Come
già detto, il nostro breve corso su Didattica e Nuovi Media si articola in
quattro lezioni: ognuna di esse comprende circa 30 minuti di video, una
dispensa come questa, e un modulo di esercizi e di test di autovalutazione,
che vi permetteranno di capire se avete assimilato i concetti fondamentali
della lezione.
Figura 1 - Una sovraffollata
classe degli anni Cinquanta.
In
questa dispensa ci occuperemo delle potenzialità delle nuove tecnologie
telematiche nel campo sempre più importante dell’apprendimento a distanza.
Come prima cosa daremo una definizione di insegnamento a distanza e di
insegnamento in rete; poi, vedremo quale sono i vantaggi impliciti in questo
tipo di formazione, soffermandoci in particolare su quella universitaria e
quella dei lavoratori; infine vedremo quali sono gli strumenti necessari per
creare e gestire un corso di formazione in rete.
Sicuramente,
molti lettori si ricorderanno della fortunata trasmissione televisiva “Non
è mai troppo tardi” del maestro Manzi, che all’inizio degli anni ’60 -
in un Italia in forte sviluppo economico ma con ancora larghe sacche di
analfabetismo nella popolazione adulta – insegnava, grazie alle prime
televisioni che il boom economico stava introducendo nelle case e nei bar
italiani, a leggere e scrivere ai suoi allievi sparsi in ogni angolo del
paese. Oppure, si ricorderanno di quella rivista della Scuola Radio Elettra
che, arrivando nelle cassette postali di molti giovani volenterosi, insegnava
loro le basi dell’elettronica, formando uno stuolo di tecnici di cui il
mercato del lavoro italiano aveva un enorme bisogno.
Queste
fortunate e meritevoli esperienze didattiche rappresentano entrambe degli
esempi di formazione a distanza. Un processo di formazione a distanza,
infatti, si verifica quando il docente e i discenti non sono presenti
fisicamente nello stesso luogo ma svolgono i loro rispettivi ruoli in luoghi
differenti. Il primo esempio rappresenta, inoltre, un caso di formazione a
distanza sincrona: lo studente usufruisce del supporto dell’insegnante nello
stesso tempo in cui l’insegnante parla; e se ci sono più studenti, tutti
seguono l’insegnante nello stesso tempo. Il secondo, un caso di formazione a
distanza asincrona; il lettore della rivista può decidere di studiare gli
argomenti proposti quando vuole, e quindi in un tempo differente da un altro
studente.
Il
limite di tali esperienze è che l’interazione tra docente e discenti è
piuttosto scarsa; in genere gli studenti non possono fare domande
all’insegnante, che a sua volta non può modificare la struttura della sua
lezione per rispondere ai quesiti o per differenziarla a seconda dei bisogni o
dei ritmi di apprendimento degli studenti con cui a che fare.
Il
processo tecnologico ha ridotto l’incidenza di tali limitazioni: il telefono
e il fax permettono agli studenti a distanza di comunicare rapidamente con
l’insegnante, che quindi potrebbe modulare maggiormente il suo intervento
formativo. Ciononostante, questo tipo di comunicazione è molto difficile da
gestire e non modifica sostanzialmente il tipo di insegnamento possibile, che
rimane un travaso di conoscenze da un emittente a più riceventi, un processo
non interattivo, statico e uguale per tutti; in cui, inoltre, l’insegnante
non può verificare in itinere il raggiungimento degli obiettivi didattici.
Le
cose cambiano notevolmente se si utilizzano le possibilità offerte da
Internet. La rete, infatti, permette un’interazione tra docente e discenti
impensabile precedentemente; sono possibili, per esempio, esperienze di
apprendimento in teleconferenza, in cui non abbiamo uno scambio di
informazioni unidirezionale, ma sia l’insegnante, sia lo studente possono
intervenire direttamente nel corso di una lezione: lo studente può
interrompere l’insegnante e fargli una domanda, l’insegnante può
rispondere e modificare lo sviluppo della sua lezione. Oppure, grazie ai forum
di discussione e alla posta elettronica, la comunicazione asincrona tra
studenti e insegnanti, e tra studenti è molto potenziata e facilitata.
Inoltre, grazie alla possibilità di studiare in ambienti multimediali e
interattivi si raggiunge una partecipazione dei discenti molto più attiva e
motivata.
Figura 2 - La rete può essere una grande opportunità per
l'apprendimento.
