Corso 4 - Il computer per insegnare ed apprendere

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Modulo 1: Le Nuove Tecnologie per la Didattica
Modulo 2: II nuovi media cambiano le abitudini di insegnanti e studenti
Modulo 3: La didattica delle discipline scolastiche e i nuovi media
Modulo 4: L'apprendimento a distanza

Il computer per insegnare ed apprendere
di Lauro Colasanti

 

Quarta dispensa

L'apprendimento a distanza

Sommario degli argomenti

  • Introduzione (1)

  • Formazione a distanza e formazione in rete (2)

  • I vantaggi della formazione in rete (3)

  • La formazione in rete degli studenti (4)

  • La formazione in rete dei lavoratori (5)

  • La creazione e la gestione dei corsi in rete (6)

Video

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Introduzione

Come già detto, il nostro breve corso su Didattica e Nuovi Media si articola in quattro lezioni: ognuna di esse comprende circa 30 minuti di video, una dispensa come questa, e un modulo di esercizi e di test di autovalutazione, che vi permetteranno di capire se avete assimilato i concetti fondamentali della lezione.



Figura 1 - Una sovraffollata classe degli anni Cinquanta.

In questa dispensa ci occuperemo delle potenzialità delle nuove tecnologie telematiche nel campo sempre più importante dell’apprendimento a distanza. Come prima cosa daremo una definizione di insegnamento a distanza e di insegnamento in rete; poi, vedremo quale sono i vantaggi impliciti in questo tipo di formazione, soffermandoci in particolare su quella universitaria e quella dei lavoratori; infine vedremo quali sono gli strumenti necessari per creare e gestire un corso di formazione in rete.

Formazione a distanza e formazione in rete

Sicuramente, molti lettori si ricorderanno della fortunata trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi” del maestro Manzi, che all’inizio degli anni ’60 - in un Italia in forte sviluppo economico ma con ancora larghe sacche di analfabetismo nella popolazione adulta – insegnava, grazie alle prime televisioni che il boom economico stava introducendo nelle case e nei bar italiani, a leggere e scrivere ai suoi allievi sparsi in ogni angolo del paese. Oppure, si ricorderanno di quella rivista della Scuola Radio Elettra che, arrivando nelle cassette postali di molti giovani volenterosi, insegnava loro le basi dell’elettronica, formando uno stuolo di tecnici di cui il mercato del lavoro italiano aveva un enorme bisogno.

Queste fortunate e meritevoli esperienze didattiche rappresentano entrambe degli esempi di formazione a distanza. Un processo di formazione a distanza, infatti, si verifica quando il docente e i discenti non sono presenti fisicamente nello stesso luogo ma svolgono i loro rispettivi ruoli in luoghi differenti. Il primo esempio rappresenta, inoltre, un caso di formazione a distanza sincrona: lo studente usufruisce del supporto dell’insegnante nello stesso tempo in cui l’insegnante parla; e se ci sono più studenti, tutti seguono l’insegnante nello stesso tempo. Il secondo, un caso di formazione a distanza asincrona; il lettore della rivista può decidere di studiare gli argomenti proposti quando vuole, e quindi in un tempo differente da un altro studente.

Il limite di tali esperienze è che l’interazione tra docente e discenti è piuttosto scarsa; in genere gli studenti non possono fare domande all’insegnante, che a sua volta non può modificare la struttura della sua lezione per rispondere ai quesiti o per differenziarla a seconda dei bisogni o dei ritmi di apprendimento degli studenti con cui a che fare.

Il processo tecnologico ha ridotto l’incidenza di tali limitazioni: il telefono e il fax permettono agli studenti a distanza di comunicare rapidamente con l’insegnante, che quindi potrebbe modulare maggiormente il suo intervento formativo. Ciononostante, questo tipo di comunicazione è molto difficile da gestire e non modifica sostanzialmente il tipo di insegnamento possibile, che rimane un travaso di conoscenze da un emittente a più riceventi, un processo non interattivo, statico e uguale per tutti; in cui, inoltre, l’insegnante non può verificare in itinere il raggiungimento degli obiettivi didattici.

