Corso 6 - Introduzione a Internet

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Indice tematico
Modulo 1: Come funziona Internet
Modulo 2: Collegarsi ad Internet e usare la posta elettronica
Modulo 3: Muoversi nella rete 1
Modulo 4:  Muoversi nella rete 2
Modulo 5: Internet per fare 1
Modulo 6:  Internet per fare 2
Modulo 7:  Banca e finanza in rete
Modulo 8: Inserire informazione in rete
Modulo 9: Ipertesti, lo stile della rete
Modulo 10: L'arte su Internet
Modulo 11: Internet e disabilità
Modulo 12: Pubblicare in rete
  Modulo 13: Internet per fare
Modulo 14: Internet per la Pubblica Amministrazione

Introduzione a Internet
di Andrea Paladin

 

Tredicesima dispensa

Internet per fare

Sommario degli argomenti

  • Introduzione (1)

  • Internet come mercato globale (2)

  • Un esempio di negozio virtuale: le librerie in rete (3)

  • La sicurezza negli acquisti on line (4)

  • Portali e siti interattivi (5)

  • I servizi offerti delle reti civiche della vostra città (6)

Video

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Introduzione

In questa dispensa parleremo di un aspetto della rete che sta diventando sempre più importante: Internet come strumento interattivo e non come semplice fonte per il reperimento delle informazioni. Cercheremo di darvi qualche chiarimento in più sui numerosissimi servizi offerti da Internet che possono esserci utili nella vita quotidiana evitandoci stressanti spostamenti nel traffico cittadino e file defatiganti agli sportelli. Internet quindi "per fare"- comodamente seduti alla nostra scrivania - molte cose con grande risparmio di tempo e di fatica. In questa dispensa ci occuperemo in particolare del commercio elettronico, partendo dall'esempio specifico dell'acquisto di libri on line, poi ci occuperemo del problema più generale della sicurezza degli acquisti in rete e dei vari tipi di siti da cui partire per la nostra navigazione, infine parleremo delle reti civiche. Nella dispensa successiva ci occuperemo del ruolo di Internet nei rapporti tra cittadini e istituzioni.

Internet come mercato globale

L'espressione "mercato globale" è in genere usata soprattutto per indicare l'interconnessione che si è venuta a stabilire nel corso degli ultimi decenni fra i mercati finanziari di tutto il mondo. Internet ha contribuito a far crescere questa possibilità di interconnessione e mobilità operativa estendendola anche ai piccoli investitori grazie all'abbattimento del costo delle informazioni finanziarie e delle singole transazioni. Oggi chiunque può diventare speculatore di borsa da casa propria senza costi di intermediazione troppo alti e senza impegnare capitali eccessivi. Ma non è solo il mercato finanziario ad essere diventato globale: se voglio comprare un disco, un libro, un capo di abbigliamento la mia scelta non è più ristretta ai negozi del quartiere in cui vivo. In rete ho a disposizione una profusione di articoli che nessun negozio "fisico" potrebbe offrirmi, con modalità di acquisto assai più semplici di quanto non avvenisse nelle forme tradizionali di vendita postale e sempre con costi di transazione bassissimi. Allo stesso modo, se voglio prenotare un viaggio o organizzare una vacanza posso farlo contattando in rete una agenzia viaggi solo virtuale. Le statistiche sono concordi nell'indicare che l'espansione dei siti commerciali negli ultimi anni è stata di gran lunga la più rapida e la considerano uno dei fattori che ha avuto maggior peso nella crescita impetuosa di Internet. Nel mondo della rete le distanze si annullano: con un semplice click del mouse possiamo raggiungere un esercizio commerciale che si trova al di là dell'oceano con la stessa facilità di uno che si trovi nella nostra stessa città. E basta solo un altro click per ordinare un prodotto e vederselo recapitare nel giro di un paio di giorni. Le possibilità aperte dal commercio in rete modificano in maniera radicale molte caratteristiche del tradizionale mercato commerciale. Internet stessa si presenta come la più concreta incarnazione dell'idea stessa di mercato globale. Ci si può rendere conto molto facilmente che anche per acquisti relativamente minuti Internet fornisce un'alternativa spesso vantaggiosa, in termini sia di offerta della merce sia di prezzi d'acquisto, rispetto a canali più tradizionali.

 

 

Per convincersene basta provare a scegliere un singolo settore, ed esempio quello librario, e verificarne la consistenza in rete. Attraverso Internet si hanno a disposizione, da casa propria e senza alcuna fatica, migliaia di negozi alternativi specializzati nella vendita di libri. Molti di questi negozi hanno una scelta più vasta di quella che potrebbe permettersi qualunque negozio “fisico”: in molti casi si tratta di cataloghi gestiti elettronicamente e solo al momento del vostro ordine viene individuata la libreria o il distributore che possiede una copia fisica del libro richiesto, in modo da spedirvela. Con questa procedura si riesce oltretutto ad abbassare in modo drastico i costi di distribuzione, con la conseguenza che molte delle librerie on-line possono offrire sconti anche consistenti rispetto alle librerie “fisiche”.

