Una vita ad alta tensione
Due piccoli centri, frazioni di Cerveteri.
Mille abitanti circa a Poggio del Candeliere e seimila a Poggio val
Canneto. Nomi ameni? La zona lo è un po' meno. Gli elettrodotti
tagliano in due il centro abitato. La linea elettrica, a Poggio del
Candeliere, preesisteva al centro abitato. Come ha potuto il
costruttore realizzare questo insediamento? Con la promessa, a chi
comprava casa, che la linea elettrica sarebbe stata spostata? Con
quali permessi? Di modifica c'è stata solo l'altezza dei pali,
raddoppiata, prima può darsi che sui pali ci si potesse stendere il
bucato. Nel 93 l'Enel potenzia gli impianti e la corrente sale a
150.000 volt. Dopo un anno gli abitanti cominciano ad avvertire
disturbi, e chiedono la modifica del tracciato della linea. Nel 96
la regione l'autorizza. Battaglie legali e ricorsi al Tar. Intanto,
vicino ai tralicci, si continua a costruire. Siamo stati lì, e
abbiamo raccolto le testimonianze di chi vive ogni giorno a stretto
contatto con i tralicci.
di Umberto Contasta
Vittorio Fagioli è il coordinatore nazionale dell'Alce
(associazione comitati in lotta contro l'elttrosmog). A lui abbiamo
chiesto quali sono i problemi di questa zona alle porte di Roma.
"La procura della repubblica, nei giorni scorsi, dopo numerosi
casi di possibili danni alla salute di natura comportamentale e
cancerogena da parte di alcuni residenti, ha aperto un'inchiesta
penale in questo senso. Il tipo di inquinamento che c'è in questa
zona di Cerveteri è legato ad una triplice causa: una è
l'inquinamento che deriva alla frequenza di rete, la 50 Hz, dovuta
all'elettrodotto; la seconda è un tipo di inquinamento legato alle
radiofrequenze: qui esistono due radiofrequenze, una per la
trasmissione ad onde convogliate, a 270 Khz, e un'altra misurata
dall'Ispesl a 125Khz che deriva dai cavi in uscita dalla stazione.
Questo è un ulteriore elemento di inquinamento che grava sull'area.
Poi esiste una questione legata al Radon, di cui l'area di Cerveteri,
ma tutta l'area dell'alto viterbese e della Tuscia,- è pieno: il
radon è un gas radioattivo naturale, che però trova concentrazione
massima sotto gli elettrodotti che fungono da polarizzanti, e quindi
in questa zona i cittadini sono sottoposti a questi tre tipi di
inquinamento. In merito al problema degli effetti, sono stati
rilevati a Cerveteri, in seguito ad una perizia che abbiamo
depositato fin dal 1996, alcuni effetti cosiddetti in letteratura di
natura neuro comportamentale. Nell'ultimo periodo abbiamo
individuato anche casi di morti sospette per tumore, che abbiamo
mandato alla procura della repubblica perché venga valutato il
legame con l'esposizione ai campi magnetici." Quelle che
seguono sono alcune testimonianze di abitanti dei piccoli centri.
"Io sono circa otto anni che vivo a Cerveteri, e dopo circa un
anno, mio marito ha cominciato con una depressione abbastanza acuta.
Era un direttore commerciale, una persona posata, tranquilla,
equilibrata, qui ha cambiato completamente personalità. A un certo
punto non era più lui, e questa depressione lo ha portato al
ricovero. In ospedale gli hanno scoperto un tumore." "Mio
marito è stato operato alla tiroide. Adesso respira male,
soprattutto di notte, e ogni tanto si ferma col respiro"
"Io sono venuto ad abitare qui sei anni fa, e non avevo mai
avuto mal di testa, mai. Dopo un anno che abitavo qui, sono
cominciate le cefalee" "Io vivo qui da sette anni, e da
quando abito qui, la notte non dormo, sono depressa, sono sempre
ansiosa, e quando vado via da questo centro, magari per le vacanze,
sto subito bene"
Ricorre anche qui il solito tormentone: delocalizzazione degli
impianti, cosa tutt'altro che facile, soprattutto per i costi. Per
ora l'Enel indica la cifra di un miliardo; l'amministrazione
comunale sembra intenzionata, entro il 2001, a spostare la linea. Si
tratterà solo, e non è poco, di reperire i fondi, dato che quelli
comunali non bastano. Ma qui, almeno, la volontà politica sembra
esserci.
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