Introduzione
In questa dispensa
parleremo di un aspetto della rete che sta diventando sempre più importante:
Internet come strumento interattivo e non come semplice fonte per il
reperimento delle informazioni. Cercheremo di darvi qualche chiarimento in
più sui numerosissimi servizi offerti da Internet che possono esserci utili
nella vita quotidiana evitandoci stressanti spostamenti nel traffico cittadino
e file defatiganti agli sportelli. Internet quindi "per fare"-
comodamente seduti alla nostra scrivania - molte cose con grande risparmio di
tempo e di fatica. In questa dispensa ci occuperemo in particolare del
commercio elettronico, partendo dall'esempio specifico dell'acquisto di libri
on line, poi ci occuperemo del problema più generale della sicurezza degli
acquisti in rete e dei vari tipi di siti da cui partire per la nostra
navigazione, infine parleremo delle reti civiche. Nella dispensa successiva ci
occuperemo del ruolo di Internet nei rapporti tra cittadini e istituzioni.
Internet
come mercato globale
L'espressione
"mercato globale" è in genere usata soprattutto per indicare
l'interconnessione che si è venuta a stabilire nel corso degli ultimi decenni
fra i mercati finanziari di tutto il mondo. Internet ha contribuito a far
crescere questa possibilità di interconnessione e mobilità operativa
estendendola anche ai piccoli investitori grazie all'abbattimento del costo
delle informazioni finanziarie e delle singole transazioni. Oggi chiunque può
diventare speculatore di borsa da casa propria senza costi di intermediazione
troppo alti e senza impegnare capitali eccessivi. Ma non è solo il mercato
finanziario ad essere diventato globale: se voglio comprare un disco, un
libro, un capo di abbigliamento la mia scelta non è più ristretta ai negozi
del quartiere in cui vivo. In rete ho a disposizione una profusione di
articoli che nessun negozio "fisico" potrebbe offrirmi, con
modalità di acquisto assai più semplici di quanto non avvenisse nelle forme
tradizionali di vendita postale e sempre con costi di transazione bassissimi.
Allo stesso modo, se voglio prenotare un viaggio o organizzare una vacanza
posso farlo contattando in rete una agenzia viaggi solo virtuale. Le
statistiche sono concordi nell'indicare che l'espansione dei siti commerciali
negli ultimi anni è stata di gran lunga la più rapida e la considerano uno
dei fattori che ha avuto maggior peso nella crescita impetuosa di Internet.
Nel mondo della rete le distanze si annullano: con un semplice click del mouse
possiamo raggiungere un esercizio commerciale che si trova al di là
dell'oceano con la stessa facilità di uno che si trovi nella nostra stessa
città. E basta solo un altro click per ordinare un prodotto e vederselo
recapitare nel giro di un paio di giorni. Le possibilità aperte dal commercio
in rete modificano in maniera radicale molte caratteristiche del tradizionale
mercato commerciale. Internet stessa si presenta come la più concreta
incarnazione dell'idea stessa di mercato globale. Ci si può rendere conto
molto facilmente che anche per acquisti relativamente minuti Internet fornisce
un'alternativa spesso vantaggiosa, in termini sia di offerta della merce sia
di prezzi d'acquisto, rispetto a canali più tradizionali.
Per
convincersene basta provare a scegliere un singolo settore, ed esempio quello
librario, e verificarne la consistenza in rete. Attraverso Internet si hanno a
disposizione, da casa propria e senza alcuna fatica, migliaia di negozi
alternativi specializzati nella vendita di libri. Molti di questi negozi hanno
una scelta più vasta di quella che potrebbe permettersi qualunque negozio
“fisico”: in molti casi si tratta di cataloghi gestiti elettronicamente e
solo al momento del vostro ordine viene individuata la libreria o il
distributore che possiede una copia fisica del libro richiesto, in modo da
spedirvela. Con questa procedura si riesce oltretutto ad abbassare in modo
drastico i costi di distribuzione, con la conseguenza che molte delle librerie
on-line possono offrire sconti anche consistenti rispetto alle librerie
“fisiche”.
Uno degli
esempi più significativi nel campo delle librerie on-line è certamente la
libreria Amazon. La
libreria di Amazon non esiste nel mondo fisico: e del resto difficilmente una
libreria potrebbe ospitare fisicamente sui propri scaffali i due milioni e
mezzo di titoli che compaiono nel catalogo di Amazon.