Uno degli esempi più significativi nel campo delle librerie on-line è certamente la libreria Amazon.  La libreria di Amazon non esiste nel mondo fisico: e del resto difficilmente una libreria potrebbe ospitare fisicamente sui propri scaffali i due milioni e mezzo di titoli che compaiono nel catalogo di Amazon.


 Inoltre, il 'salto' dell'intermediazione fisica le permette di vendere molti dei libri a prezzi scontati, con sconti che oscillano fra il 15% e il 40%. Si tratta di uno degli esempi più noti di successo commerciale in rete: aperta nel luglio 1995, Amazon ha conosciuto negli anni successivi un aumento rapidissimo del proprio volume di affari, fino ad arrivare alla cifra attuale di oltre un milione e mezzo di clienti, molti dei quali abituali. Il successo è stato tale da spingere Amazon ad affiancare alla vendita dei libri anche quella di dischi e video, e addirittura piccole aste on-line in cui chiunque può vendere di tutto. La concorrenza di Amazon alle librerie “fisiche” è diventata talmente forte da spingere molte fra le principali catene di libri americane (come la Barnes & Noble) ad aprire anch'esse propri siti Internet.

Certo questo non significa rinunciare al piacere tutto speciale di un pomeriggio passato a percorrere gli scaffali e a sfogliare le novità della propria libreria preferita. Non si può però ignorare la messe senza fine di libri disponibili dalle librerie on-line. Quale libreria “reale” potrebbe offrire una scelta altrettanto vasta? Senza contare la possibilità di usufruire di servizi aggiuntivi: essere informato automaticamente e immediatamente, via posta elettronica, dell'uscita di nuovi libri dell'autore o degli autori preferiti (o che parlino di lui), partecipare a forum in rete sui libri del momento, magari con l'intervento dell'autore, e così via.

 L'uso degli strumenti informatici consente infatti di fornire al cliente servizi altrimenti assai difficili da realizzare. Sempre il sito di Amazon dispone ad esempio di un programma in grado di 'imparare' col tempo i gusti dei propri clienti (la procedura può essere accelerata rispondendo a una serie di domande sui libri che abbiamo letto, e sui nostri giudizi al riguardo), diventando ben presto in grado di fornire indicazioni e suggerimenti sui nuovi titoli usciti talmente precisi e puntuali da far impallidire la figura del vecchio 'libraio-consulente' . Questo tipo di servizio del resto è facilmente estendibile con opportuni adattamenti ad altri tipi di esercizi commerciali. O ancora: per ogni libro vengono raccolte e messe a disposizione degli altri potenziali acquirenti le recensioni inviate dai lettori precedenti: una base di dati divenuta in pochi anni impressionante, spesso tutt'altro che tenera (le stroncature spietate non mancano), da prendere certo 'cum grano salis' ma a volte assai utile per farsi un'idea del libro prima dell'acquisto. Insomma, se da un lato è vero che niente può sostituire il piacere della visita a una libreria reale, in cui i libri possono essere presi in mano, sfogliati e soppesati, è anche vero che la visita a una libreria virtuale è ormai divenuta cosa assai diversa dalla sterile consultazione di una banca dati o di un catalogo: navigando all'interno delle pagine di Amazon o di uno dei suoi tanti concorrenti accade spesso di perdere il senso del tempo in maniera non dissimile da quanto avviene nella nostra libreria 'fisica' preferita, e l'amante dei libri che abbia incominciato a frequentare la rete finirà probabilmente per non poter più rinunciare a nessuna delle due esperienze.

 

Fino a qualche anno fa la maggior parte delle librerie in rete erano americane e vendevano quindi prevalentemente libri in inglese. Ora però il numero di librerie, editori, distributori italiani presenti in rete è aumentato in misura considerevole anche se non è ancora in grado di competere, per efficienza del servizio e funzionalità offerte, con le maggiori librerie in rete americane. Fra le più importanti troviamo: Internet Bookshop o la Libreria Interattiva Rinascita e quella della catena Feltrinelli. Per restare aggiornati in questo settore, potete consultare il catalogo, molto completo, ospitato da Alice.it, il sito 'ufficiale' del libro italiano, alla URL http://www.alice.it/bookshop/net.bks/librita.htm.

Il discorso resta lo stesso se passiamo dai libri ai dischi. Alla URL http://www.cdconnection.com  ad esempio si trova un catalogo di oltre 200.000 dischi dove si può scegliere fra 1173 dischi diversi con musiche di Schubert, 87 dischi con registrazioni di Vladimir Horowitz, 151 dischi di Madonna, e così via. Quasi tutte le librerie in rete hanno anche un settore dedicato ai dischi. Per gli acquisti basta anche qui un semplice click del mouse.