In
questo caso si preferisce parlare non tanto di formazione a distanza, quanto
di formazione in rete o, come si dice in inglese, di On Line Learning. In
questo campo, in rapida evoluzione, si stanno producendo soluzioni didattiche
molto interessanti e innovative. Ma che cos’è esattamente l’apprendimento
in rete e quali sono le caratteristiche che lo definiscono? I principali
aspetti che definiscono un'esperienza di On Line Learning sono:
-
La
separazione spaziale, fisica, di docente e discente
-
L'uso
di tecnologie informatiche, multimediali e telematiche per la
distribuzione e la fruizione del materiale formativo
-
La
comunicazione interattiva tra insegnante o tutor e discente
La
formazione distribuita on line può essere:
-
Sincrona:
docente e discente si trovano in uno spazio fisico diverso ma
contemporaneamente (quando, ad esempio, da casa assisto mediante
videoconferenza, in tempo reale, ad una lezione tenuta da un professore
all'università di Washington).
-
Asincrona:
quando il discente utilizza nel momento che ritiene più opportuno il
materiale pre-confezionato o pre-registrato dal docente.
Nuove
tecnologie al servizio di formazione, didattica ed apprendimento, dunque, in
uno storico connubio tra tecnologia e cultura. Una strategia formativa con un
"valore aggiunto" che risulta evidente se solo facciamo attenzione
alle enormi (e non ancora del tutto sperimentate) potenzialità del media
digitale. E' per questo che la formazione in rete rappresenta una delle
soluzioni che desta il maggiore interesse degli operatori di settore: nessuna
strategia d'apprendimento sembra riservare maggiori promesse. E' su di essa
che si focalizza l'attenzione delle università statunitensi, che vedono nell'OLL
la soluzione per distribuire i loro corsi su scala planetaria raggiungendo gli
allievi ovunque essi si trovino, e delle grosse aziende distribuite sul
territorio, che vedono la possibilità di formare i dipendenti di sedi e
filiali contemporaneamente e senza i tempi e i costi del trasporto.
I vantaggi che
questa strategia di formazione può avere rispetto alla più tradizionale
formazione "in aula" sono notevoli e non ancora tutti prevedibili
esattamente; in ogni caso le potenzialità appaiono enormi. Approfondiamo un
attimo il nostro discorso e proviamo ad esaminare in dettaglio quali possono
essere i pregi dell'On Line Learning rispetto alla tradizionale formazione in
presenza:
-
Flessibilità
di spazio: lo studente non è più costretto ad essere presente nel
medesimo luogo dell'insegnante.
-
Flessibilità
di tempo: lo studente può studiare da casa quando vuole (anche dopo cena,
di notte o nel weekend) e quanto vuole (anche seguendo itinerari
personalizzati).
-
Condivisione
delle risorse: i corsi, il contenuto delle biblioteche telematiche,
"la conoscenza" in senso lato, può essere messa a disposizione
di tutti semplicemente pubblicandola in rete.
-
Migliore
accesso all'istruzione: la formazione viene distribuita a livello globale,
planetario: l'OLL è in grado di portare l'istruzione a chiunque, ovunque
si trovi (purché abbia accesso ad un PC connesso in rete), contribuendo a
rendere la formazione democratica piuttosto che elitaria.
-
Aumento
dell'utenza: università ed enti formativi oltre a poter raggiungere con i
propri corsi allievi fuori sede e stranieri, potranno formare, superando i
conflitti d'orario, anche lavoratori adulti (sia nelle rispettive
abitazioni sia direttamente sul posto di lavoro).
-
Aumento della
qualità del contenuto formativo: la lezione dell'insegnante e il libro,
finora semplicemente orali o bimediali (testo + immagini), diventeranno
multimediali. Con il supporto digitale informazione e contenuto formativo
"esplodono" nel massimo dell'"espressività"
possibile: testo + immagini (foto o disegni) + animazioni + video + musica
+ voce. Una siffatta informazione, espressa da più media differenti, ha
maggiori possibilità di essere assimilata, introducendo una formazione
più ricca, più ludica, esteticamente più bella e di migliore qualità.
-
Miglior
gestione del contenuto formativo: diversamente da quanto accade con il
supporto cartaceo, l'informazione digitalizzata può essere modificata,
implementata, trasportata, distribuita e gestita con la maggior
flessibilità possibile.
