, che a differenza dei normali cavi trasmette luce
anziché segnali elettrici, eliminando così il problema
dell'interferenza elettrica. Il cavo in fibra ottica ha la capacità
di trasmettere segnali su distanze maggiori e a velocità
notevolmente superiori.
Tutto questo vorrà dire abbattere i due maggiori ostacoli alla
diffusione di Internet: la lentezza del collegamento ed i costi
telefonici. Con una velocità 200 volte maggiore di quella
consentita dal normale doppino telefonico, l'esplosione del web
sarà una realtà.
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