Inoltre,
il 'salto' dell'intermediazione fisica le permette di vendere molti dei libri
a prezzi scontati, con sconti che oscillano fra il 15% e il 40%. Si tratta di
uno degli esempi più noti di successo commerciale in rete: aperta nel luglio
1995, Amazon ha conosciuto negli anni successivi un aumento rapidissimo del
proprio volume di affari, fino ad arrivare alla cifra attuale di oltre un
milione e mezzo di clienti, molti dei quali abituali. Il successo è stato
tale da spingere Amazon ad affiancare alla vendita dei libri anche quella di
dischi e video, e addirittura piccole aste on-line in cui chiunque può
vendere di tutto. La concorrenza di Amazon alle librerie “fisiche” è
diventata talmente forte da spingere molte fra le principali catene di libri
americane (come la Barnes &
Noble) ad aprire anch'esse propri siti Internet.
Certo questo
non significa rinunciare al piacere tutto speciale di un pomeriggio passato a
percorrere gli scaffali e a sfogliare le novità della propria libreria
preferita. Non si può però ignorare la messe senza fine di libri disponibili
dalle librerie on-line. Quale libreria “reale” potrebbe offrire una scelta
altrettanto vasta? Senza contare la possibilità di usufruire di servizi
aggiuntivi: essere informato automaticamente e immediatamente, via posta
elettronica, dell'uscita di nuovi libri dell'autore o degli autori preferiti
(o che parlino di lui), partecipare a forum in rete sui libri del momento,
magari con l'intervento dell'autore, e così via.
L'uso
degli strumenti informatici consente infatti di fornire al cliente servizi
altrimenti assai difficili da realizzare. Sempre il sito di Amazon dispone ad
esempio di un programma in grado di 'imparare' col tempo i gusti dei propri
clienti (la procedura può essere accelerata rispondendo a una serie di
domande sui libri che abbiamo letto, e sui nostri giudizi al riguardo),
diventando ben presto in grado di fornire indicazioni e suggerimenti sui nuovi
titoli usciti talmente precisi e puntuali da far impallidire la figura del
vecchio 'libraio-consulente' . Questo tipo di servizio del resto è facilmente
estendibile con opportuni adattamenti ad altri tipi di esercizi commerciali. O
ancora: per ogni libro vengono raccolte e messe a disposizione degli altri
potenziali acquirenti le recensioni inviate dai lettori precedenti: una base
di dati divenuta in pochi anni impressionante, spesso tutt'altro che tenera
(le stroncature spietate non mancano), da prendere certo 'cum grano salis' ma
a volte assai utile per farsi un'idea del libro prima dell'acquisto. Insomma,
se da un lato è vero che niente può sostituire il piacere della visita a una
libreria reale, in cui i libri possono essere presi in mano, sfogliati e
soppesati, è anche vero che la visita a una libreria virtuale è ormai
divenuta cosa assai diversa dalla sterile consultazione di una banca dati o di
un catalogo: navigando all'interno delle pagine di Amazon o di uno dei suoi
tanti concorrenti accade spesso di perdere il senso del tempo in maniera non
dissimile da quanto avviene nella nostra libreria 'fisica' preferita, e
l'amante dei libri che abbia incominciato a frequentare la rete finirà
probabilmente per non poter più rinunciare a nessuna delle due esperienze.
Fino
a qualche anno fa la maggior parte delle librerie in rete erano americane e
vendevano quindi prevalentemente libri in inglese. Ora però il numero di
librerie, editori, distributori italiani presenti in rete è aumentato in
misura considerevole anche se non è ancora in grado di competere, per
efficienza del servizio e funzionalità offerte, con le maggiori librerie in
rete americane. Fra le più importanti troviamo: Internet
Bookshop o la Libreria
Interattiva Rinascita e quella della catena
Feltrinelli. Per restare aggiornati in questo settore, potete consultare
il catalogo, molto completo, ospitato da Alice.it, il sito 'ufficiale' del
libro italiano, alla URL http://www.alice.it/bookshop/net.bks/librita.htm.
Il
discorso resta lo stesso se passiamo dai libri ai dischi. Alla URL http://www.cdconnection.com
ad esempio si trova un catalogo di oltre 200.000 dischi dove si può
scegliere fra 1173 dischi diversi con musiche di Schubert, 87 dischi con
registrazioni di Vladimir Horowitz, 151 dischi di Madonna, e così via. Quasi
tutte le librerie in rete hanno anche un settore dedicato ai dischi. Per gli
acquisti basta anche qui un semplice click del mouse.
Non
dimentichiamo che anche i negozi “reali” possono utilizzare la rete per
potenziare la propria offerta di servizi. Utilissimi ad esempio i servizi on
line che spesso offrono i negozi di video noleggio – a Roma un esempio è Videoelite
- dove si può verificare la disponibilità della cassetta che si vuole
affittare e consultare il catalogo completo che, è il caso almeno di
Videoelite, potete anche scaricarvi sul vostro computer.
