Il contributo italiano alla Stazione spaziale
Alcuni moduli logistici garantiranno la vita
degli astronauti nello spazio
Con la costruzione della Stazione spaziale internazionale,
diventa particolarmente importante difendersi dai rifiuti spaziali.
Questa Stazione costituisce una sfida scientifico-tecnologica nella
quale sono impegnati i maggiori Paesi industrializzati. La Stazione,
che sarà quattro volte più grande della MIR russa ed avrà la
superficie di un campo di calcio, è destinata a rimanere in orbita
parecchi anni. Si tratta di un vero e proprio laboratorio
scientifico in orbita dove verranno eseguiti esperimenti che
andranno dalle bioscienze all'astrofosica, all'osservazione della
Terra. A bordo non ci saranno solo le strumentazioni scientifiche,
ma anche un equipaggio permanente. All'Alenia di Torino sono stati
costruiti alcuni dei moduli della Stazione spaziale e sono stati
previsti alcuni sistemi di difesa. Il contributo italiano
costituisce più del 50 per cento di tutto il volume della stazione
spaziale.
Uno degli apporti fondamentali dell'Italia a questa Stazione sono
gli MPLM, moduli logistici pressurizzati che misurano 5 metri di
diametro per oltre 7 metri di lunghezza. "I moduli sono
progettati per trasportare equipaggiamenti, ma devono anche
garantire tutte le performance necessarie alla vita degli astronauti
al loro interno - spiega Dino Brondolo, Program Manager dell'Alenia
Spazio - Prima di tutto la sicurezza, che passa per la protezione
dalle micrometeoriti, che esistono nello spazio e possono colpire
questi tipi di moduli, creando dei danni piuttosto gravi. In
particolare un Mplm è coperto da 52 pannelli d'alluminio che
rivestono sia la parte cilindrica che le 2 parti a tronco di cono al
fine di garantire il requisito di non penetrazione delle
micrometeoriti con 5 probabilità su un milione. Per ottenere questo
risultato - prosegue Brontolo -sono stati fatti dei pannelli
estremamente leggeri, con caratteristiche termiche molto avanzate:
le superfici esterne sono trattate in modo da garantire un certo
grado di assorbimento. Inoltre i pannelli possono essere rimossi e
reinstallati in orbita dagli astronauti, con un sistema di fissaggio
a un quarto di giro".
I moduli logistici sono tre: Leonardo Raffaello e Donatello. Due
sono già stati consegnati alla NASA. In particolare Leonardo,
partirà con lo Shuttle, destinazione International Space Station, a
febbraio del 2001.
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