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I comandamenti di Webegg

Marta Mandò

Dentro l'azienda un modello di business sostenibile: impegno sociale, ambientale, fumetti e community.


Non solo profitto, non solo business ma relazione e tanta cultura. Siamo nel mondo di Webegg, una delle aziende più interessanti nel panorama delle Internet company italiane.
Le difficoltà della new economy sembrano non avere sortito effetti su questa azienda che l'anno scorso in piena crisi delle dotcom ha assunto 230 nuovi dipendenti tutti a tempo indeterminato. A capo di Webegg Gianroberto Casaleggio, la cui impronta organizzativa è stilizzata in un manifesto dalle spalle larghe tanto "pacifista" quanto anticipatore dell'unico modello possibile: circolare, reticolare, relazionale, tutto quello, cioè, che Internet ha portato nella nostra vita. Il Manifesto in dodici punti definisce gli step di un processo di tendenza verso la creazione di un nuovo modello aziendale: empowerment, partecipazione di tutto il personale al valore economico prodotto, protezione totale delle persone, assenza di competitività interna, impegno sociale. Questi alcuni dei valori guida da condividere prima ancora di pensare al profitto. L'idea stessa di creare dentro un'azienda un manifesto ideativo è di per sè già rivoluzionaria ma mettere in pratica questi valori potrà essere il segno che davvero Internet sta cambiando l'identità relazionale di noi tutti. Andare bene oggi per un gruppo che pone le sue basi di sviluppo nel nuovo mondo di Internet vuol dire lasciarsi alle spalle il vecchio modo di lavorare e farsi i portavoce di un approccio umanistico e umanitario al mondo del lavoro.

Un'azienda deve avere fondamenti etici e puntare a un modello di business sostenibile: impegno sociale, ambientale, fumetti e community. Sostegno diretto ad associazioni e enti no profit, come ad esempio il sito realizzato per l'Agenzia Lavoro e Solidarietà di Milano per il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro dei detenuti. L'arte, così come la letteratura servono per meglio definire questo processo di cambiamento, proprio perché come afferma Casaleggio nel suo libro Il web è morto, viva il web Internet prima di ogni cosa è cultura anche e soprattutto quando l'impegno è indirizzato al business reale. Anche i fumetti servono a "capire il futuro" titolo di una rubrica del sito di Webegg , dove Max Netroom, personaggio virtuale e figlio adottivo di Max Headroom primo cyberpunk della cultura popolare, anni 80, ci dona pillole di saggezza del mondo Internet in base alle provocazioni di Michael Swaine, uno dei principali opinionisti statunitensi sull' Information Technology.
In un contesto sempre più complesso in cui si instaurano nuovi rapporti fra chi lavora, chi produce, chi distribuisce e i consumatori, c'è posto per ridefinire un mondo del lavoro in cui trascorriamo una buona parte della nostra vita.