I prezzi e le
modalità di acquisto? In genere, si paga via carta di credito. Potendo
disporre di un'offerta così ampia sceglieremo il fornitore che ci sembra più
conveniente; in genere, sull'acquisto di libri o dischi stranieri gli sconti
offerti permettono di compensare, su acquisti superiori a circa 100 mila lire,
le spese di spedizione, anche considerato che si evitano i cambi commerciali e
i riporti degli importatori. Se la spesa supera le 200.000 lire, non di rado
anche l'ordine attraverso corriere espresso internazionale - che arriva a casa
nostra in tre o quattro giorni, e provvede direttamente al disbrigo delle
pratiche doganali - si rivela addirittura più economico dell'acquisto in
Italia.
Libri e dischi sono naturalmente
solo un esempio dei beni e dei servizi che si possono acquistare attraverso la
rete. Potrete trovare nello stesso modo biglietti aerei e macchine usate,
computer e vini, case in affitto e monete antiche, cosmetici e piante
ornamentali.
La
sicurezza negli acquisti on line
Naturalmente,
l'espansione globale del commercio attraverso la rete pone numerose questioni
di ordine legale: controlli e restrizioni nel caso di determinate categorie di
beni (ad esempio armi o farmaci), regolamentazioni fiscali e doganali,
garanzie offerte al consumatore, e così via. Si tratta di un settore appena
agli inizi, che appare al momento quasi completamente deregolamentato. E resta
aperto, naturalmente, il grosso problema delle modalità dei pagamenti in
rete.
In effetti il
problema più grosso degli acquisti in rete è dato proprio dalla comune
percezione di rischio che proviamo nel digitare il nostro numero di carta di
credito per i pagamenti on-line. Ma in realtà il problema degli acquisti in
rete attraverso la carta di credito è risolto ormai in maniera soddisfacente
con l’adozione di protocolli sicuri, che i server web dedicati al commercio
elettronico possono utilizzare nel corso delle transazioni. L’utente
compratore non ha nulla da temere: una volta approdato su un sito sicuro –
cosa che ci viene esplicitamente segnalata dal programma di navigazione sia
esso Netscape o Internet Explorer tramite una finestra di dialogo all’inizio
della transizione sicura e dall’icona sotto forma di lucchetto chiuso che
rimane sulla riga di stato per tutto il tempo della transizione stessa -
potrà inserire il proprio numero di carta di credito e i propri dati
personali senza correre alcun pericolo. Se ci pensiamo bene in molte
circostanze non siamo altrettanto garantiti, per esempio quando consegniamo la
nostra carta di credito in un qualsiasi ristorante e il cameriere si allontana
con la nostra carta. Potremmo quindi darci la regola pratica di acquistare
solo presso i siti che si servono di transazioni protette e diffidare di tutti
gli altri, soprattutto di quelli che ci chiedono di inviare il nostro numero
di carta di credito tramite telefono o fax.
E’ anche
vero che la carta di credito non è lo strumento ideale per ogni tipo di
acquisto. Il fatto che ogni transazione attraverso carta di credito abbia un
proprio costo la rende inadatta per i cosiddetti micro-acquisti. Una soluzione
più soddisfacente può forse trovarsi nell’adozione di una vera e propria
“moneta elettronica”, la cui gestione sia possibile attraverso software
capaci di offrire tutte le garanzie di sicurezza del caso.
E-cash, una
forma di moneta elettronica inventata dall'olandese David Chaum e gestita
dall'omonima società (http://www.ecashtechnologies.com/),
è appunto un esempio delle tecnologie che vengono sperimentate in questo
settore. Il funzionamento è semplice: per utilizzare e-cash, è necessario
aprire un conto presso una delle banche autorizzate a coniare questa
particolare 'moneta' elettronica. Una volta aperto un conto presso una delle
banche 'emittenti', è possibile ritirare presso di essa o presso il sito
E-cash una sorta di portafogli elettronico, ovvero un programma gratuito
capace di gestire le nostre 'cybermonete'. Ovviamente il versamento iniziale
andrà fatto in maniera tradizionale, attraverso assegni, bonifici, contanti,
carta di credito. In cambio si ottengono monete elettroniche che vengono
memorizzate, con opportune misure di sicurezza, sul proprio computer.
Complesse procedure di cifratura dei dati garantiscono che una moneta
elettronica di questo tipo non possa essere 'falsificata' e possa essere spesa
solo dal suo legittimo proprietario.