Le cose cambiano notevolmente se si utilizzano le possibilità offerte da Internet. La rete, infatti, permette un’interazione tra docente e discenti impensabile precedentemente; sono possibili, per esempio, esperienze di apprendimento in teleconferenza, in cui non abbiamo uno scambio di informazioni unidirezionale, ma sia l’insegnante, sia lo studente possono intervenire direttamente nel corso di una lezione: lo studente può interrompere l’insegnante e fargli una domanda, l’insegnante può rispondere e modificare lo sviluppo della sua lezione. Oppure, grazie ai forum di discussione e alla posta elettronica, la comunicazione asincrona tra studenti e insegnanti, e tra studenti è molto potenziata e facilitata. Inoltre, grazie alla possibilità di studiare in ambienti multimediali e interattivi si raggiunge una partecipazione dei discenti molto più attiva e motivata.



Figura 2 - La rete può essere una grande opportunità per l'apprendimento. 

In questo caso si preferisce parlare non tanto di formazione a distanza, quanto di formazione in rete o, come si dice in inglese, di On Line Learning. In questo campo, in rapida evoluzione, si stanno producendo soluzioni didattiche molto interessanti e innovative. Ma che cos’è esattamente l’apprendimento in rete e quali sono le caratteristiche che lo definiscono? I principali aspetti che definiscono un'esperienza di On Line Learning sono:

  • La separazione spaziale, fisica, di docente e discente

  • L'uso di tecnologie informatiche, multimediali e telematiche per la distribuzione e la fruizione del materiale formativo

  • La comunicazione interattiva tra insegnante o tutor e discente

La formazione distribuita on line può essere:

  • Sincrona: docente e discente si trovano in uno spazio fisico diverso ma contemporaneamente (quando, ad esempio, da casa assisto mediante videoconferenza, in tempo reale, ad una lezione tenuta da un professore all'università di Washington).

  • Asincrona: quando il discente utilizza nel momento che ritiene più opportuno il materiale pre-confezionato o pre-registrato dal docente.

Nuove tecnologie al servizio di formazione, didattica ed apprendimento, dunque, in uno storico connubio tra tecnologia e cultura. Una strategia formativa con un "valore aggiunto" che risulta evidente se solo facciamo attenzione alle enormi (e non ancora del tutto sperimentate) potenzialità del media digitale. E' per questo che la formazione in rete rappresenta una delle soluzioni che desta il maggiore interesse degli operatori di settore: nessuna strategia d'apprendimento sembra riservare maggiori promesse. E' su di essa che si focalizza l'attenzione delle università statunitensi, che vedono nell'OLL la soluzione per distribuire i loro corsi su scala planetaria raggiungendo gli allievi ovunque essi si trovino, e delle grosse aziende distribuite sul territorio, che vedono la possibilità di formare i dipendenti di sedi e filiali contemporaneamente e senza i tempi e i costi del trasporto.

I vantaggi della formazione in rete

I vantaggi che questa strategia di formazione può avere rispetto alla più tradizionale formazione "in aula" sono notevoli e non ancora tutti prevedibili esattamente; in ogni caso le potenzialità appaiono enormi. Approfondiamo un attimo il nostro discorso e proviamo ad esaminare in dettaglio quali possono essere i pregi dell'On Line Learning rispetto alla tradizionale formazione in presenza:

  • Flessibilità di spazio: lo studente non è più costretto ad essere presente nel medesimo luogo dell'insegnante.

  • Flessibilità di tempo: lo studente può studiare da casa quando vuole (anche dopo cena, di notte o nel weekend) e quanto vuole (anche seguendo itinerari personalizzati).

  • Condivisione delle risorse: i corsi, il contenuto delle biblioteche telematiche, "la conoscenza" in senso lato, può essere messa a disposizione di tutti semplicemente pubblicandola in rete.

  • Migliore accesso all'istruzione: la formazione viene distribuita a livello globale, planetario: l'OLL è in grado di portare l'istruzione a chiunque, ovunque si trovi (purché abbia accesso ad un PC connesso in rete), contribuendo a rendere la formazione democratica piuttosto che elitaria.

  • Aumento dell'utenza: università ed enti formativi oltre a poter raggiungere con i propri corsi allievi fuori sede e stranieri, potranno formare, superando i conflitti d'orario, anche lavoratori adulti (sia nelle rispettive abitazioni sia direttamente sul posto di lavoro).

  • Aumento della qualità del contenuto formativo: la lezione dell'insegnante e il libro, finora semplicemente orali o bimediali (testo + immagini), diventeranno multimediali. Con il supporto digitale informazione e contenuto formativo "esplodono" nel massimo dell'"espressività" possibile: testo + immagini (foto o disegni) + animazioni + video + musica + voce. Una siffatta informazione, espressa da più media differenti, ha maggiori possibilità di essere assimilata, introducendo una formazione più ricca, più ludica, esteticamente più bella e di migliore qualità.