-
Possibilità
di misurare facilmente i risultati: monitoraggio e valutazione degli
allievi sono estremamente semplificati per il docente (quando, quanto,
cosa l'allievo studia, dove trova difficoltà, quali test ha superato,
percentuali, statistiche, sono dati che i software di gestione offrono
automaticamente)
-
Diminuzione
dei costi: la tele-didattica costa sensibilmente di meno rispetto alla
formazione tradizionale. Con un moderato investimento iniziale (comunque
più alto di quello necessario per la formazione tradizionale) è
possibile mettere a punto un corso multimediale distribuibile via Internet
e reiterabile all'infinito.
La formazione in
rete degli studenti
La
possibilità di seguire il proprio corso di studio senza doversi muovere da
casa si rivela un’opportunità estremamente utile nel caso di studenti che
vivono in luoghi particolarmente isolati, oppure nel caso di studenti che a
causa di gravi malattie non possono frequentare regolarmente la scuola. Paesi
scarsamente popolati, come per esempio il Canada o la Finlandia, dove i
ragazzi dovrebbero percorre, in difficili situazioni ambientali, grandi
distanze per raggiungere la scuola più vicina si stanno sempre più
frequentemente attrezzando per fornire agli studenti dei veri e propri corsi
di studio a distanza. Anche in Italia, nelle piccole isole e nelle comunità
montane, si stanno studiando soluzioni del genere. Nel caso, poi, di
bambini con gravi malattie o ospedalizzati, costretti quindi a rimanere
lontano dalla loro classe per mesi, alcune scuole elementari e medie stanno
sperimentando dei percorsi di studio particolari molto interessanti e utili.
In questo caso le nuove tecnologie telematiche possono svolgere un ruolo
importante sia per fornire un supporto didattico agli allievi, sia soprattutto
per non interrompere il legame con i loro compagni di classe. Quest’ultimo
fattore è molto utile per quelle scuole che hanno delle vere e proprie
sezioni ospedaliere, per le quali il problema non è tanto quello di assistere
gli allievi nello studio, poiché esistono degli insegnanti distaccati nei
grandi ospedali, quanto quello di permettere una socializzazione continua con
la classe di origine dei bambini lungodegenti. Particolarmente interessante è
a questo proposito l’esperienza condotta, all’interno del progetto “Cordata”,
dalla Scuola
Ospedaliera dell'Istituto Pediatrico G. Gaslini in collaborazione con l’Istituto
per le Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche di
Genova.
Comunque,
è soprattutto a livello di studi universitari che troviamo una ricca offerta
di corsi a distanza e in rete. E’ interessante notare che sempre più
frequentemente, non solo studenti isolati, ammalati o lavoratori, si iscrivono
a tali corsi, ma anche giovani che scelgono questo tipo di studio
semplicemente perché lo trovano più congeniale, più conveniente, più
adatto al loro stile di vita. Questo sta avvenendo per esempio nel caso del
consorzio Universitario NETTUNO.
NETTUNO,
ossia Network per l’Università Ovunque, è un consorzio senza fini di lucro
tra università e aziende, promosso dal Ministero dell’Università e della
Ricerca Scientifica, per la realizzazione di corsi universitari a distanza. I
soci fondatori del consorzio sono il Politecnico di Milano, il Politecnico di
Torino, l’Università di Napoli “Federico II”, la RAI, la CONFINDUSTRIA,
l’IRI, e la TELECOM Italia e comprende in totale circa 40 università, tra
cui anche la Open University inglese e otto università albanesi. Grazie
all’istruzione a distanza offerta da Nettuno tramite la TV satellitare, la
TV pubblica, Internet, la video-conferenza, l’e-mail, il fax e il telefono,
anche coloro che non possono frequentare le tradizionali strutture
universitarie riescono ad accedere a un corso di studi che ha le stesse
caratteristiche di formazione, regolamentazione e validità legale dei corsi
seguiti presso un’università con modalità tradizionale. Il modello di
insegnamento proposto da NETTUNO è un modello misto che integra momenti di
apprendimento in presenza con momenti di apprendimento a distanza. Per
esempio, lo studente può seguire da casa le lezioni trasmesse dai canali
satellitari Nettuno SAT1 e Nettuno SAT2, comunicare via e-mail o fax con il
docente, ma può anche recarsi presso il polo tecnologico più vicino per
svolgere delle esercitazioni o avere un colloquio diretto con il professore.
Sul sito http://nettuno.stm.it/ il
lettore potrà trovare informazioni più particolareggiate, l’elenco di
tutti i diplomi universitari offerti e la descrizione di ogni corso di studio.
