Lunedi' 26 marzo 2001


E' giusto sviluppare la ricerca per la clonazione umana?
di Franco "Bifo" Berardi

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Per approfondire:

Che cos'è la clonazione?

di Sabina Morandi

Clonare è o non clonare? Questo è il problema

L'ingegneria genetica: un connubio di cattiva scienza e grande business

Quasi come voi: storia di una "creatura" geneticamente costruita

Clonazione umana: la normativa nel mondo


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perchè no alla clonazione?

L'uomo è per sua caratteristica "specifica" un essere che agisce in opposizione alla natura. Il suo successo (almeno così sembra allo stato attuale e dopo solamente 20.000 anni) è dovuto appunto al non essersi mai rassegnato a subire la natura ma a cercare di combatterla e domarla alle sue esigenze. Fino ad oggi questo metodo ha funzionato tanto è vero che l'Uomo sapiens sapiens è diventato il dominatore del pianeta. Con la prospettiva di allargare il suo potere nel cosmo. Questa è la strada che ha intrapreso da millenni ed ormai è condannato a percorrerla fino alla fine. Sapremmo vivere nel rispetto assoluto della natura? Cioè assoggettati alle leggi naturali come sanno essere gli animali inferiori(!) a noi? Loro hanno un gran vantaggio in questo senso rispetto a noi sono obbligati dall'istinto a tale comportamento. La clonazione non è che un altro passo di questo progredire umano come ad esempio: la coltivazione dei campi che ha innescato il diritto alla proprietà privata con consequente acuirsi dell'aggressività umana che già naturalmente è la più alta degli esseri viventi conosciuti; la medicina che ha ridotto la mortalità infantile con la consequente espansione demografica e l'allungamento drlls la vita naturale (30/40 anni) dell'uomo riducendo in tal modo le capacità di adattamento al cambiamento delle condizioni che dovessero manifestarsi nell'ambiente naturale e sociale; ecc. Tutto ciò ci dice che ogni nuovo passo dell'umanità ci fa progredire ma ci procura anche mali la cui portata non può essere valutata a priori. Ma questo è il nostro destino a cui non possiamo più sottrarci. Beppe

Giuseppe Matera . lgbpgm@tin.it