Non dimentichiamo che anche i negozi “reali” possono utilizzare la rete per potenziare la propria offerta di servizi. Utilissimi ad esempio i servizi on line che spesso offrono i negozi di video noleggio – a Roma un esempio è Videoelite  - dove si può verificare la disponibilità della cassetta che si vuole affittare e consultare il catalogo completo che, è il caso almeno di Videoelite, potete anche scaricarvi sul vostro computer.

I prezzi e le modalità di acquisto? In genere, si paga via carta di credito. Potendo disporre di un'offerta così ampia sceglieremo il fornitore che ci sembra più conveniente; in genere, sull'acquisto di libri o dischi stranieri gli sconti offerti permettono di compensare, su acquisti superiori a circa 100 mila lire, le spese di spedizione, anche considerato che si evitano i cambi commerciali e i riporti degli importatori. Se la spesa supera le 200.000 lire, non di rado anche l'ordine attraverso corriere espresso internazionale - che arriva a casa nostra in tre o quattro giorni, e provvede direttamente al disbrigo delle pratiche doganali - si rivela addirittura più economico dell'acquisto in Italia.

Libri e dischi sono naturalmente solo un esempio dei beni e dei servizi che si possono acquistare attraverso la rete. Potrete trovare nello stesso modo biglietti aerei e macchine usate, computer e vini, case in affitto e monete antiche, cosmetici e piante ornamentali.

 

La sicurezza negli acquisti on line

Naturalmente, l'espansione globale del commercio attraverso la rete pone numerose questioni di ordine legale: controlli e restrizioni nel caso di determinate categorie di beni (ad esempio armi o farmaci), regolamentazioni fiscali e doganali, garanzie offerte al consumatore, e così via. Si tratta di un settore appena agli inizi, che appare al momento quasi completamente deregolamentato. E resta aperto, naturalmente, il grosso problema delle modalità dei pagamenti in rete.

In effetti il problema più grosso degli acquisti in rete è dato proprio dalla comune percezione di rischio che proviamo nel digitare il nostro numero di carta di credito per i pagamenti on-line. Ma in realtà il problema degli acquisti in rete attraverso la carta di credito è risolto ormai in maniera soddisfacente con l’adozione di protocolli sicuri, che i server web dedicati al commercio elettronico possono utilizzare nel corso delle transazioni. L’utente compratore non ha nulla da temere: una volta approdato su un sito sicuro – cosa che ci viene esplicitamente segnalata dal programma di navigazione sia esso Netscape o Internet Explorer tramite una finestra di dialogo all’inizio della transizione sicura e dall’icona sotto forma di lucchetto chiuso che rimane sulla riga di stato per tutto il tempo della transizione  stessa - potrà inserire il proprio numero di carta di credito e i propri dati personali senza correre alcun pericolo. Se ci pensiamo bene in molte circostanze non siamo altrettanto garantiti, per esempio quando consegniamo la nostra carta di credito in un qualsiasi ristorante e il cameriere si allontana con la nostra carta. Potremmo quindi darci la regola pratica di acquistare solo presso i siti che si servono di transazioni protette e diffidare di tutti gli altri, soprattutto di quelli che ci chiedono di inviare il nostro numero di carta di credito tramite telefono o fax.

 

E’ anche vero che la carta di credito non è lo strumento ideale per ogni tipo di acquisto. Il fatto che ogni transazione attraverso carta di credito abbia un proprio costo la rende inadatta per i cosiddetti micro-acquisti. Una soluzione più soddisfacente può forse trovarsi nell’adozione di una vera e propria “moneta elettronica”, la cui gestione sia possibile attraverso software capaci di offrire tutte le garanzie di sicurezza del caso.

E-cash, una forma di moneta elettronica inventata dall'olandese David Chaum e gestita dall'omonima società (http://www.ecashtechnologies.com/), è appunto un esempio delle tecnologie che vengono sperimentate in questo settore. Il funzionamento è semplice: per utilizzare e-cash, è necessario aprire un conto presso una delle banche autorizzate a coniare questa particolare 'moneta' elettronica. Una volta aperto un conto presso una delle banche 'emittenti', è possibile ritirare presso di essa o presso il sito E-cash una sorta di portafogli elettronico, ovvero un programma gratuito capace di gestire le nostre 'cybermonete'. Ovviamente il versamento iniziale andrà fatto in maniera tradizionale, attraverso assegni, bonifici, contanti, carta di credito. In cambio si ottengono monete elettroniche che vengono memorizzate, con opportune misure di sicurezza, sul proprio computer. Complesse procedure di cifratura dei dati garantiscono che una moneta elettronica di questo tipo non possa essere 'falsificata' e possa essere spesa solo dal suo legittimo proprietario.

