Quelle antenne a Montemario
Mandereste i vostri figli in una scuola
circondata da antenne, ripetitori e campi magnetici? È quello che
succede a Montemario, un quartiere di Roma, dove la scuola
elementare Leopardi è letteralmente sovrastata dai tralicci. Siamo
andati a raccogliere la protesta dei genitori dei piccoli alunni
Di Umberto Contasta
Se otto ore vi sembran poche, ma in questo caso si tratta di
quelle che seicento bambini passano ogni giorno a scuola. Scuola
materna e media Leopardi, Montemario, Roma. Un istituto di cui i
media si sono spesso occupati. Ridotte in altezza, in parte
smantellate, qui di antenne ce ne sono ancora tante, per
trasmissioni radio e tv e per la telefonia mobile. Radiazioni ad
alta frequenza e problemi che sembrano ancora lontani da una
soluzione. Cosa ne pensano alcuni genitori dei bambini che studiano
qui, genitori da anni impegnati in una battaglia per mandare via gli
impianti? "nel quartiere di Montemario, a Roma, sono 37 i
tralicci e 420 gli impianti di trasmisione, che hanno trasformato
questa zona di Roma in una discarica elettromagnetica abusiva."
A parlarci è Carlantonio Genovese, presidente dell'associazione
bambini senza radiazioni. "Nessuno di questi impianti è in
regola, né con i permessi riferiti alla tutela della salute, né
con quelli riferiti alle licenze edilizie. Circa la nocività di
questa fonte inquinante, i dubbi permangono solamente per le persone
che sono in malafede: la letteratura conta numerosissime opere e
lavori che convergono per una nocività delle onde
elettromagnetiche, specificamente per le esposizioni di lungo
periodo." Anche la signore Danila Caccia esprime la sua
preoccupazione circa gli effetti nocivi delle radiazioni: "Io
sono la mamma di una bambina che frequenta la prima elementare. Ci
sono effetti a breve termine, che comportano insonnia, disturbi del
comportamento, difficoltà di concentrazione. Difficile per un
genitore stabilire quando questi fenomeni sono effettivamente
collegati alle radiazioni elettromagnetiche o sono problemi propri
del bambino." Le emittenti, però, negano una relazione tra le
radiazioni e questi disturbi. Cosa ne pensa Genovese? "ci piace
pensare che la retorica propria delle emittenti sia una retorica
esatta. Questi signori sostengono che sull'argomento non se ne sa
abbastanza. Questo è un buon motivo per non inquinare, soprattutto
in zone residenziali, per andare in luoghi dove non si crea un
probelma ce ne sono tantissimi. Si tratta solamente di avere la
volontà politica, volontà che in quattro anni, in questo posto,
non è stata ancora mostrata da nessuno degli amministratori, di
destra o di sinistra, che si sono avvicendati." Ma allora,
perché non spostare gli impianti una volta per tutte? Ci risponde
l'avvocato Monica Battaglia, anche lei genitore di un bambino che
frequenta questa scuola. "Questa delocalizzazione deve essere
attuata attraverso il piano territoriale di coordinamento che la
regione Lazio tarda ad approvare, e quindi noi abbiamo la situazione
paradossale per cui queste antenne stanno qui illegittimamente,
devono andare via, ma visto non hanno un altro posto dove andare,
devono rimanere qui. Certo, la delocalizzazione ritarda, addirittura
si è parlato di delocalizzare la scuola. Sarebbe veramente il
colmo: a questo punto si dovrebbe trasferire tutto il quartiere di
Montemario, perché non è solo un problema della scuola" Ma
allora, perché non ritirare i bambini dalla scuola? "la difesa
della scuola, che preesiste alle antenne ed è una delle più belle
di Roma, è uno dei motivi per cui noi abbiamo qui i nostri bambini,
ma nemmeno possiamo pensare di difenderla sulla pelle dei nostri
figli."
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