  • Miglior gestione del contenuto formativo: diversamente da quanto accade con il supporto cartaceo, l'informazione digitalizzata può essere modificata, implementata, trasportata, distribuita e gestita con la maggior flessibilità possibile.

  • Possibilità di misurare facilmente i risultati: monitoraggio e valutazione degli allievi sono estremamente semplificati per il docente (quando, quanto, cosa l'allievo studia, dove trova difficoltà, quali test ha superato, percentuali, statistiche, sono dati che i software di gestione offrono automaticamente)

  • Diminuzione dei costi: la tele-didattica costa sensibilmente di meno rispetto alla formazione tradizionale. Con un moderato investimento iniziale (comunque più alto di quello necessario per la formazione tradizionale) è possibile mettere a punto un corso multimediale distribuibile via Internet e reiterabile all'infinito.

La formazione in rete degli studenti

La possibilità di seguire il proprio corso di studio senza doversi muovere da casa si rivela un’opportunità estremamente utile nel caso di studenti che vivono in luoghi particolarmente isolati, oppure nel caso di studenti che a causa di gravi malattie non possono frequentare regolarmente la scuola. Paesi scarsamente popolati, come per esempio il Canada o la Finlandia, dove i ragazzi dovrebbero percorre, in difficili situazioni ambientali, grandi distanze per raggiungere la scuola più vicina si stanno sempre più frequentemente attrezzando per fornire agli studenti dei veri e propri corsi di studio a distanza. Anche in Italia, nelle piccole isole e nelle comunità montane, si stanno studiando soluzioni del genere.  Nel caso, poi, di bambini con gravi malattie o ospedalizzati, costretti quindi a rimanere lontano dalla loro classe per mesi, alcune scuole elementari e medie stanno sperimentando dei percorsi di studio particolari molto interessanti e utili. In questo caso le nuove tecnologie telematiche possono svolgere un ruolo importante sia per fornire un supporto didattico agli allievi, sia soprattutto per non interrompere il legame con i loro compagni di classe. Quest’ultimo fattore è molto utile per quelle scuole che hanno delle vere e proprie sezioni ospedaliere, per le quali il problema non è tanto quello di assistere gli allievi nello studio, poiché esistono degli insegnanti distaccati nei grandi ospedali, quanto quello di permettere una socializzazione continua con la classe di origine dei bambini lungodegenti. Particolarmente interessante è a questo proposito l’esperienza condotta, all’interno del progetto “Cordata”, dalla Scuola Ospedaliera dell'Istituto Pediatrico G. Gaslini in collaborazione con l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova.

Comunque, è soprattutto a livello di studi universitari che troviamo una ricca offerta di corsi a distanza e in rete. E’ interessante notare che sempre più frequentemente, non solo studenti isolati, ammalati o lavoratori, si iscrivono a tali corsi, ma anche giovani che scelgono questo tipo di studio semplicemente perché lo trovano più congeniale, più conveniente, più adatto al loro stile di vita. Questo sta avvenendo per esempio nel caso del consorzio Universitario NETTUNO.

NETTUNO, ossia Network per l’Università Ovunque, è un consorzio senza fini di lucro tra università e aziende, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, per la realizzazione di corsi universitari a distanza. I soci fondatori del consorzio sono il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università di Napoli “Federico II”, la RAI, la CONFINDUSTRIA, l’IRI, e la TELECOM Italia e comprende in totale circa 40 università, tra cui anche la Open University inglese e otto università albanesi. Grazie all’istruzione a distanza offerta da Nettuno tramite la TV satellitare, la TV pubblica, Internet, la video-conferenza, l’e-mail, il fax e il telefono, anche coloro che non possono frequentare le tradizionali strutture universitarie riescono ad accedere a un corso di studi che ha le stesse caratteristiche di formazione, regolamentazione e validità legale dei corsi seguiti presso un’università con modalità tradizionale. Il modello di insegnamento proposto da NETTUNO è un modello misto che integra momenti di apprendimento in presenza con momenti di apprendimento a distanza. Per esempio, lo studente può seguire da casa le lezioni trasmesse dai canali satellitari Nettuno SAT1 e Nettuno SAT2, comunicare via e-mail o fax con il docente, ma può anche recarsi presso il polo tecnologico più vicino per svolgere delle esercitazioni o avere un colloquio diretto con il professore. Sul sito http://nettuno.stm.it/ il lettore potrà trovare informazioni più particolareggiate, l’elenco di tutti i diplomi universitari offerti e la descrizione di ogni corso di studio.