La formazione in
rete dei lavoratori
Da più
parti, si sente sempre più spesso ripetere che il mondo del lavoro ha bisogno
soprattutto di formazione continua e di flessibilità. Appare ormai tramontato
per sempre il tempo in cui un diploma o una specializzazione o un corso di
formazione all’inizio della carriera riusciva a dare al lavoratore le
competenze necessarie per svolgere il suo lavoro per tutta la sua vita
lavorativa. Al giorno d’oggi è possibile, e spesso necessario, cambiare
lavoro più volte, oppure all’interno dello stesso lavoro riqualificarsi più
volte; ciò è possibile solo tramite corsi di formazione che permettano ai
lavoratori di rinnovare le proprie conoscenze e abilità in modo rapido,
continuo e flessibile.
Sia
per le aziende, sia per i dipendenti il problema della gestione di, e della
partecipazione a, corsi di formazione e di riqualificazione costituisce un
problema di non facile soluzione, poiché i corsi di aggiornamento
rappresentano, per l’azienda, un costo non indifferente per
l’organizzazione e le ore di lavoro sottratte alle mansioni abituali, e
rappresentano, per i lavoratori, un impegno notevole di tempo ed energie. Le
tecnologie informatiche e telematiche possono costituire un valido supporto
per vari motivi:
-
I
corsi in rete sono meno costosi: la preparazione di un singolo corso
avrà sicuramente una spesa superiore a quella di un singolo corso in
presenza, ma i corsi in rete possono essere riutilizzati all'infinito per
un numero molto alto di dipendenti. Inoltre, non ci sono spese per le
trasferte dei corsisti.
-
I
corsi in rete sono facilmente aggiornabili: l'investimento fatto per
realizzare un corso in rete non viene completamente sprecato quando
diventa necessario introdurre qualche modifica a causa dell'evoluzione
della tecnologia, della legislazione, del contesto, ecc..
-
La
partecipazione ai corsi in rete è flessibile: i lavoratori possono
accedere solo alle parti del corso a cui sono interessati, possono
decidere di studiare come, quanto e quando vogliono; potendo in questo
modo conciliare la formazione con le esigenze dell'azienda e/o personali.
-
La
partecipazione ai corsi in rete fa risparmiare tempo: sia perché,
come abbiamo detto prima, non è necessario seguire anche le parti che
già si conoscono o non interessano di un corso; sia perché non esistono
più i tempi morti legati agli spostamenti.
-
La
rete permette di creare comunità di auto-aggiornamento: i forum, i
newsgroups permettono di creare delle comunità virtuali di lavoratori che
svolgono le stesse mansioni, che hanno gli stessi interessi e le stesse
necessità. In questo modo può venir meno sia il senso di isolamento del
lavoratore, sia la sensazione di dovere ripercorrere il cammino già
fatto, e le soluzioni già trovate, da altri.
Ma la
formazione in rete non riesce sempre a sostituire completamente quella in
presenza poiché le mancano quei momenti di conoscenza personale, dialogo
diretto e scambi informali che avvengono negli incontri tradizionali. Per
questo motivo, molto spesso le agenzie di formazione preferiscono realizzare
dei modelli di aggiornamento misti, che alternano fasi di studio e dialogo in
presenza a quelle a distanza.
Il
Ministero della Pubblica Istruzione, che ha il problema di aggiornare sempre
più spesso i circa 750.000 insegnanti in servizio, si sta orientando sempre
più frequentemente verso modelli che sfruttano ampiamente le nuove possibilità
telematiche. A riprova di questo possiamo citare il progetto Polaris,
promosso nel 1996 dal CNR di Genova e dal Ministero della Pubblica Istruzione,
con l’obiettivo di mettere a punto delle procedure per corsi di formazione a
distanza e dei tutor in grado di realizzarle e monitorarle. Il progetto stesso
è stato quasi totalmente realizzato in rete. Oppure la recente iniziativa di aggiornamento
a distanza, nata dalla collaborazione tra la RAI e il MPI, e realizzata
grazie alla rete e al canale satellitare RAI Educational. Anche in corsi più
tradizionali, basati fondamentalmente su incontri residenziali, come quello
“Il Novecento e la
Storia”, promosso dalla Direzione Generale dell’Istruzione Secondaria
di I° Grado del MPI con l’obiettivo di realizzare un esempio di curricolo
storico per le medie improntato sulla visione della World History, i mezzi
telematici, e soprattutto la semplice posta elettronica, si sono dimostrati
molto utili per mantenere un contatto continuo tra corsisti e coordinatori.