Questo sistema però pur risolvendo i problemi legati alle micro-transizioni presenta molti problemi di ordine legislativo, economico, finanziario e addirittura etico. Basti pensare alla possibilità di fare della moneta elettronica un facile strumento per il riciclaggio di denaro sporco o per l’esportazione illegale di valuta. Si tratta di problemi complessi ma assolutamente centrali per lo sviluppo di Internet come strumento per transazioni commerciali.

 

Portali e siti interattivi

Malgrado l’indubbio sviluppo recente del commercio elettronico, non tutte le aziende commerciali, e soprattutto non tutte le istituzioni pubbliche, si sono ancora rese conto delle enormi potenzialità della rete come strumento interattivo per raggiungere con estrema facilità un numero molto alto di acquirenti e di utenti e dar loro la possibilità di svolgere determinate operazioni direttamente on line. Molto istituzioni, pubbliche e private, si limitano ad usare i propri siti in rete come strumento di informazione, come vetrina per le loro attività o i loro prodotti, ma non come sportello in cui svolgere acquisti, pratiche, operazioni. In breve non sono ancora passate dalla fase del “sito vetrina” a quello del “sito interattivo”.

Lo sviluppo della rete come fornitrice di servizi può essere rallentato dalla difficoltà di trovare i siti appropriati in cui svolgere determinate pratiche, in cui effettuare determinati acquisiti, tra gli innumerevoli che formano la rete. A questo proposito sono molto utili i motori di ricerca e i cosiddetti portali. Ma cos’è precisamente un portale? E’ innanzitutto – il termine lo suggerisce – una sorta di “porta di accesso “: un sito che, più che riguardare un argomento specifico e determinato, offre una rassegna di notizie, collegamenti e rimandi, “appetibile” per una vasta gamma di utenti e frequentemente aggiornata. Un portale si caratterizza di solito per il fatto di offrire una sorta di “copertina” quotidiana alla sterminata raccolta delle pagine di World Wide Web. Inoltre, un portale offre quasi sempre anche strumenti di ricerca: il navigatore che non fosse soddisfatto dei suggerimenti proposti potrebbe trovare le proprie destinazioni attraverso una ricerca per termini o all’interno di un elenco di categorie. Non a caso moltissimi tra i portali più visitati coincidono con i più importanti motori di ricerca. Infine, in molti casi vi troveremo altri servizi aggiuntivi, come la possibilità di creare e gestire account gratuiti di posta elettronica.

 

I servizi offerti delle reti civiche della vostra città

Un fenomeno particolarmente interessante nato con la rete è la diffusione delle reti civiche. Infatti la dimensione locale permette di realizzare concretamente, evitando rischi di distorsione, esperimenti di rapporto e scambio tra cittadini e amministrazione. Anche nel nostro paese, alcune amministrazioni locali hanno iniziato negli ultimi anni ad utilizzare queste tecnologie per offrire servizi e informazioni ai cittadini. Sono dotati di reti civiche collegate ad Internet o di siti curati dall'amministrazione comunale città come Roma (http://www.comune.roma.it), Bologna (http://www.comune.bologna.it - si tratta del sito a nostro avviso più completo e meglio organizzato), Milano (http://www.comune.milano.it/; il sito è distinto dal quello 'storico' della Rete Civica Milanese, all'indirizzo http://wrcm.dsi.unimi.it/), Torino (http://www.comune.torino.it), Venezia (http://www.comune.venezia.it/), Firenze (http://www.comune.firenze.it/), Napoli (http://www.comune.napoli.it/), Bari (http://www.comune.bari.it/), ma anche diversi centri minori. Un buon elenco delle reti civiche italiane è sul bel sito della Città Invisibile, alla URL http://www.citinv.it/ossreti/civiche/.

Questi primi esperimenti hanno avuto degli esiti interessanti, ma nella maggioranza dei casi non riescono ancora a rappresentare un vero e proprio strumento di partecipazione politica, e rischiano di fallire se non vengono affiancati da programmi di alfabetizzazione telematica dei cittadini, e da strumenti legislativi ed economici che garantiscano l'accesso più largo possibile alle informazioni. L'eccezione più significativa è rappresentata da questo punto di vista dall'esperienza di Bologna, la cui rete civica Iperbole è stata efficacemente affiancata dal sostegno comunale a numerose iniziative di alfabetizzazione telematica e dalla realizzazione di strumenti e sedi diffuse per l'accesso gratuito alla rete. Lasciando da parte per il momento i servizi di tipo amministrativo, nel caso della città di Roma dall’indirizzo del comune possiamo trovare un link alla rete degli autobus (www.atac.roma.it) - dove potremo rintracciare i percorsi degli autobus che ci interessano - o l’elenco degli esercizi che restano aperti in agosto.