La formazione in rete dei lavoratori

Da più parti, si sente sempre più spesso ripetere che il mondo del lavoro ha bisogno soprattutto di formazione continua e di flessibilità. Appare ormai tramontato per sempre il tempo in cui un diploma o una specializzazione o un corso di formazione all’inizio della carriera riusciva a dare al lavoratore le competenze necessarie per svolgere il suo lavoro per tutta la sua vita lavorativa. Al giorno d’oggi è possibile, e spesso necessario, cambiare lavoro più volte, oppure all’interno dello stesso lavoro riqualificarsi più volte; ciò è possibile solo tramite corsi di formazione che permettano ai lavoratori di rinnovare le proprie conoscenze e abilità in modo rapido, continuo e flessibile.

Sia per le aziende, sia per i dipendenti il problema della gestione di, e della partecipazione a, corsi di formazione e di riqualificazione costituisce un problema di non facile soluzione, poiché i corsi di aggiornamento rappresentano, per l’azienda, un costo non indifferente per l’organizzazione e le ore di lavoro sottratte alle mansioni abituali, e rappresentano, per i lavoratori, un impegno notevole di tempo ed energie. Le tecnologie informatiche e telematiche possono costituire un valido supporto per vari motivi:

  • I corsi in rete sono meno costosi: la preparazione di un singolo corso avrà sicuramente una spesa superiore a quella di un singolo corso in presenza, ma i corsi in rete possono essere riutilizzati all'infinito per un numero molto alto di dipendenti. Inoltre, non ci sono spese per le trasferte dei corsisti.

  • I corsi in rete sono facilmente aggiornabili: l'investimento fatto per realizzare un corso in rete non viene completamente sprecato quando diventa necessario introdurre qualche modifica a causa dell'evoluzione della tecnologia, della legislazione, del contesto, ecc..

  • La partecipazione ai corsi in rete è flessibile: i lavoratori possono accedere solo alle parti del corso a cui sono interessati, possono decidere di studiare come, quanto e quando vogliono; potendo in questo modo conciliare la formazione con le esigenze dell'azienda e/o personali.

  • La partecipazione ai corsi in rete fa risparmiare tempo: sia perché, come abbiamo detto prima, non è necessario seguire anche le parti che già si conoscono o non interessano di un corso; sia perché non esistono più i tempi morti legati agli spostamenti.

  • La rete permette di creare comunità di auto-aggiornamento: i forum, i newsgroups permettono di creare delle comunità virtuali di lavoratori che svolgono le stesse mansioni, che hanno gli stessi interessi e le stesse necessità. In questo modo può venir meno sia il senso di isolamento del lavoratore, sia la sensazione di dovere ripercorrere il cammino già fatto, e le soluzioni già trovate, da altri.

Ma la formazione in rete non riesce sempre a sostituire completamente quella in presenza poiché le mancano quei momenti di conoscenza personale, dialogo diretto e scambi informali che avvengono negli incontri tradizionali. Per questo motivo, molto spesso le agenzie di formazione preferiscono realizzare dei modelli di aggiornamento misti, che alternano fasi di studio e dialogo in presenza a quelle a distanza.

Il Ministero della Pubblica Istruzione, che ha il problema di aggiornare sempre più spesso i circa 750.000 insegnanti in servizio, si sta orientando sempre più frequentemente verso modelli che sfruttano ampiamente le nuove possibilità telematiche. A riprova di questo possiamo citare il progetto Polaris, promosso nel 1996 dal CNR di Genova e dal Ministero della Pubblica Istruzione, con l’obiettivo di mettere a punto delle procedure per corsi di formazione a distanza e dei tutor in grado di realizzarle e monitorarle. Il progetto stesso è stato quasi totalmente realizzato in rete. Oppure la recente iniziativa di aggiornamento a distanza, nata dalla collaborazione tra la RAI e il MPI, e realizzata grazie alla rete e al canale satellitare RAI Educational. Anche in corsi più tradizionali, basati fondamentalmente su incontri residenziali, come quello “Il Novecento e la Storia”, promosso dalla Direzione Generale dell’Istruzione Secondaria di I° Grado del MPI con l’obiettivo di realizzare un esempio di curricolo storico per le medie improntato sulla visione della World History, i mezzi telematici, e soprattutto la semplice posta elettronica, si sono dimostrati molto utili per mantenere un contatto continuo tra corsisti e coordinatori.