La
creazione e la gestione dei corsi in rete
Per
completare la nostra rapida panoramica sull’apprendimento in rete dobbiamo
ancora rispondere ad alcune specifiche domande sulla realizzazione pratica di
un corso di apprendimento in rete, per esempio: quali sono gli
“ingredienti”, sia hardware sia software, necessari? Come si costruisce?
Come si gestisce? Quali software si utilizzano?
Proviamo
a procedere con ordine descrivendo come prima cosa la struttura tipica di un
On Line Learning Management System, cioè un sistema che serve a erogare,
gestire e monitorare dei corsi di apprendimento su una rete locale (Intranet)
o globale (Internet). Di soliti le parti di cui è formato sono:
-
Un'area
introduttiva: le informazioni generali del sistema, la descrizione dei
vari corsi, le regole di accesso ai corsi, ecc.
-
Il
materiale didattico dei singoli corsi: la descrizione degli obiettivi
del corso, i prerequisiti necessari, i vari moduli di cui si compone con
le lezioni e le esercitazioni interattive, un questionario finale di
verifica, vari strumenti di sussidio come glossari, risposte a domande
frequenti, schede riassuntive, ecc..
-
Gli
strumenti di comunicazione generali: bacheche elettroniche, forum di
discussione, messaggi di posta elettronica, informazioni generali, al fine
di facilitare l'utilizzazione del sistema e permettere una socializzazione
tra studenti e tra studenti e insegnanti.
-
Strumenti
di monitoraggio: di cui il tutor si serve per controllare il processo
di apprendimento di ogni singolo allievo. I software di gestione spesso
possono registrare in modo automatico ogni attività di apprendimento:
quali domande lo studente ha fatto, le risposte ricevute, il suo tempo di
permanenza su una pagina particolare, quanti esercizi ha svolto e con
quali risultati, ecc. In questo modo il tutor può avere un quadro preciso
dei progressi fatti da ogni singolo studente.
-
Monitoraggio
e gestione generale: molto spesso oltre ai tutor a cui è affidato il
compito di seguire il processo di apprendimento di un certo numero di
allievi, esiste la figura del responsabile didattico del corso che ha il
compito di coordinare e monitorare l'attività dei vari tutor; e molto
spesso è anche il responsabile della correttezza scientifica del
materiale proposto e l'ideatore e realizzatore del corso.
-
Software di
sviluppo del materiale del corso: che potrebbe essere integrato nel
sistema, ma molto più spesso è fornito da terze parti. Serve a creare la
varie pagine di cui è composto il corso.
Ma dove risiedono
materialmente queste varie parti e come interagiscono tra loro? L’area
introduttiva, i singoli corsi, gli strumenti di comunicazione generale sono
immagazzinati in un data base su un server a cui lo studente accede come se
fosse un normale sito web; di solito dovrà fare un’iscrizione al corso e
digitare una password per accedere al materiale. In genere un normale browser,
come Explorer o Netscape, è sufficiente per usufruire di tutti i servizi
offerti dal sistema. Anche gli strumenti di monitoraggio probabilmente risiedono
sul server, ma vi hanno accesso solo le persone autorizzate: i tutor o i
responsabili didattici. Come si vede non sono necessari requisiti né hardware né
software particolari; un computer di media potenza collegato ad Internet, meglio
se con una connessione abbastanza veloce, e con un semplice browser scaricabile
gratuitamente dai siti del produttore o già incluso nel sistema operativo mette
in grado chiunque di seguire corsi sviluppati in qualunque parte del mondo.
Figura 3 - La formazione a
distanza permette a tutti di avere insegnanti d'eccezione.
Cosa ne avrebbe pensato Einstein?
Gli strumenti di
sviluppo del corso, o authoring tools poiché chi li usa diventa un autore, sono
dei software appositamente pensati per costruire in formato multimediale tutti i
materiali didattici necessari. La loro evoluzione verso una versatilità, e
soprattutto verso una facilità d’uso, sempre maggiore sta permettendo di
semplificare molto il processo di creazione dei corsi on line; oggi non è più
necessario che accanto all’esperto della materia ci sia l’esperto
d’informatica; con le recenti versioni “drag and drops” di alcuni famosi
authoring tools è possibile comporre un intero corso senza scrivere una riga di
codice. Gli strumenti di sviluppo più conosciuti sono ToolBook II Assistant e
ToolBook II Instructor della Asymetrix
Learning System; Dreamweaver Attain di Macromedia.
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