Che cos'è la clonazione?
di Sabina Morandi
Secondo il significato che si dà correntemente alla parola
"clonazione", ovvero la copia di un individuo adulto
ottenuta tramite i geni ricavati dalle sue cellule, la clonazione è
semplicemente impossibile. Non esiste nessuna possibilità di fare
una copia identica di un essere umano, e non esisterà mai, in
quanto un singolo individuo di una qualsiasi specie, è il prodotto
di una serie di eventi che hanno avuto luogo, in quella forma, una
sola volta, e che non potrebbero mai ripetersi nello stesso modo.
Non si tratta solo dell'annosa contrapposizione fra chi sostiene che
siamo determinati soprattutto dai geni e chi invece pensa che il
ruolo principale lo giochi l'ambiente che ci circonda. Anche inteso
nel modo più "determinista e genetico" possibile,
l'organismo rimane unico, e irripetibile.
Il nome scientifico della clonazione è "trasferimento
nucleare", ovvero il trasferimento del nucleo di una cellula
adulta in una cellula uovo. Dopo il trasferimento la cellula uovo
comincia a svilupparsi in un embrione che poi, una volta raggiunto
un certo stadio, viene impiantato nell'utero. Questa è in sintesi
la tecnica che viene volgarmente chiamata clonazione, la stessa che
Ian Wilmut utilizzò per clonare la famosa Dolly. Può sembrare un
procedimento relativamente semplice in quanto ci si limita a
introdurre il DNA da clonare nella cellula uovo, lasciando a madre
natura tutto il lavoro. All'atto pratico però le cose si sono
rivelate più complicate. Basti pensare che, dopo quattro anni di
esperimenti, clonare mammiferi ha ancora un tasso di fallimenti
incredibilmente alto: circa il 98 per cento dei cloni non
s'impiantano, vengono abortiti o muoiono appena nati. Inoltre, fra
gli animali sopravvissuti, ci sono una serie di stranezze: organi in
sovrannumero, fenomeni d'invecchiamento precoce - perché la cellula
adulta da cui è stato tratto il DNA era già vecchia - sistema
immunitario disastrato. E, anche quando la cosiddetta clonazione ha
avuto successo, ciò che si ottiene non sono affatto delle copie
identiche all'originale.
In realtà la "copiatura" lascia fuori dal processo
moltissime cose. In primo luogo, allo sviluppo dell'embrione
partecipano dei piccoli organi chiamati mitocondri, situati nel
citoplasma cellulare, una sorta di albume che circonda il nucleo. I
mitocondri producono l'energia necessaria alla sopravvivenza e al
buon funzionamento della cellula, e partecipano attivamente ai
processi dello sviluppo dell'embrione. Inoltre, essendo esterni al
nucleo, i mitocondri hanno in dotazione un loro proprio DNA,
chiamato Dna mitocondriale o "materno", in quanto
trasmesso per via femminile. La prima differenza che influenzerà il
clone è quindi quella determinata dai mitocondri, che non vengono
trapiantati mediante il trasferimento nucleare ma restano quelli
dell'uovo "adottivo". In un secondo tempo entrerà in
gioco l'influenza esercitata dall'utero nel quale l'embrione è
stato impiantato e dall'organismo della madre adottiva, che
determineranno il corso di quella particolare gestazione. Negli
esperimenti condotti sulle mucche si è visto che perfino il colore
e le macchie sul mantello non sono determinate dai geni ma dalla
posizione che l'embrione assumerà nell'utero. Infine c'è il
momento del parto, anche quello destinato a imprimere determinate
caratteristiche nell'individuo. E, dopo il parto, entra in gioco
l'ambiente esterno che andrà a imprimere, nel nuovo nato, un'altra
serie infinita di peculiarità. Ma perfino nei rari casi in cui si
condivide tutto quanto, il Dna nucleare, il Dna mitocondriale,
l'utero, la gestazione, il parto e poi genitori, casa, città,
condizioni sociali ed economiche, come nel caso dei gemelli
monozigoti, non avrai mai due copie identiche della stessa persona.
Mentre la clonazione delle singole cellule è largamente
impiegata e forse, in un futuro ancora lontano, offrirà delle
possibilità terapeutiche come fanno presagire le ricerche sul
trapianto delle cellule staminali, la clonazione dei mammiferi è
ancora una tecnica estremamente rudimentale. Ma la vera e propria
clonazione degli individui, così come viene propagandata, in
realtà non sarà mai possibile in quanto gli organismi sono unici e
la freccia del tempo va in una sola direzione.
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