Mercoledi' 28 marzo 2001

Revisione testi a cura della redazione internet di MediaMente

Allarme elettrosmog

Elettrosmog in Rete

La soluzione francese: cavi interrati

Quelle antenne a Montemario

Una vita ad alta tensione

La parola all'oncologo


Quelle antenne a Montemario

Mandereste i vostri figli in una scuola circondata da antenne, ripetitori e campi magnetici? È quello che succede a Montemario, un quartiere di Roma, dove la scuola elementare Leopardi è letteralmente sovrastata dai tralicci. Siamo andati a raccogliere la protesta dei genitori dei piccoli alunni

Di Umberto Contasta

Se otto ore vi sembran poche, ma in questo caso si tratta di quelle che seicento bambini passano ogni giorno a scuola. Scuola materna e media Leopardi, Montemario, Roma. Un istituto di cui i media si sono spesso occupati. Ridotte in altezza, in parte smantellate, qui di antenne ce ne sono ancora tante, per trasmissioni radio e tv e per la telefonia mobile. Radiazioni ad alta frequenza e problemi che sembrano ancora lontani da una soluzione. Cosa ne pensano alcuni genitori dei bambini che studiano qui, genitori da anni impegnati in una battaglia per mandare via gli impianti? "nel quartiere di Montemario, a Roma, sono 37 i tralicci e 420 gli impianti di trasmisione, che hanno trasformato questa zona di Roma in una discarica elettromagnetica abusiva." A parlarci è Carlantonio Genovese, presidente dell'associazione bambini senza radiazioni. "Nessuno di questi impianti è in regola, né con i permessi riferiti alla tutela della salute, né con quelli riferiti alle licenze edilizie. Circa la nocività di questa fonte inquinante, i dubbi permangono solamente per le persone che sono in malafede: la letteratura conta numerosissime opere e lavori che convergono per una nocività delle onde elettromagnetiche, specificamente per le esposizioni di lungo periodo." Anche la signore Danila Caccia esprime la sua preoccupazione circa gli effetti nocivi delle radiazioni: "Io sono la mamma di una bambina che frequenta la prima elementare. Ci sono effetti a breve termine, che comportano insonnia, disturbi del comportamento, difficoltà di concentrazione. Difficile per un genitore stabilire quando questi fenomeni sono effettivamente collegati alle radiazioni elettromagnetiche o sono problemi propri del bambino." Le emittenti, però, negano una relazione tra le radiazioni e questi disturbi. Cosa ne pensa Genovese? "ci piace pensare che la retorica propria delle emittenti sia una retorica esatta. Questi signori sostengono che sull'argomento non se ne sa abbastanza. Questo è un buon motivo per non inquinare, soprattutto in zone residenziali, per andare in luoghi dove non si crea un probelma ce ne sono tantissimi. Si tratta solamente di avere la volontà politica, volontà che in quattro anni, in questo posto, non è stata ancora mostrata da nessuno degli amministratori, di destra o di sinistra, che si sono avvicendati." Ma allora, perché non spostare gli impianti una volta per tutte? Ci risponde l'avvocato Monica Battaglia, anche lei genitore di un bambino che frequenta questa scuola. "Questa delocalizzazione deve essere attuata attraverso il piano territoriale di coordinamento che la regione Lazio tarda ad approvare, e quindi noi abbiamo la situazione paradossale per cui queste antenne stanno qui illegittimamente, devono andare via, ma visto non hanno un altro posto dove andare, devono rimanere qui. Certo, la delocalizzazione ritarda, addirittura si è parlato di delocalizzare la scuola. Sarebbe veramente il colmo: a questo punto si dovrebbe trasferire tutto il quartiere di Montemario, perché non è solo un problema della scuola" Ma allora, perché non ritirare i bambini dalla scuola? "la difesa della scuola, che preesiste alle antenne ed è una delle più belle di Roma, è uno dei motivi per cui noi abbiamo qui i nostri bambini, ma nemmeno possiamo pensare di difenderla sulla pelle dei nostri figli."