La creazione e la gestione dei corsi in rete

Per completare la nostra rapida panoramica sull’apprendimento in rete dobbiamo ancora rispondere ad alcune specifiche domande sulla realizzazione pratica di un corso di apprendimento in rete, per esempio: quali sono gli “ingredienti”, sia hardware sia software, necessari? Come si costruisce? Come si gestisce? Quali software si utilizzano?

Proviamo a procedere con ordine descrivendo come prima cosa la struttura tipica di un On Line Learning Management System, cioè un sistema che serve a erogare, gestire e monitorare dei corsi di apprendimento su una rete locale (Intranet) o globale (Internet). Di soliti le parti di cui è formato sono:

  • Un'area introduttiva: le informazioni generali del sistema, la descrizione dei vari corsi, le regole di accesso ai corsi, ecc.

  • Il materiale didattico dei singoli corsi: la descrizione degli obiettivi del corso, i prerequisiti necessari, i vari moduli di cui si compone con le lezioni e le esercitazioni interattive, un questionario finale di verifica, vari strumenti di sussidio come glossari, risposte a domande frequenti, schede riassuntive, ecc..

  • Gli strumenti di comunicazione generali: bacheche elettroniche, forum di discussione, messaggi di posta elettronica, informazioni generali, al fine di facilitare l'utilizzazione del sistema e permettere una socializzazione tra studenti e tra studenti e insegnanti.

  • Strumenti di monitoraggio: di cui il tutor si serve per controllare il processo di apprendimento di ogni singolo allievo. I software di gestione spesso possono registrare in modo automatico ogni attività di apprendimento: quali domande lo studente ha fatto, le risposte ricevute, il suo tempo di permanenza su una pagina particolare, quanti esercizi ha svolto e con quali risultati, ecc. In questo modo il tutor può avere un quadro preciso dei progressi fatti da ogni singolo studente.

  • Monitoraggio e gestione generale: molto spesso oltre ai tutor a cui è affidato il compito di seguire il processo di apprendimento di un certo numero di allievi, esiste la figura del responsabile didattico del corso che ha il compito di coordinare e monitorare l'attività dei vari tutor; e molto spesso è anche il responsabile della correttezza scientifica del materiale proposto e l'ideatore e realizzatore del corso.

  • Software di sviluppo del materiale del corso: che potrebbe essere integrato nel sistema, ma molto più spesso è fornito da terze parti. Serve a creare la varie pagine di cui è composto il corso.

Ma dove risiedono materialmente queste varie parti e come interagiscono tra loro? L’area introduttiva, i singoli corsi, gli strumenti di comunicazione generale sono immagazzinati in un data base su un server a cui lo studente accede come se fosse un normale sito web; di solito dovrà fare un’iscrizione al corso e digitare una password per accedere al materiale. In genere un normale browser, come Explorer o Netscape, è sufficiente per usufruire di tutti i servizi offerti dal sistema. Anche gli strumenti di monitoraggio probabilmente risiedono sul server, ma vi hanno accesso solo le persone autorizzate: i tutor o i responsabili didattici. Come si vede non sono necessari requisiti né hardware né software particolari; un computer di media potenza collegato ad Internet, meglio se con una connessione abbastanza veloce, e con un semplice browser scaricabile gratuitamente dai siti del produttore o già incluso nel sistema operativo mette  in grado chiunque di seguire corsi sviluppati in qualunque parte del mondo.

Albert Einstein

Figura 3 - La formazione a distanza permette a tutti di avere insegnanti d'eccezione. 
Cosa ne avrebbe pensato Einstein?

Gli strumenti di sviluppo del corso, o authoring tools poiché chi li usa diventa un autore, sono dei software appositamente pensati per costruire in formato multimediale tutti i materiali didattici necessari. La loro evoluzione verso una versatilità, e soprattutto verso una facilità d’uso, sempre maggiore sta permettendo di semplificare molto il processo di creazione dei corsi on line; oggi non è più necessario che accanto all’esperto della materia ci sia l’esperto d’informatica; con le recenti versioni “drag and drops” di alcuni famosi authoring tools è possibile comporre un intero corso senza scrivere una riga di codice. Gli strumenti di sviluppo più conosciuti sono ToolBook II Assistant e ToolBook II Instructor della Asymetrix Learning System; Dreamweaver Attain di Macromedia.