I Beni Culturali hanno tradizionalmente una circolazione ristretta: mostre, musei,
cataloghi.
Nel momento in cui si cerca di farli diventare storia, concetto, documento, elementi di
un contesto ambientale, i Beni Culturali possono raggiungere un pubblico più vasto.
Per questo RAI Educational si è data il compito di contribuire a promuoverne la
diffusione anche ricostruendo intorno ad essi il contesto storico e la temperie culturale
in cui sono stati concepiti.
Visita il Salone dei Beni Artistici e Culturali, che si tiene a Torino -
Lingotto, Via Nizza 284, dal 12 al 21 settembre 1997. L'orario di apertura è dalle ore
15,30 alle 20,00 nei giorni feriali e dalle ore 10,00 alle 20,00 nei giorni di sabato e
domenica.
Qui sotto una rappresentazione schematica dell'approccio di RAI Educational alla
fruizione pubblica dei beni culturali. Il bene culturale, a sé stante, è spesso
riservato a una cerchia ristretta di appassionati ed esperti; il bene culturale
potenziato, arricchito cioè da approfondimenti critici e altre informazioni, può
raggiungere un pubblico più vasto.
Presentiamo qui di seguito, a titolo esplicativo del concetto di bene culturale
potenziato, un itinerario all'interno del sito Internet di MediaMente:
Presenti inoltre nella biblioteca digitale di MediaMente:
- Francesco Antinucci, "La
realtà virtuale come strumento di conoscenza"
- Jorge Arquè Ferrari, "Multimedialità
e copyright"
- Benjamin Britton, "La
grotta di Lescaux in realtà virtuale"
- Roberto Busa, "Informatica e
scienze umane"
- Humbert Camerlo, "La
ricostruzione virtuale del teatro «La Fenice»"
- Pierre Lafitte, "Il polo di
Sophia Antipolis"
- Domenico Lini, "Il museo
scientifico nell'era dell'alta tecnologia e di Internet"
- Jean Charles Masséra, "Arte
e interattività"
- Antonio Mercadante, "Critica
dell'arte e tecnologie digitali"
- Debora Papetti, "Restauro e
tecnologie digitali"
- Enrico Pasini, "Leibniz su
Internet"
- Mario Ricciardi, "La
comunità umanistica italiana e le nuove tecnologie"
- Pasquale Stoppelli, "Scienze
umane e nuove tecnologie"
- Kim Velkman, "Nuovi
programmi di archiviazione e strutturazione dell'informazione"
- Walter Veltroni, "I
giornali nella rete"