Questo sistema però pur
risolvendo i problemi legati alle micro-transizioni presenta molti problemi di
ordine legislativo, economico, finanziario e addirittura etico. Basti pensare
alla possibilità di fare della moneta elettronica un facile strumento per il
riciclaggio di denaro sporco o per l’esportazione illegale di valuta. Si
tratta di problemi complessi ma assolutamente centrali per lo sviluppo di
Internet come strumento per transazioni commerciali.
Malgrado
l’indubbio sviluppo recente del commercio elettronico, non tutte le aziende
commerciali, e soprattutto non tutte le istituzioni pubbliche, si sono ancora
rese conto delle enormi potenzialità della rete come strumento interattivo
per raggiungere con estrema facilità un numero molto alto di acquirenti e di
utenti e dar loro la possibilità di svolgere determinate operazioni
direttamente on line. Molto istituzioni, pubbliche e private, si limitano ad
usare i propri siti in rete come strumento di informazione, come vetrina per
le loro attività o i loro prodotti, ma non come sportello in cui svolgere
acquisti, pratiche, operazioni. In breve non sono ancora passate dalla fase
del “sito vetrina” a quello del “sito interattivo”.
Lo sviluppo della rete come
fornitrice di servizi può essere rallentato dalla difficoltà di trovare i
siti appropriati in cui svolgere determinate pratiche, in cui effettuare
determinati acquisiti, tra gli innumerevoli che formano la rete. A questo
proposito sono molto utili i motori di ricerca e i cosiddetti portali. Ma
cos’è precisamente un portale? E’ innanzitutto – il termine lo
suggerisce – una sorta di “porta di accesso “: un sito che, più che
riguardare un argomento specifico e determinato, offre una rassegna di
notizie, collegamenti e rimandi, “appetibile” per una vasta gamma di
utenti e frequentemente aggiornata. Un portale si caratterizza di solito per
il fatto di offrire una sorta di “copertina” quotidiana alla sterminata
raccolta delle pagine di World Wide Web. Inoltre, un portale offre quasi
sempre anche strumenti di ricerca: il navigatore che non fosse soddisfatto dei
suggerimenti proposti potrebbe trovare le proprie destinazioni attraverso una
ricerca per termini o all’interno di un elenco di categorie. Non a caso
moltissimi tra i portali più visitati coincidono con i più importanti motori
di ricerca. Infine, in molti casi vi troveremo altri servizi aggiuntivi, come
la possibilità di creare e gestire account gratuiti di posta elettronica.
I servizi
offerti delle reti civiche della vostra città
Un
fenomeno particolarmente interessante nato con la rete è la diffusione delle
reti civiche. Infatti la dimensione locale permette di realizzare
concretamente, evitando rischi di distorsione, esperimenti di rapporto e
scambio tra cittadini e amministrazione. Anche nel nostro paese, alcune
amministrazioni locali hanno iniziato negli ultimi anni ad utilizzare queste
tecnologie per offrire servizi e informazioni ai cittadini. Sono dotati di
reti civiche collegate ad Internet o di siti curati dall'amministrazione
comunale città come Roma (http://www.comune.roma.it),
Bologna (http://www.comune.bologna.it
- si tratta del sito a nostro avviso più completo e meglio organizzato),
Milano (http://www.comune.milano.it/;
il sito è distinto dal quello 'storico' della Rete Civica Milanese,
all'indirizzo http://wrcm.dsi.unimi.it/),
Torino (http://www.comune.torino.it),
Venezia (http://www.comune.venezia.it/),
Firenze (http://www.comune.firenze.it/),
Napoli (http://www.comune.napoli.it/),
Bari (http://www.comune.bari.it/), ma
anche diversi centri minori. Un buon elenco delle reti civiche italiane è sul
bel sito della Città Invisibile, alla URL http://www.citinv.it/ossreti/civiche/.
Questi primi esperimenti hanno
avuto degli esiti interessanti, ma nella maggioranza dei casi non riescono
ancora a rappresentare un vero e proprio strumento di partecipazione politica,
e rischiano di fallire se non vengono affiancati da programmi di
alfabetizzazione telematica dei cittadini, e da strumenti legislativi ed
economici che garantiscano l'accesso più largo possibile alle informazioni.
L'eccezione più significativa è rappresentata da questo punto di vista
dall'esperienza di Bologna, la cui rete civica Iperbole è stata efficacemente
affiancata dal sostegno comunale a numerose iniziative di alfabetizzazione
telematica e dalla realizzazione di strumenti e sedi diffuse per l'accesso
gratuito alla rete. Lasciando da parte per il momento i servizi di tipo
amministrativo, nel caso della città di Roma dall’indirizzo del comune
possiamo trovare un link alla rete degli autobus (www.atac.roma.it)
- dove potremo rintracciare i percorsi degli autobus che ci interessano - o
l’elenco degli esercizi che restano aperti in agosto.
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